giovedì 27 settembre 2012

AGI - 27/09/12 - FEDERALISMO: STUCCHI (LN), BUCO NELL'ACQUA E' POLITICA UDC

"I guai di oggi sono le conseguenze della miopia politica di quanti, a cominciare dall'Udc di Casini, hanno sempre tirato il freno sul motore delle riforme promosse dalla Lega Nord". Cosi' in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "Casini e i suoi compagni di partito hanno sempre ciurlato nel manico del becero assistenzialismo - prosegue Stucchi -, perche' grazie a questo hanno sempre preso i loro voti, soprattutto al sud, ma anche del centralismo romano, linfa vitale per il loro sistema di potere. Il vero buco nell'acqua, quindi, lo hanno fatto loro e non il federalismo fiscale promosso dalla Lega Nord. Le posizioni di Casini, che vorrebbe continuare a togliere dalle tasche dei cittadini quel poco che e' loro rimasto per mantenere un apparato inefficiente e centralista, costituiscono un motivo in piu' per portare avanti le battaglie della Lega. A cominciare - continua l'esponente del Carroccio - dalla costituzione della Macroregione del Nord, che ha nell'esclusivita' delle competenze, nel gettito fiscale (il 75 per cento delle tasse pagate dai residenti) e nella responsabilita' piena di chi governa, i suoi punti di forza. Si tratta - conclude Stucchi - di una risposta concreta alle istanze del Nord, che vuole essere artefice del proprio destino, ma anche di un'opportunita' per il Paese che altrimenti resterebbe nelle mani di Casini e di quanti, come lui, lo affonderebbero irreparabilmente".

mercoledì 26 settembre 2012

DIRE - 26/09/12 - REGIONI. STUCCHI (LN): BERSANI NOSTALGICO DI ROMA CAPUT MUNDI

"Il segretario Pier Luigi Bersani chiede di rivedere la riforma del titolo V della Costituzione voluta dal suo centrosinistra nel 2001, e approvata alla Camera con quattro voti di scarto, forse perche' ritiene che si possano risolvere tutti i guai del Paese tornando a Roma caput mundi". Lo dichiara il deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi, vice segretario federale. "Mi spiace contraddire il nostalgico Bersani- aggiunge- ma un eventuale revisione del titolo V non dovra' portare ulteriori poteri nei palazzi romani, certamente non fulgidi esempi di onesta' ed efficienza, ma andare nella direzione opposta. Prevedendo cioe' una vera riforma federale, che trasferendo importanti competenze a livello locale responsabilizzi gli amministratori attraverso un adeguato sistema di controlli sulla gestione e sull'utilizzo dei fondi pubblici, nel segno della massima trasparenza e con la partecipazione attiva dei cittadini. Infine Bersani dovrebbe capire che il modello a cui ispirarsi per avere una corretta gestione della spesa pubblica e' quello delle grandi democrazie occidentali federali situate a Nord, e non quello centralista in uso piu' a Sud e probabilmente rimpianto dalla nostrana Magna Grecia".

martedì 25 settembre 2012

RADIO ANCH'IO - 25/09/12 - LAZIOGATE. LA SCELTA DI RENATA



Renata Polverini si è dimessa. Il Lazio, a tre anni dal voto del 2010, andrà a nuove elezioni e i partiti si interrogano sul futuro della Regione. Benchè incalzata dal PDL a resistere la Presidente ha detto basta. “Ne ho viste fin troppe. Dirò quel che so”. Un’inchiesta, non la prima né l’ultima, che ha riportato i riflettori sulla impossibilità di controllare spese che si moltiplicano negli anni. Notizie che, in un momento come questo, minano nel profondo la fiducia dei cittadini.Temi che affrontiamo con Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del PDL, il presidente dell'UDC Rocco Buttiglione, il capogruppo regionale del PD Esterino Montino, l'ex governatore del Lazio Francesco Storace, Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana PD, Giacomo Stucchi, vice segretario generale della Lega Nord, Giuseppe Rossodivita, capogruppo dei Radicali al consiglio Regionale del Lazio, Enzo Cheli, costituzionalista, Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti e Paolo Zabeo della CGIA di Mestre.


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b1986d33-001d-44f5-8adc-ef7d2baf1485-radio1.html#p=0

giovedì 20 settembre 2012

ANSA - 20/09/12 - GOVERNO: STUCCHI, LEGA AVEVA RAGIONE CONTRO MONTI

" Se lo scorso autunno il Carroccio non ha votato la fiducia al governo Monti per una precisa scelta politica, prevedendo cioe' che l'esecutivo di tecnici e di professori, lungi dal fare delle riforme strutturali e federaliste nell'interesse del Paese, avrebbe fatto solo cassa sulla pelle dei cittadini, oggi ribadiamo tale sfiducia ma sulla scorta dell'esperienza dei dieci mesi trascorsi dal Professore a Palazzo Chigi". Cosi' il vice segretario federale e deputato della Lega Nord, Giacomo Stucchi. "E' bastato infatti meno di un anno - continua l'esponente del Carroccio - affinche' a tutti, e non solo alla Lega Nord, fosse ben chiaro che tipo di musica avrebbe suonato questo governo e con quale spartito, quello delle tasse e dell'impoverimento sociale. Ma negli ultimi mesi non c'e' stato solo questo, considerato che il governo ha inanellato una serie di strafalcioni davvero rilevanti. Primo fra tutti - conclude Stucchi - quello che ha prodotto la drammatica questione (tutt'ora irrisolta!) degli esodati".

martedì 18 settembre 2012

ANSA - 18/09/12 - GOVERNO: STUCCHI (LN), BERLUSCONI TOLGA LA FIDUCIA A MONTI

L'Imu e' la conseguenza piu' diretta della politica vessatoria del governo Monti; cosi' come il fiscal compact, ovvero quel patto scellerato di bilancio europeo, formalmente Trattato sulla stabilita', coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria, costituisce invece il definitivo addio da parte del governo in carica alla nostra sovranita'. L'ex premier Berlusconi, quindi, che nell'intervista a Il Giornale si e' detto contrario a entrambi i provvedimenti, faccia adesso seguire alle parole i fatti e tolga la fiducia a Monti''. E' quanto afferma in una nota il vicesegretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi.

venerdì 14 settembre 2012

AGI - 14/09/12 - FILM BLASFEMO: STUCCHI (LN), PREOCCUPAZIONE PER ASSALTI ISLAMICI

"E' inutile pensare di insegnare la democrazia a chi conosce solo la legge della violenza. Manifestiamo solidarieta', vicinanza e forte preoccupazione per gli assalti islamici alle ambasciate occidentali. Dopo gli Stati Uniti ora anche la Germania e l'Inghilterra: e' inaccettabile". E' quanto afferma in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "Tolleranza e rispetto delle opinioni altrui - continua l'esponente della Lega Nord - sono purtroppo concetti sconosciuti per l'Islam. Quanto sta accadendo in Sudan dimostra che non esiste un Islam moderato e speriamo che adesso nessun politico italiano giustifichi tali azioni criminali".


martedì 11 settembre 2012

9COLONNE - 11/09/12 - CRISI, STUCCHI (LN): PAROLE MONTI FANNO IL PAIO CON STATO CONFUSIONALE

"Le strabilianti dichiarazioni di quest'oggi del Presidente del Consiglio Monti costituiscono un'ammissione di colpevolezza". E' quanto afferma in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "Ma fanno anche il paio - continua Stucchi - coi cincischiamenti di Casini, con la sua ultima proposta di un Monti-bis (che in realtà ha come unico obiettivo quello di sgombrargli la strada che porta alla conquista del Quirinale), con il caos nel Pd (dove ad una ad una, dalla leadership alle alleanze, sembra stiano crollando tutte le certezze di quel partito), con l'attesa del Pdl (dove il Cavaliere non sembra avere nessuna intenzione di scoprire le carte per non dare vantaggi ai suoi avversari); insomma - conclude l'esponente della Lega Nord - con tutto quanto ha reso il quadro politico incerto e confuso".

giovedì 6 settembre 2012

TMNEWS - 06/09/12 - UE/ STUCCHI (LN): REFERENDUM CARROCCIO E' PROPOSTA DIROMPENTE

"Le proposte di iniziativa popolare presentate in Cassazione dal nostro segretario federale Roberto Maroni costituiscono uno spartiacque tra la politica del fare, quella cioè della Lega Nord che si preoccupa di rappresentare al meglio le istanze e gli interessi di tutti i cittadini del Nord, e quella delle chiacchiere da Palazzo, posta in essere da tutte le altre forze politiche. In particolare, la proposta di referendum per la 'rifondazione di un'Unione Europea democratica e federale basata sui Popoli e sulle Regioni, per l'adesione all'area euro limitata ai territori che rispettano il pareggio di bilanci', costituisce un'iniziativa politica davvero dirompente". E' quanto afferma in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "Il Carroccio quindi - continua l'esponente leghista - guarda avanti e sbaglia di grosso chi ritenesse il nostro motto 'Prima il Nord' solo uno slogan. Sbaglierebbe di grosso perché non capirebbe che mentre le altre forze politiche impiegano il loro tempo a dibattere in astratto noi miriamo a rappresentare gli interessi e le istanze di tutta le gente del Nord. La Lega Nord - conclude Stucchi - scende in campo con la sue proposte di iniziativa popolare anche per sopperire al deficit legislativo ed esecutivo del governo, e della strana maggioranza che lo appoggia, che sta portando il Paese al collasso".

martedì 4 settembre 2012

DIRE - 04/09/12 - CRISI. STUCCHI: PER USCIRNE NON BASTA DRAGHI, SERVE NUOVO GOVERNO

"Monti ha subito ringraziato per l'assist fornitogli dal presidente della Bce Mario Draghi, che ha definito 'legittimo' l'acquisto dei titoli di Stato a tre anni, ma comunque vada niente e nessuno puo' assolvere il presidente del Consiglio dalla sue gravi responsabilita' per il disastro in cui versa l'economia del Paese". E' quanto afferma in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "Assodata l'incapacita' del presidente del Consiglio e dei suoi ministri di salvare il Paese dalla crisi economica- continua l'esponente del Carroccio- c'e' da augurarsi che riesca almeno al presidente della Bce di calmare i mercati finanziari, scongiurando il collasso delle economie dei Paese europei piu' a rischio. In ogni caso- conclude Stucchi- serve mandare a casa Monti e rimettere la politica, e le sue scelte, al centro della scena. Magari riprendendo quel percorso riformatore, interrotto proprio dal Professore, che vedeva nel federalismo fiscale uno dei punti cardine".