martedì 31 gennaio 2012

ANSA - 31/01/12 - GOVERNO: STUCCHI (LN), ANOMALIA PER LA DEMOCRAZIA

L'accondiscendenza con cui e' trattato il governo Monti qualsiasi cosa faccia, se dovesse protrarsi, configura ''quanto meno un'anomalia per la democrazia''. Cosi' il deputato della Lega Nord, e Segretario dell'Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi. ''La stessa informazione che poco piu' di due mesi fa si dimostrava inflessibile con il governo di centrodestra, al quale non faceva sconti di nessun tipo ed anzi non perdeva occasione per metterlo in croce qualsiasi cosa accadesse, oggi (salvo rare eccezioni) non fa altro che magnificare qualsiasi cosa Monti e i suoi ministri facciano o dicano. Si tratta per lo piu' di un'informazione che non si pone domande ma accetta tutto cio' che viene riferito come oro colato'', afferma. ''La stessa conferenza stampa - continua l'esponente leghista - che il governo tiene al termine di ogni Consiglio dei ministri, che in passato e' stata occasione di scontri anche molto accesi con i giornalisti, e' ormai divenuta un monologo del premier e dei suoi ministri che snocciolano le loro verita' incontrovertibili. Il fatto e' che l'attuale governo, insediatosi a Palazzo Chigi 'per grazia ricevuta' e votato da gran parte del Parlamento, gode di un trattamento di favore a tutto campo. Se tale situazione dovesse perpetrarsi ancora a lungo - conclude Stucchi - si potrebbe prospettare quanto meno un'anomalia per la democrazia''.

martedì 24 gennaio 2012

ANSA - 24/01/12 - LEGA:STUCCHI, POCHI CREDONO A GOVERNO E NOI RIEMPIAMO PIAZZE

''La Lega Nord c'e', eccome se c'e'! Ovunque nel Nord il Carroccio convochi assemblee, i cittadini accorrono entusiasti riempiendo le sale e le piazze''. Cosi' in una nota il deputato della Lega Nord e segretario dell'Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi. ''Tutto cio' la dice lunga sulla bonta' della nostra opposizione al governo di banchieri e di tecnici. Al di di la' delle continue altalene dello spread, che comunque resta ben al di sopra dei livelli pre-crisi, l'azione del governo rimane sbagliata e deludente - sottolinea Stucchi - Come si fa infatti a sostenere che qualche farmacia in piu', cosi' come un supposto aumento delle licenze dei taxi, o l'improbabile eventualita' che il gestore di una pompa di benzina possa acquistare l'impianto della compagnia petrolifera, per affrancarsi dai vincoli di contratto con la stessa, insieme a davvero poche altre cose, possano determinare una rapida ripresa dell'economia?''. ''Le liberalizzazioni vere devono riguardare soprattutto altri settori. D'altra parte - conclude il deputato del Carroccio - a giudicare dal numero di categorie e di persone che sono gia' scese in piazza, o che lo faranno nei prossimi giorni, non c'e' dubbio che a credere all'efficacia dei provvedimenti gia' approvati o annunciati dal governo siano davvero in pochi''.

giovedì 19 gennaio 2012

DIRE - 19/01/12 - LEGA. STUCCHI: SU NUOVO CAPOGRUPPO ASPETTIAMO PAROLA BOSSI

"A questo punto e' necessario che Bossi dia delle indicazioni su chi debba essere il nuovo capogruppo della Lega per i prossimi 12 mesi. Anche perche' Reguzzoni ha rimesso il suo mandato". E' quanto dice il 'maroniano' Giacomo Stucchi, interpellato dalla 'Dire', sottolineando che "essendoci dissidi e scontento all'interno della maggioranza del gruppo il segretario federale deve dare un'indicazione e individuare tra noi un collega che rassereni il clima". Anche secondo Stucchi, la vicenda della mozione di sfiducia a Passera, depositata in aula da Reguzzoni senza consultare tutti i suoi parlamentari, ha contribuito ad alimentare tensioni. "A me- racconta- e' stato chiesto solo di sottoscrivere una mozione, pensavo a una delle solite. Avrei preferito essere informato anche del contenuto visto che poi ho scoperto che si trattava di un documento di sfiducia". Tra l'altro, aggiunge il deputato "la mozione e' inopportuna, non certo per quanto riguarda le critiche al governo, ma perche' quando si presenta una richiesta di sfiducia di solito poi si ottiene l'effetto di ricompattare la maggioranza che sostiene il governo". La 'mossa' di Reguzzoni, conclude, "non e' stata certo una genialata".

DIRE - 19/01/12 - LIBERALIZZAZIONI. STUCCHI: MONTI HA ANCORA UNA MAGGIORANZA?

"Ovunque si registrano proteste ma il presidente del Consiglio continua a peregrinare per l'Europa e chi lo fiancheggia cerca di magnificare i suoi incontri coi leader europei come se questi avessero sortito chissa' quali benefici effetti". E' quanto dice il deputato della Lega e segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera, Giacomo Stucchi. "La realta' invece e' ben altra- sottolinea- i provvedimenti approvati da questo governo non hanno alcun effetto positivo sull'economia e su quelli annunciati invece, le tanto attese liberalizzazioni (sulle quali la Lega Nord e' pronta a discutere caso per caso), la confusione regna sovrana". Secondo Stucchi, "il principale partito che appoggia l'attuale governo, il Pdl, senza aspettare la convocazione del Cdm per l'approvazione del pacchetto liberalizzazioni, si e' smarcato per presentare autonomamente le sue proposte in una conferenza stampa che ha visto in prima fila i suoi vertici. A questo punto- conclude- la domanda sorge spontanea: il governo Monti ha ancora una maggioranza che lo appoggia e che ne condivide il programma?".

martedì 17 gennaio 2012

ANSA - 17/01/12 - CRISI: STUCCHI (LN), CON MONTI RESTEREMO IN BRAGHE DI TELA

''La Padania, ovvero la parte piu' produttiva del Paese, ha sempre la possibilita' di poter venire fuori dalla difficile situazione che stiamo vivendo ma a condizione di non dovere pagare dazio al governo centrale''. Cosi' in una nota il deputato della Lega Nord e segretario dell'Ufficio di presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi. ''Cio' che piu' preoccupa e' la miopia dei tre segretari di partito Alfano-Bersani-Casini, ai quali si aggiunge un Di Pietro 'double-face' (che prima approva la fiducia al governo Monti e poi ne prende le distanze), che tengono a galla un governo neo centralista e inconcludente, senza rendersi conto che le sue 'ricette' economiche ci ridurranno tutti in braghe di tela'', sottolinea Stucchi. ''Si parla tanto - prosegue il parlamentare bergamasco - di liberalizzazioni, ma a vantaggio di chi? Puo' bastare qualche licenza in piu' di taxi, e qualche parafarmacia, a favorire la crescita e risolvere la crisi che stiamo vivendo? Assolutamente no. Piu' che equita' e sviluppo a noi pare che questo governo stia provocando poverta' e depressione, e non solo in senso economico''. ''Ecco perche' - conclude Stucchi - prima vanno via Monti e i suoi ministri e prima rendono due servizi essenziali: il primo alla democrazia, riportando a Palazzo Chigi un governo legittimato dal voto popolare; il secondo all'economia, scongiurando l'adozione di nuovi provvedimenti che non servono alla crescita ma alimentano soltanto lo scontro sociale''.

lunedì 16 gennaio 2012

DIRE 16/01/12 - LEGA. STUCCHI: BOSSI NON SI DISCUTE MA IL 'CERCHIO MAGICO' SÌ

"Nessuno mette in dubbio Bossi ma i suoi consiglieri si'". Giacomo Stucchi, deputato della Lega tra i piu' vicini a Roberto Maroni, nell'intervista alla Dire da' la versione dei cosiddetti 'maroniti', all'indomani della vicenda del divieto del partito (poi ritirato) all'ex ministro di presenziare ad appuntamenti pubblici. Stucchi critica Bossi? "Il problema non e' chi sta o chi non sta con Bossi, perche' il partito e' Bossi. Il problema e' che la base dice che vuole essere interpellata per stabilire quale debba essere il gruppo dei 'primi consiglieri' del segretario federale. La base chiede che al fianco del leader ci sia chi e' legittimato dal basso". Si riferisce al cosiddetto 'Cerchio magico' composto dai capigruppo parlamentari di Camera e Senato, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo e alla vice presidente di Palazzo Madama Rosi Mauro, i personaggi piu' vicini a Bossi dopo la sua malattia? "Il ruolo di 'consiglieri- risponde Stucchi- va ricoperto da persone come Maroni, Calderoli, Cota, Giorgetti e non da chi se ne appropria e basta. La nostra gente non vede di buon occhio il Cerchio magico". Insomma, per il deputato del Carroccio "ci deve essere una legittimazione oltre che del 'super capo' anche degli uomini 'in prima linea' assieme a Bossi". E le indicazioni della base, continua Stucchi, non possono che venire dai congressi "a tutti i livelli, prima quelli delle Regioni, a livello nazionale, poi il federale, che deve essere indetto dal Consiglio. Sono 10 anni- sottolinea- che non viene convocato il Congresso federale e da statuto andrebbe svolto ogni tre". Andrete alla conta? Fare i congressi "non significa mettere in discussione Bossi, non e' una resa dei conti, vuol dire celebrare un confronto. E' questo che la gente chiede con forza". Ma il caso Cosentino alla Camera e la vicenda del divieto di comizi per Maroni (poi ritirato) non hanno rivelato una spaccatura ormai inevitabile tra le due anime della Lega? Non c'e' ora il rischio di una scissione? "Assolutamente no- dice Stucchi- la figura di Bossi non si tocca e Bossi e' una figura che unifica tutti. Quando dici 'bossiani' e 'maroniani' indichi la Lega e basta".Caso capogruppo, alla Camera, l'ala vicina a Maroni torna a rimettere in discussione Marco Reguzzoni. Va cambiato? "Il suo mandato a dicembre e' scaduto", ricorda Stucchi che l'estate scorsa, dopo giorni di tensione interni al partito, era stato indicato da Bossi stesso come il successore per quel ruolo. "La questione quindi- continua Stucchi- va affrontata, nel senso che e' Bossi che dovra' verificare se l'attuale capogruppo vada confermato o cambiato. Non c'e' bisogno per forza di rinnovare, pero' Bossi deve darci un'indicazione". E lei sarebbe ancora disponibile? "Io sto bene dove sto- risponde- nel mio ruolo di deputato e nell'attivita' che svolgo sul territorio a Bergamo". Infine, c'e' il caso della gestione dei soldi del partito con gli investimenti fatti dal tesoriere, Francesco Belsito, in diversi fondi esteri in Paesi africani. "Credo che il 23 gennaio,il giorno dopo la manifestazione in piazza a Milano- dice il parlamentare- sia gia' stato convocato un Consiglio federale". Verra' chiesta la testa di Belsito? "Verra' chiesta innanzitutto chiarezza- conclude- vogliamo capire perche' i soldi sono finiti li'".

martedì 10 gennaio 2012

ANSA - 10/01/12 - GOVERNO: STUCCHI (LEGA) CHE ASPETTA PDL A STACCARE SPINA?

''Lo spread continua a rimanere alto, non lontano dagli stessi livelli che portarono alle dimissioni del governo Berlusconi, e i tassi sui titoli di Stato stanno sopra la soglia di sicurezza. Notizie negative arrivano anche sul fronte delle agenzie di rating e, come se non bastasse, sono arrivate anche le dimissioni dal governo (dopo solo 44 giorni!) del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Malinconico. Inspiegabilmente pero' ne' le forze politiche che appoggiano Monti, ne' i sindacati, ne' tanto meno Confindustria, chiedono le dimissioni del governo in carica''. Cosi' in una nota il deputato della Lega Nord, e Segretario dell'Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi. ''Dove vogliono arrivare - si domanda il parlamentare bergamasco - prima di rendersi conto del grave errore commesso con l'appoggio a questo governo? La domanda da porsi e' pero': cosa aspetta Berlusconi a staccare la spina? I tantissimi mal di pancia di molti dirigenti del suo partito, ma anche i malumori ormai conclamati di gran parte del suo elettorato, che oltre del governo si e' visto anche scippato dei temi e del programma per il quale aveva votato il Pdl, dovrebbero ormai aver convinto il Cavaliere che Monti e i suoi tecnici non costituiscono la soluzione per portare il Paese fuori dalla crisi''.

lunedì 9 gennaio 2012

AGENPARL - 09/01/12 - FARMACIE: LEGA NORD, CRITERIO TOPOGRAFICO ANCHE PER COMUNI PIU’ GRANDI

Una proposta di legge per consentire di aprire nuove farmacie, nel caso in cui le condizioni topografiche e di viabilità lo richiedano, anche nei comuni con popolazione superiore ai 12 mila e 500 abitanti. L’hanno presentata i deputati della Lega Nord Nunziante Consiglio e Giacomo Stucchi. La normativa vigente già prevede che - oltre al criterio demografico di una farmacia ogni 5 mila (per i comuni meno popolosi) o 4 mila abitanti (per quelli più popolosi) - ci sia un criterio aggiuntivo, quello topografico, così da garantire una copertura ampia di tutto il territorio, pur nel limite di una farmacia per comune e ad almeno 3 km da altre farmacie. “Il rapido formarsi di insediamenti periferici - spiegano i leghisti - spesso distanti dal comune di appartenenza, impone pertanto l’estensione del criterio demografico già previsto per i comuni minori anche ai comuni di dimensioni più grandi”. La proposta leghista riconosce inoltre ai comuni la facoltà di autorizzare l’apertura e l’esercizio di nuove farmacie qualora “lo richiedano oggettive esigenze di uniformità dell’assistenza farmaceutica legate agli incrementi abitativi delle frazioni sprovviste di farmacie”.