giovedì 24 aprile 2014

24/04/14 - RAI GIORNALE RADIO - STRAGI, AL GR IL PRESIDENTE COPASIR E IL CAPO DEI SERVIZI DI INTELLIGENCE

E' un dovere anche verso i familiari delle vittime. Così il premier Matteo Renzi ha spiegato nei giorni scorsi la decisione di rendere pubblici e accessibili i documenti su otto stragi, alcune delle pagine più oscure della recente storia italiana, come le ha definite il presidente del Consiglio: da Ustica a Piazza della Loggia alla Stazione di Bologna, da Piazza Fontana a Milano al Rapido 904-Italicus. Si tratta di una declassificazione degli atti che comunque sono già stati a disposizione dei magistrati e delle commissioni di inchiesta che hanno condotto le indagini.Il presidente del Senato Grasso chiede una commissione d'inchiesta , mentre c'è attesa per capire cosa raccontano quelle carte. Ai nostri microfoni il presidente del Copasir, l’organismo parlamentare di controllo sui servizi segreti, Giacomo Stucchi, parla di “grande soddisfazione”. E l'ambasciatore Giampiero Massolo, capo del Dis, il Dipartimento Informazione per la Sicurezza, che coordina il lavoro della nostra intelligence e ne conserva gli archivi spiega: "Nessuna notizia sensazionale, ma un fondamentale contributo alla conoscenza diretta di quei fatti".

martedì 22 aprile 2014

ADNKRONOS - 22/04/14 - STRAGI STATO: STUCCHI (COPASIR), ATTI INTELLIGENCE FANNO CAPIRE STORIA PAESE

AUSPICHIAMO POSSANO ESSERE PUBBLICATI ANCHE DOCUMENTI RELATIVI A STRAGI MAFIA  ''E' una firma importante, sollecitata anche dal Copasir''. Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, commenta cosi', all'Adnkronos, la direttiva firmata dal premier Matteo Renzi che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna, rapido 904. ''Piu' di un mese fa -spiega Stucchi- avevo scritto una lettera al governo in questo senso, a nome del Comitato. Ora, con la massima trasparenza e correttezza possibile, si fanno capire meglio momenti delicati del nostro Paese, ma si dimostra anche come determinate procedure di secretazione debbano essere usate con raziocinio, secretando il minor numero possibile di atti e solo per il tempo ritenuto strettamente necessario''. ''Le carte e i documenti del Comparto Intelligence -rimarca Stucchi- rappresentano un patrimonio culturale e storico da tutelare, leggere e interpretare. Sono la rappresentazione reale di quanto e' accaduto per decenni in Italia e anche all'estero, e testimoniano anche il lavoro, silenzioso ma fondamentale, dei nostri 007. La segretezza dell'Intelligence non riguarda 'cose sporche' ma affari delicati. La 'mission' degli uomini e delle donne dei Servizi segreti e' tutelare la sicurezza dei cittadini. Tantissimi risultati ottenuti sul campo -fa rilevare- non sono mai stati resi noti''. ''Da parte nostra -conclude il numero uno del Comitato di palazzo San Macuto- c'e' l'auspicio che possano ora essere pubblicati anche gli atti relativi alle stragi di mafia, e nei prossimi mesi speriamo ci siano passi avanti anche in questa direzione. Applicare una politica di massima trasparenza e conoscenza vuol dire anche avere massima democrazia''.