''Una seria politica di riforma del rapporto tra
sistema bancario e risparmiatori, avrebbe dovuto avere da tempo una priorità
nell'agenda di governo. Altro che nuovo Senato! Com'è possibile che un governo,
che si vanta tanto di aver portato avanti le riforme che servono ai cittadini,
non abbia pensato alla necessità di una maggiore trasparenza tra le banche che
propongono un investimento e un piccolo risparmiatore che lo sottoscrive?''. Lo
afferma in una nota il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi. ''Che i titoli azionari e obbligazionari siano
investimenti finanziari, che comportano un rischio per chi li sottoscrive -
aggiunge Stucchi - è evidente ma nella vicenda
delle quattro banche salvate nei giorni scorsi dal governo, sulla quale peraltro
sarà il caso di indagare a fondo, per capire come sono andate le cose e per
evitare in futuro di commettere gli stessi errori, ci sta tutta l'imperizia del
governo in carica". "Per mesi - conclude il parlamentare - la propaganda di
Palazzo Chigi ha continuato a dire che l'Europa cambiava verso e, invece, ci
troviamo a dover constatare che mentre l'Ue ha autorizzato salvataggi di Stato
in Germania e in tanti altri Paesi per le banche, con i soldi pubblici, oggi nel
nostro Paese si fanno pagare a migliaia di piccoli risparmiatori le conseguenze
di una gestione a dir poco discutibile di alcuni istituti bancari".
giovedì 10 dicembre 2015
10/12/15 - ANSA - ISIS: STUCCHI; SERVE COLLABORAZIONE INTELLIGENCE, NO A GELOSIE
'Nemico è comune, condividere informazioni per batterlo' -
"Non serve necessariamente una Cia europea, serve però che che nella lotta al
terrorismo, visto che il nemico è comune, le intelligence dei diversi Paesi
abbiano una condivisione completa di tutte le informazioni". Così il presidente
del Copasir, Giacomo Stucchi, commenta l'auspicio
del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad "una piena collaborazione dei
servizi di intelligence dei vari Paesi" per battere l'Isis. "Gli attentati di
Parigi - secondo Stucchi - devono far aprire gli
occhi a tutti. Occorre superare le gelosie, che nella lotta al terrorismo sono
stupide. Il fatto che la stessa informazione debba venire elaborata da 20
servizi diversi è una perdita di tempo ed uno spreco di energie che potrebbero
essere meglio canalizzate". "Su tanti aspetti - ha osservato il presidente del
Copasir - è normale che ogni intelligence tenga per sè le informazioni che ha,
ad esempio per quanto riguarda l'economia o aspetti della politica estera,
perchè ciascun Paese ha i propri interessi da tutelare, ma nella lotta al
terrorismo non ha senso non condividere le notizie".
venerdì 27 novembre 2015
27/11/15 - AGI - GIUBILEO. STUCCHI, MESSAGGIO NON REALISTICO DIRE NON ACCADRA' NULLA
Purtroppo chi dice che assolutamente non accadra' nulla durante il Giubileo
lancia un messaggio non realistico. Nessuno ha la certezza che non accadra'
nulla". Lo afferma Giacomo Stucchi, presidente del
Copasir (Comitato parlamentare di controllo dei Servizi Segreti), che in
un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it analizza parla del rischio
di attentati terroristici per il nostro Paese legato all'imminente inizio del
Giubileo. "C'e' un livello di minaccia significativa e naturalmente bisogna
tenere in considerazione che c'e' un rischio sostanzialmente quasi concreto che
possa accadere qualcosa. Il messaggio da far passare e' che da un lato non si
puo' vivere nel terrore, e quindi dobbiamo continuare con la nostra vita
normale, dall'altro, pero', bisogna stare molto attenti a quello che accade
attorno a noi", sottolinea Stucchi. Rimarcando che
il Giubileo e' un evento straordinario "che comporta tutta una serie di
complesse attivita' aggiuntive svolte dall'intelligence e dalle forze
dell'ordine rispetto al lavoro che viene svolto ordinariamente. Si tratta, lo
ripeto, di attivita' che si sommano a quelle altrettanto delicate e preziose che
vengono svolte abitualmente. E sono controlli importanti che riguardano vari
luoghi di Roma e varie citta' all'interno dei confini italiani". E poiche' si
tratta di un Giubileo 'diffuso', valido in ogni luogo della religione cattolica,
"e' facilmente comprensibile che i luoghi sono tantissimi". Stante un Giubileo 'diffuso', per il presidente del Copasir, dunque, "qualsiasi
cattedrale o basilica piu' o meno nota, piuttosto che qualsiasi luogo importante
per la religione cattolica, al pari di altri luoghi simbolici delle nostra
civilta' occidentale, diventa un possibile bersaglio e quindi si cerca di
tenerlo sotto controllo con una specifica attivita' dell'intelligence. Sia
chiaro pero' che poter pensare di controllare tutti, proprio tutti questi
luoghi, non e' possibile. Si devono fare delle scelte basate su criteri e dati
oggettivi nell'individuare le priorita'". E dopo Expo 2015, il Giubileo "e'
un'altra prova del fuoco che mettera' a dura prova tutto il sistema di
intelligence e delle forze dell'ordine". A proposito poi dell'ipotesi che dopo i
fatti di parigi il Giubileo potesse essere rinviato, Stucchi precisa "rinviare il Giubileo non tocca a me
deciderlo o dirlo. Penso che sia una valutazione che possa essere fatta solo dal
Vaticano". Alla domanda da dove arrivano - o meglio arriverebbero - i possibili
terroristi, il presidente di Copasir rileva "Mi preoccupa molto di piu' la rotta
balcanica rispetto alla seconda generazione. In Italia infatti non si parla di
terza generazione, ma di seconda. La rotta balcanica e' particolare e transita
anche attraverso paesi dove l'Islam e' ben radicato, quindi non vorrei che
qualcuno che prende quella rotta in teoria per andare verso i paesi del Nord
Europa finisca poi per attraversare il valico del Friuli Venezia Giulia e venire
da noi in Italia". E "per quanto riguarda questa prospettiva la rotta balcanica
e' certamente la piu' pericolosa".
sabato 14 novembre 2015
14/11/15 - AGENPARL - PARIGI, STUCCHI (COPASIR): VOGLIONO PARALIZZARE L'OCCIDENTE
“Desidero esprimere la mia vicinanza al popolo francese e ai familiari delle vittime della strage terroristica di Parigi. In gioco ci sono tutti i valori dell’Occidente, in primis quello della democrazia”. Così in una nota il Presidente del Copasir Giacomo Stucchi. “E’ ormai chiaro – continua Stucchi – che l’obiettivo del terrorismo di matrice islamica è di creare tre tipi di paura: la prima nei confronti dei soggetti che controllano sui loro territori e lo fanno ammazzando a caso delle persone, di modo che nessun li possa disturbare; la seconda è quella nei confronti dell’Occidente e della sua opinione pubblica, quando fanno vedere le immagini delle persone che vengono decapitate o sgozzate; la terza paura è quella dell’attentato in casa nostra. La somma di questi tre tipi di paure è l’obiettivo che loro hanno: paralizzare la società occidentale. Ma noi – aggiunge il presidente del Copasir – dobbiamo continuare a combattere questa minaccia e non rinunciare al nostro stile di vita perché questo è esattamente il loro obiettivo. Da parte dell’intelligence italiana c’è il massimo impegno nel prevenire possibili rischi terrorismo nel nostro Paese e il coordinamento con le procure e le forze dell’ordine si sta rivelando vincente. Ma occorre fare di più sul fronte della dotazione alle forze dell’ordine, in termini di uomini e mezzi, e su quello dei respingimenti degli immigrati clandestini. Bisogna finalmente vedere i campi, o comunque i luoghi e i siti per l’accoglienza di queste persone, dove permettere loro di presentare la richiesta come richiedenti asilo, sul territorio nordafricano. Quindi portare da noi solo coloro che, dopo aver presentato la domanda, è conclamato che abbiano i requisiti per poter essere rifugiati politici e profughi”.
14/11/15 - ANSA- PARIGI: STUCCHI (COPASIR), UTOPIA ESCLUDERE ATTACCHI ITALIA
In Italia ci saranno attacchi simili a quelli di
Parigi? "Non possiamo escludere niente, chi dice il contrario è un utopista. Chi
dice che l'Italia è al sicuro sbaglia, vive in un altro mondo". Lo afferma il
presidente del Copasir, il senatore bergamasco Giacomo Stucchi. Il presidente del Copasir ribadisce che la
minaccia nei confronti del nostro Paese "è concreta" e ha sottolineato che
l'intelligence "lavora affinché tutto ciò non accada, mantenendo un livello di
attenzione elevatissimo". "Servono più risorse per avere più strumenti, più
mezzi e più uomini per il contrasto al terrorismo", ha aggiunto Stucchi, ricordando che martedì il Copasir ascolterà il
sottosegretario con delega ai servizi di intelligence Marco Minniti.
14/11/15 - ANSA - GRAZIA A MONELLA: IMPRENDITORE INCONTRA FAMIGLIA IN CARCERE
Antonio Monella, l'imprenditore bergamasco che ieri ha
ricevuto la grazia parziale dal Capo dello Stato dopo la condanna per aver
ucciso un ladro, oggi ha incontrato la moglie e i figli in carcere. La moglie
Egle e i figli Alberto e Angelica sono stati nella casa circondariale dalle 12 e
30 alle 14 e 30. Un incontro intenso per i familiari dell'imprenditore,
all'indomani della notizia della grazia con la riduzione della pena di due anni,
che apre la strada a misure detentive meno afflittive del carcere. "Ci siamo
abbracciati - ha raccontato il figlio Alberto uscendo dal carcere -. La notizia
della grazia l'ho saputa dalla Tv, poi ho avuto la conferma da Giacomo Stucchi (presidente del Copasir, ndr). Ã stata una grande
gioia, nonostante tutte le difficoltà non abbiamo mai perso la speranza".
14/11/15 - ANSA - PARIGI: STUCCHI, UPGRADE TERRORISTI, FORSE ETERODIRETTI
C'è stato un upgrade. Probabilmente erano eterodiretti, ma non ne siamo certi".
Così il presidente del Copasir Stucchi,
interpellato al termine della riunione del comitato su come si debbano
inquadrare alcuni elementi che emergono dall'attacco, come l'uso di cinture
esplosive e il ritrovamento di passaporti siriani ed egiziani. Nel corso della riunione abbiamo avuto un'informativa puntuale, naturalmente con
informazioni che non possono essere complete perché il quadro si sta definendo",
ha inoltre detto Stucchi. Quanto al livello delle
dotazioni, in termini di mezzi e risorse, per rafforzare la sicurezza e alla sua
adeguatezza "si sta facendo il massimo, secondo l'intelligence", ha aggiunto
Stucchi.
giovedì 12 novembre 2015
12/11/15 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), STRAORDINARIO LAVORO PROCURE-ROS
Grazie anche a intelligence per contributo
prezioso (ANSA) - "L'operazione di oggi dimostra ancora un volta
quanto sia vitale a monte il ruolo dell'intelligence e a valle il coordinamento
tra forze dell'ordine e procure, sul quale bisogna andare avanti, per un
efficace contrasto a tutte le forme di terrorismo". Così il Presidente del
Copasir Giacomo Stucchi commenta l'operazione
antiterrorismo ed esprime "compiacimento per il lavoro dai carabinieri del Ros,
in collaborazione con forze di polizia di altri paesi europei ed Eurojust". E
aggiunge "un ringraziamento alle procure e alle forze dell'ordine per lo
straordinario sforzo che ogni giorno compiono per garantire la sicurezza dei
cittadini. Un doveroso riconoscimento in questa circostanza deve essere rivolto
anche ai componenti della comunità dell'intelligence che in modo riservato e
professionale hanno svolto un prezioso lavoro".
martedì 10 novembre 2015
10/11/15 - ADNKRONOS - COPASIR: SEDUTE A QUOTA 152, RECORD COMITATO CONTROLLO SERVIZI
Il Copasir raggiunge quota 152. Sono infatti tante le sedute del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, presieduto dal leghista Giacomo Stucchi, nel corso della XVII legislatura, durante i 2 anni e 5 mesi trascorsi. Delle 152 sedute, 150 sono state tenute presso la sede di San Macuto, mentre due si sono svolte in trasferta: una a Catania e l'altra presso la sede romana dell'Aise, a Roma. Una attività record che ha visto l'organismo di controllo sui servizi, ascoltare, ad oggi, 49 persone in 100 audizioni, dare vita a 9 sopralluoghi presso sedi italiane dei servizi e 10 missioni all'estero, presso parlamenti stranieri. Un lavoro a ritmo incalzante la cui "importanza e delicatezza - per il presidente del Copasir Stucchi - è testimoniata dalla possibilità concessa allo stesso Comitato di lavorare in contemporanea alle sedute delle assemblee di Camera e Senato". "Una prerogativa che viene data esclusivamente al Copasir", sottolinea il presidente di San Macuto.Il Copasir, nato nel 2007, al posto del Copaco, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, istituito nel 1977, ha totalizzato, sempre ad oggi, già 242 ore di attività di riunioni, con numeri maggiori rispetto a tutta la legislatura precedente, che, in totale, ha totalizzato 150 sedute, pari a 188 ore.
venerdì 9 ottobre 2015
09/10/15 - VELINO - GIOCHI, MINIDELEGA "APRE AI CASINO'. STUCCHI: BEN VENGANO
Il senatore leghista: le case da gioco tutelano il giocatore e i più deboli a differenza delle slot
Nella minidelega che il governo sta approntando per recuperare alcuni temi del settore del gaming contenuti nella Delega fiscale lasciata “scadere”, sembra sia prevista anche l’apertura di nuovi Casinò. Un tema caro alla Lega, che da sempre vede le case da gioco come un modo per recuperare il territorio da una parte e come tutela nei confronti dei più deboli dall’altra. “Sarei molto favorevole all’apertura di nuovi Casino”, spiega al Velino Giacomo Stucchi, senatore della Lega e presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. “Essi sono, a differenza di altre forme di gioco, facilmente controllabili e costituiscono una realtà molto diversa rispetto alle slot machine”, prosegue. Ma non solo: secondo il senatore leghista l’apertura d nuovi Casinò potrebbe persino fungere da contrappeso “all’eccessiva diffusione dei punti di gioco oggi causa di una crescente dipendenza da gioco d’azzardo”. Senza contare, secondo Stucchi, che le case da gioco possono generare occupazione sia diretta che indiretta per il territorio dove sono ubicate. “Non solo turismo ma anche manutenzione del territorio, settore alberghiero, ristorazione, cultura e altro”, insiste il senatore leghista. “Si tratta anche di un modo per riutilizzare edifici storici su cui sono state investite ingenti risorse. Come nel caso di San Pellegrino Terme”, prosegue. I Casinò, conclude infine Stucchi, “sono più gestibili io quanto per accedere alle giocate serve la carta di identità e i soggetti che hanno un passato di ludopatia sono segnalati e non è consentito loro giocare. Una sorta di tutela – conclude - nei confronti dei giocatori d’azzardo patologici e dei più deboli”.
giovedì 8 ottobre 2015
08/10/15 - ASKANEWS - STUCCHI: LEGA VOTERA' SI AI BOMBARDAMENTI IN IRAQ. Ma aspettiamoci la replica dell'Isis
"La Lega non si sottrarrà, se ci verrà chiesto di votare per i bombardamenti in Iraq. Noi pensiamo che l'azione contro il terrorismo dell'Isis debba essere risoluta e che serva l'impegno di tutti". Giacomo Stucchi, senatore della Lega Nord e presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, non ha dubbi: stavolta il governo Renzi avrà il loro voto a favore. In una intervista alla Stampa, Stucchi osserva: "Sappiamo bene che quando un Paese si impegna direttamente in azioni belliche contro l'Isis, andando a colpirli nel loro territorio, ovviamente aumenta il rischio di una rappresaglia. I proclami contro la Francia hanno comportato un aumento dell'allerta e una giustificata preoccupazione". "Da quel che mi risulta - prosegue - la nostra intelligence si sta muovendo bene. Naturalmente si dovrà fare di più, perché un rischio possibile dal giorno dopo l'entrata in guerra può diventare probabile. E il lavoro dell'intelligence diventa sempre più difficile considerando i pochi uomini e i tanti fronti. Se i numeri dell'immigrazione dovessero ancora aumentare, ad esempio, il controllo capillare sui possibili terroristi sarebbe più difficile". Srvirebbero "più uomini e più mezzi. Le leggi ci sono". La prospettiva di entrare in guerra contro lo Stato Islamico in Iraq, conclude Stucchi, "non mi scandalizza. Ripeto: la Lega è d'accordo su una azione più risoluta. Dico solo che automaticamente vanno prese le contromisure".
giovedì 1 ottobre 2015
01/10/15 - ITALPRESS - RIFORME: STUCCHI "LA POSTA IN GIOCO E' LA DEMOCRAZIA"
"L'approvazione da parte della maggioranza dell'emendamento Cociancich
costituisce la rappresentazione plastica di come in questa fase del dibattito
parlamentare la democrazia sia quasi un optional. Al di la' delle procedure
regolamentari e' importante pero' chiarire che il confronto in corso al Senato
sulla riforma costituzionale non e' una battaglia tra conservatori, che vogliono
lasciare tutto com'e' e non cambiare nulla, e innovatori. Raccontare cosi'
l'oggetto del contendere, come fa il premier in ogni occasione, e' fuorviante".
Cosi' in una nota il senatore della Lega Nord e presidente del Copasir, Giacomo
Stucchi. "La questione - continua l'esponente
leghista - e' molto piu' complessa e va considerata soprattutto alla luce della
nuova elegge elettorale, l'Italicum, che una volta entrata in vigore consentira'
a un unico partito, ancorche' rappresenti solo una parte dell'elettorato, di
avere una schiacciante maggioranza parlamentare. Il combinato disposto di questo
sistema elettorale con la riforma del Senato, derubricato a camera di serie b,
comporta che in un futuro non molto lontano un solo uomo al comando possa avere
il controllo del Paese. Questa - conclude Stucchi -
e' la posta in gioco".
giovedì 3 settembre 2015
03/09/15 - ANSA - IMMIGRAZIONE: STUCCHI, ACCOGLIERE SOLO I VERI PROFUGHI
"Nessuno ha mai detto che non bisogna accogliere i veri profughi che scappano
dai pochi e precisi Paesi ove è in corso una guerra; lo stesso, però, non si può
dire per la moltitudine di persone, soprattutto giovani in piena salute che, non
perché in pericolo di vita o soggetti a particolari persecuzioni o altri gravi
motivi simili, lasciano l'Africa per venire da noi". Così il senatore della Lega
Nord e presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. "Da
mesi - spiega Stucchi - sosteniamo che bisogna
attrezzarsi per accelerare le procedure di identificazione e di verifica dello
status degli stranieri extracomunitari che quotidianamente arrivano da noi, che
evidentemente non è uguale per tutti. Ci sono i veri profughi, pochi dicono le
statistiche, che spesso con tutta la famiglia scappano dalla guerra, e che
bisogna accogliere, ma ci sono anche tantissimi, troppi, avventurieri
clandestini, finti profughi che vengono nel nostro Paese sperando furbescamente
di farla franca o di raggiungere sempre da clandestino altri Paesi Ue". "Persino
Alfano - conclude - dovrebbe capire qual è la differenza e agire di conseguenza
stabilendo ad esempio di respingere immediatamente e senza istruttoria le
domande presentate dai finti profughi".
sabato 22 agosto 2015
22/08/15 - ADNKRONOS - COPASIR SUI FUNERALI CASAMONICA: "SE QUESTI SONO I CONTROLLI PUO' ACCADERE DI TUTTO"
Sui funerali di Casamonica "come Copasir, chiederemo di acquisire la relazione che il prefetto Gabrielli invierà al ministro Alfano. Faremo le nostre valutazioni ma è chiaro che su questa vicenda l'intelligence dei servizi non c'entra, ha altre finalità. E' una questione di ordine pubblico più che di intelligence". Lo dice all'Adnkronos Giacomo Stucchi (Lega), presidente del Copasir. Sull'elicottero che ha sorvolato la chiesa Don Bosco lanciando petali di rosa, "penso sia opportuno verificare più approfonditamente possibile, verificare tutto ciò che si sapeva e capire cosa non ha funzionato. Il nostro problema - rimarca Stucchi - è capire come sia potuto succedere, anche in prospettiva di avvenimenti importanti che avremo in futuro. Ma non parlo solo di Roma o del Giubileo". "Se il livello di controlli è questo - osserva Stucchi - quanto accaduto al Tuscolano potrebbe accadere dappertutto, quell'elicottero poi poteva lanciare di tutto. Bisogna evitare che situazioni come queste possano ripetersi e accertare le responsabilità di un ordine pubblico carente. Credo che il questore debba dare molte risposte. E spero di trovare risposte adeguate nella relazione di Gabrielli". Da parte sua, il prefetto di Roma Franco Gabrielli - parlando con l'Adnkronos - ha fatto sapere che consegnerà la relazione al ministro Alfano "in giornata". Ieri aveva chiesto chiarimenti sulla vicenda ai carabinieri, alla questura di Roma e ai vigili proprio per preparare la relazione da inviare al Viminale. Il prefetto ha anche annunciato che "la prossima settimana faremo un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica appositamente dedicato alla vicenda". "La relazione servirà al ministro per prendere le decisioni a livello del ministro e al comitato per prendere le decisioni a livello della prefettura", ha precisato il prefetto. Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si terrà in prefettura, è previsto per lunedì.
venerdì 7 agosto 2015
07/08/15 - ADNKRONOS - LIBIA, PER I 4 RAPITI CONTATTI IN CORSO" E IL COPASIR DICE SI' AI MILITARI 007
"Si sta lavorando, ci sono contatti in corso, ieri Manenti ha dato gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda". Lo ha detto all'Adnkronos, Giacomo Stucchi, il senatore leghista a capo del Copasir, parlando dei quattro lavoratori italiani rapiti nelle scorse settimane in Libia. "Non sono in mano di terroristi, ma di criminali comuni - sottolinea Stucchi -. Criminali che cercano un riscatto, senza apparenti motivazioni politiche". "Per questo - dice ancora il presidente del Comitato di controllo dei servizi - la cosa può essere valutata con una preoccupazione di tipo 'razionale', maggiormente gestibile". Da Stucchi arriva la conferma che tuttora ci "sono contatti in corso con soggetti che potrebbero dare una mano a risolvere la cosa". Militari 007 - "Il Copasir, a settembre, presenterà un emendamento unitario di modifica alla proposta Latorre, che prevede di assegnare ai militari italiani in missione all'estero compiti finora riservati all'intelligence, con regole precise e condivise da tutti". Stucchi, intervistato dall'AdnKronos, spiega la posizione assunta dal Copasir relativamente alla proposta del senatore dem, Nicola Latorre, di dare compiti di intelligence ai militari italiani impiegati in scenari esteri, prevista nel suo emendamento all’articolo 18 del disegno di legge sulle missioni internazionali all’estero. Per Stucchi "non sembra esserci problema di incostituzionalità nella assegnazioni di compiti di intelligence ai militari". "Inoltre - aggiunge il senatore leghista - stiamo valutando e studiando come questo tipo di attività vengono svolti in altri Paesi, già da tempo". Per il presidente del comitato di controllo tutto deve avvenire "stabilendo esattamente limiti e garanzie" e soprattutto "chiarendo esattamente la catena di comando che si dovrà seguire".Vicenda Hacking Team - "I dati sensibili legati all'utilizzo di 'Galileo' da parte dei servizi sono al sicuro, ma il vero problema, ad oggi, è il rallentamento delle indagini, che non possono più contare sul software della Hacking Team piratato nelle scorse settimane". Stucchi, infine fa una sintesi della vicenda legata all'utilizzo del software-spia da parte di polizia, carabinieri, Gdf e intelligence, dopo le audizioni a San Macuto dei vertici delle strutture che avevano in uso il programma Galileo. Per Stucchi "siamo di fronte a un danno legato soprattutto al fatto di "aver perso uno strumento fondamentale se non unico, per le indagini". "Oltre alle intercettazioni classiche e ai pedinamenti - spiega il senatore leghista - , le indagini in corso facevano grande affidamento su software-spia come quello della HT". "Bisognerà trovare un'altra soluzione, magari ricorrendo a software analoghi che non sono italiani", conclude il capo del Copasir.
sabato 1 agosto 2015
1/08/2015 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI, RISCHIO CRESCE CON NUMERO DI SBARCHI - PRESIDENTE COPASIR, PERCHE' LAVORO INTELLIGENCE SI FA COMPLESSO - COURMAYEUR
"Per un certo periodo c'è stata la certezza che il mezzo 'barconi' non fosse interessante per eventuali terroristi", causa i rischi del viaggio. Ma oggi "la situazione è molto difficile perché il numero di soggetti che arrivano sulle nostre coste continua ad aumentare. E il lavoro dell'intelligence, svolto a monte, è molto complesso, devi cercare di capire chi hai di fronte in poco tempo". Lo ha detto a Courmayeur il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. Il compito dell'intelligence - ha spiegato Stucchi durante un incontro della rassegna 'aCourma!' - può essere fatto "bene se il numero di soggetti che sei costretto a controllare quotidianamente è limitato entro una certa quantità. Se ti arrivano migliaia di persone in un giorno solo diventa molto più complesso fare questo lavoro e diventa più difficile garantire il fatto che non ci siano soggetti pericolosi. Aggiungo che uno può arrivare nel nostro Paese con le migliori intenzioni e trasformarsi poi dopo in un terrorista". Per questo, ha sottolineato, "si lavora perché qualcosa di drammatico non avvenga".
1/08/2015- ANSA - HACKING TEAM: STUCCHI (COPASIR), INCHIESTE NON SONO ABORTITE - COURMAYEUR
"Tutti i dati acquisiti fino al 6 luglio
scorso possono essere utilizzati tranquillamente dalle varie procure che stavano
facendo le indagini. Purtroppo oggi queste stesse indagini vanno avanti più
lentamente ma non sono abortite". Così Giacomo Stucchi, presidente del Copasir,
sullo stop all'utilizzo delle intercettazioni telematiche dopo l'attacco subito
dalla Hacking team, l'azienda che forniva il software 'spia' anche alle forze
dell'ordine italiane. Ora servono "nuovi fornitori"."Purtroppo a quanto
sembra di capire, in Italia non ci sono fornitori che possano dare strumenti con
la stessa efficacia. Bisognerà probabilmente rivolgersi al mercato estero, e
farlo in un tempo abbastanza ristretto", ha spiegato Stucchi all'ANSA, a margine
di un incontro della rassegna su temi d'attualità 'aCourma!'."Le
inchieste - ha aggiunto Stucchi - funzionano con quattro elementi fondamentali:
intercettazioni telefoniche, intercettazioni ambientali, pedinamenti e
intercettazioni telematiche, quelle fatte col 'trojan'di Hacking team. Oggi
manca l'intercettazione telematica" l'elemento spesso "più potente".
martedì 28 luglio 2015
28/07/15 - ADNKRONOS - TERRORISMO: PRESIDENTE COPASIR SABATO A COURMAYEUR A CONVEGNO SU JIHAD
Giacomo Stucchi al seminario sul 'Cyber Califfato'
. Il presidente del Copasir, il comitato parlamentare
di controllo sui servizi di informazione e sicurezza, Giacomo Stucchi parteciperà sabato a Courmayeur presso lo 'Chalet
du Jardin de l'Ange' al convegno dal titolo 'Cyber Califfato' che ha per tema
"il terrorismo liquido e la jihad della parola: sfide per l'Intelligence e
sicurezza partecipata". Con Stucchi, interverrà
anche Paolo Scotto di Castelbianco, responsabile comunicazione istituzionale del
comparto Intelligence.
domenica 12 luglio 2015
12/07/15 - ADNKRONOS - Caccia, la proposta della Lega: addestrare i segugi nelle aree protette
Le aree protette come centri di addestramento per i cani da caccia. La proposta è del senatore leghista Giacomo Stucchi che lancia l'idea del 'federalismo venatorio', affidando alle Regioni la competenza di decidere se e quali zone di parchi regionali e nazionali destinare all'addestramento dei segugi. Una proposta che il presidente del Copasir ha ripresentato anche in questa legislatura, dopo un paio di tentativi andati a vuoto in precedenza. La finalità della proposta è quella di "contribuire al rilancio dell'economia nelle aree protette, favorendo lo svolgimento di attività legate all'addestramento di cani da caccia, anche attraverso la diffusione del turismo cinofilo", spiega il parlamentare bergamasco del Carroccio, componente dell'intergruppo parlamentare 'Amici del Tiro, della Caccia e della Pesca'. Non si tratta di attività venatoria, si affretta a precisare Stucchi nella relazione che accompagna l'articolato della proposta. Tuttavia, "è consentito -come recita l'articolo 2 della proposta- l'abbattimento, durante le gare cinofile, della fauna allevata, previamente immessa che, ad ogni effetto di legge, non e' considerata selvatica". L'attivita' svolta nei campi per l'addestramento dei cani "non si configura in alcun caso come una forma di esercizio venatorio".
mercoledì 1 luglio 2015
01/07/15 - AGI - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), INCREMENTARE RISORSE CONTRASTO
Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, esprime
"vivo compiacimento per l'operazione antiterrorismo condotta nelle ultime ore
dalle forze dell'ordine. Il costante impegno delle stesse, seppur svolto spesso
in condizioni difficili, la sinergia con le procure che operano sui territori e
l'attivita' informativa svolta dal nostro comparto intelligence, costituiscono
la migliore garanzia possibile per il contrasto al pericolo del terrorismo
islamico". "I fatti investigativi emersi, gli arresti e le perquisizioni
eseguite - continua Stucchi - dimostrano come sia
indispensabile non abbassare mai la guardia sul fronte della prevenzione, ma
anche l'improrogabile necessita' di incrementare le risorse, in uomini e mezzi,
nel comparto sicurezza a beneficio della comunita'".
giovedì 18 giugno 2015
18/06/15 - ANSA - MAFIA ROMA: STUCCHI, CHIARIRE ATTIVITA' NOSTRI 007 SU INDAGATI
"E' stato deciso all'unanimità di proseguire l'attività di controllo iniziata
con richieste documentali già nel dicembre del 2014 e mirata a definire
puntualmente il quadro delle informazioni in possesso della nostra intelligence
e delle eventuali attività svolte negli anni passati nei confronti dei soggetti
coinvolti nell'operazione Mafia Capitale". Lo ha detto il presidente del
Copasir, Giacomo Stucchi, al termine della riunione
del Comitato che aveva all'ordine del giorno l'audizione del sottosegretario con
delega si servizi segreti, Marco Minniti.
venerdì 5 giugno 2015
05/06/15 - ANSA - MAFIA ROMA: STUCCHI AD ORFINI, COPASIR SI E' MOSSO SUBITO
"Fin da subito (fine 2014) il Copasir all'unanimità ha
ritenuto urgente approfondire i contorni della vicenda e acquisire tutte le
informazioni utili in possesso delle nostre agenzie". Lo ha detto il presidente
del Comitato Giacomo Stucchi, replicando al
presidente dei Pd, Matteo Orfini, che aveva chiesto al Copasir di occuparsi
della figura di Massimo Carminati, al vertice del sistema criminale emerso
dall'inchiesta Mafia Capitale, domandandosi "come è possibile che i servizi
segreti non si siano accorti di cosa stava facendo una persona a loro
evidentemente nota". "Di più - prosegue Stucchi -
non ritengo corretto aggiungere anche perché il Copasir lavora rispettando il
vincolo di segretezza. Il solo ipotizzare peró che l'organismo da me presieduto
non si sia mosso immediatamente su una questione così grave - sottolinea -
appare logicamente così irrealistico da consigliare maggiore cautela prima di
annunciare richieste in tal senso. Comunque io e i colleghi del comitato
leggeremo con attenzione quanto ci trasmetterà l'on. Orfini".
venerdì 22 maggio 2015
22/05/15 - ANSA - CARABINIERE FERITO: STUCCHI, ESPULSIONE COATTA PER AGGRESSORI
"A chi aggredisce agenti #FFOO deve essere inflitta una
condanna esemplare! Se poi é straniero, scontata TUTTA la pena, espulsione
coatta!". Lo scrive in un tweet il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in riferimento al carabiniere ferito a Genova
durante un controllo da due senegalesi.
mercoledì 20 maggio 2015
20/05/15 - 9COLONNE - SERVIZI, COPASIR: AUGURI BUON LAVORO A NUOVI VERTICI
Al generale di divisione della Guardia di Finanza Paolo Poletti che è stato
designato vice direttore dell'Aise, e al generale di brigata dei Carabinieri
Mario Parente e al generale di corpo d'armata della Guardia di Finanza Vincenzo
Delle Femmine nominati alla vice direzione dell'Aisi, il presidente del Comitato
parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, il senatore Giacomo Stucchi, e
tutti i componenti del Copasir, formulano, tramite
una nota, "i migliori auguri di buon lavoro, auspicando una piena collaborazione
con gli stessi, come avvenuto con i loro predecessori".
domenica 3 maggio 2015
03/05/15 - DIRE - EXPO: STUCCHI (COPASIR), IMPEGNO DELL'INTELLIGENCE MASSIMO
"Avendo letto su alcuni quotidiani notizie di una minore
attività di natura preventiva-informativa dell'intelligence italiana in
occasione delle manifestazioni connesse all'inaugurazione di Expo 2015, ritengo
doveroso chiarire che ciò non risponde assolutamente al vero". Lo ha detto il
Presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica)
Sen. Giacomo Stucchi che afferma inoltre, "il lavoro preventivo dei servizi
segreti italiani in questa circostanza, come rilevato in più riunioni del
Comitato - l'ultima lo scorso 29 aprile - è
stato complesso e puntuale ed i risultati, circa i possibili
aspetti e scenari critici, sono stati costantemente condivisi con le Forze di
Polizia - sia nelle scorse settimane durante i tavoli tecnici costituti ad hoc
(nell'ambito del CASA, Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) sia nella
fase di gestione dell'ordine pubblico - cui competevano le scelte delle
strategie operative"."Tale attività di intellicence conteneva dettagliati riscontri anche
soggettivi" ha aggiunto il Presidente Stucchi
"che mi auguro risulteranno preziosi per le attività di polizia
giudiziaria mirate a individuare ed a punire in modo esemplare i responsabili
delle devastazioni del 1 maggio nel capoluogo lombardo".
martedì 28 aprile 2015
28/04/15 - ASKANEWS - Lo Porto, Stucchi (Copasir): Usa devono spiegare tante cose
Sulla tragica vicenda del cooperante italiano Giovanni Lo Porto "gli Stati Uniti
devono spiegare ancora tante cose". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, parlando con i giornalisti, al
termine di una lunga audizione presso il Comitato parlamentare del
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega ai servizi di
sicurezza, Marco Minniti. Stucchi ha spiegato che l'audizione ha permesso al
Comitato di acquisire tutte le informazioni sul sequestro e sulla fine tragica
di Lo Porto in possesso delle diverse Agenzie per valutarne l'operato. "Nessuno
- ha poi spiegato - ha rivolto appunti verso le nostre Agenzie", aggiungendo che
il Comitato ha acquisito molte informazioni "altamente classificate" che,
ovviamente, non possono essere rese pubbliche neanche dal governo perché "frutto
di collaborazione con altre Agenzie". Stucchi ha poi confermato che i nostri
servizi di sicurezza, su questo caso, "hanno operato nel migliore dei modi" e
che c'è stato "uno scambio di interlocuzione tra Agenzie costante", mentre il
riconoscimento del corpo di Lo Porto dopo l'attacco con i droni nel luogo dove
era detenuto è avvenuto "con le procedure previste dalle norme utilizzate in
questi casi" che hanno purtroppo confermato che il corpo ritrovato era quello
del nostro connazionale.
28/05/15 - AGI - Lo Porto: Stucchi (Copasir), obiettivo riportare a casa il corpo
"L'obiettivo del governo e di tutto il Paese e' quello di riportare a casa il
corpo di Giovanni Lo Porto". Lo ha sottolineato il presidente del Copasir,
Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del
sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'intelligence, Marco
Minniti, audizione incentrata sul sequestro e sulla morte del cooperante
italiano. "L'audizione - ha spiegato Stucchi - ha
permesso al comitato di venire a conoscenza di tutta una serie di informazioni,
altamente classificate, sulla vicenda". In merito all'identificazione del
cooperante italiano, il presidente del Copasir ha ricordato solo che e' stata
fatta "seguendo le procedure previste dalle norme utilizzate in questi casi.
Procedure che consentono di poter dire che si tratta proprio di Giovanni Lo
Porto".
giovedì 23 aprile 2015
23/04/15 - ANSA - Lo Porto: Stucchi (Copasir),raid era contro obiettivo giusto
Nel compound c'erano talebani, non ci dovevano essere ostaggi - "A gennaio gli americani hanno fatto questo raid con dei droni cercando di
colpire un compound dove c'erano dei talebani. Il compound era un target giusto
e di solito dove ci sono i talebani non vengono tenuti anche gli ostaggi e
invece in quel caso lì, purtroppo, c'erano anche degli ostaggi". Lo ha detto ad
Affaritaliani.it il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. Il problema - ha detto Stucchi rispondendo ad una
domanda se quanto accaduto sia un incidente - è che l'obiettivo era giusto e
l'operazione era condotta contro un obiettivo di quelli, tra virgolette,
certificati. Ovvero di quelli che vengono scelti in base a informazioni precise.
Gli ostaggi non ci dovevano essere e di solito non sono presenti in quel tipo di
compound". "Bisogna capire se è stato fatto, prima di utilizzare il drone, tutto
il possibile per verificare l'effettiva presenza solo di talebani. Ma questo lo
vedremo più avanti. Ripeto, normalmente nei compound di quel tipo gli ostaggi
non ci sono". Perché la notizia è uscita solo ora, tre mesi dopo la morte?
"Dipende di che livello parliamo", risponde Stucchi. "Può darsi che qualcuno sapesse qualcosa, ma
serviva individuare i corpi e verificare tutto con il dna. Non è così semplice
recuperare queste informazioni e prima di dare una notizia del genere bisogna
essere certi che fossero davvero loro i soggetti. Ufficialmente la notizia è
stata data con questo ritardo rispetto a quando è davvero accaduto il fatto ma
perché bisogna essere certi. Non si possono commettere errori", ha
concluso.
23/04/15 - ADNKRONOS - LO PORTO: MARTEDI' AUDIZIONE MINNITI AL COPASIR**
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti riferirà martedì
mattina alle 11 al Copasir sulle circostanze che hanno portato alla morte di
Giovanni Lo Porto, l'ostaggio italiano rimasto ucciso in un'operazione militare
statunitense lo scorso gennaio al confine tra Afghanistan e Pakistan. Ne dà
notizia il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi.
L'organismo parlamentare ha deliberato all'unanimità la convocazione di Minniti
al Copasir per avere dettagli sull'accaduto.
23/04/15 - ANSA - Lo Porto:Stucchi(Copasir),scuse americane non bastano
"Non ci accontentiamo delle scuse, ovviamente doverose, dell'amministrazione
americana. Ci devono spiegare e giustificare quanto fatto durante
quell'operazione". Lo dice il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) commentando la notizia dell'uccisione del
cooperante italiano Giovanni Lo Porto da parte di un drone Usa lo scorso
gennaio.
venerdì 17 aprile 2015
17/04/15 - ILVELINO - Casinò, Stucchi: Da sempre favorevole a nuove aperture. Senza inflazionare territorio
Aprire nuovi casinò sul territorio nazionale? “Da sempre favorevole”, spiega al VELINO Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica al Senato in quota Lega. “Ho presentato anche diverse proposte di legge in tal senso”. La questione potrebbe essere contemplata ora anche all’articolo 14 della Delega Fiscale che potrebbe comprenderne la regolamentazione. “Viviamo un paradosso”, spiega ancora il senatore leghista. “Siamo un paese che da una parte autorizza un numero infinito di sale da gioco on line e slot macchine mangiasoldi dove i controlli sono pochi o nulli vista la difficoltà di poter tenere sotto controllo in modo capillare la gestione; dall’altra parte però vietiamo l’apertura di nuove sale da gioco reali che sono effettivamente gli unici luoghi dove si sa chi sono i frequentatori e dove avviene un reale controllo sui clienti che giocano le maggiori cifre. Al fine questo, di prevenire riciclaggio di denaro. Oggi infatti – prosegue Stucchi - la criminalità organizzata non cerca nei casinò un punto di riferimento per ripulire il denaro”. Il senatore leghista ricorda poi le parole di Paolo Portoghesi in merito alla valenza artistica dei casinò. “San Pellegrino è in piena epoca liberty come il grand hotel di fronte che ha appena ricevuto un importante stanziamento dal Cipe per il restauro completo. San Pellegrino viene ricordata soprattutto per l’acqua ma è giusto ridare la corretta importanza anche artistica al luogo. Basti pensare – sottolinea – che l’immagine del Casinò è addirittura sulle bottiglie d’acqua che è la più diffusa al mondo”. Stucchi non ha dubbi sulla possibilità di far entrare i privati nella gestione dei casinò: “Da sempre credo che anche in settori così delicati ci possa essere il privato al fine di far entrare nuove risorse che possono essere utilizzate per disporre adeguati controlli, che devono però essere esclusivamente gestiti dal pubblico”, spiega. E sull’apertura di nuovi Casinò in Sicilia? Come quelli a Taormina e Palermo? “Bisogna ragionare in termini di responsabilizzazione dei territori”, spiega ancora il senatore. “Le aperture devono essere subordinate alle giuste garanzie ma in tutte le zone dove non vi sono problemi credo non bisogni avere timori circa la possibilità di aprire nuovi Casinò”. Certo, precisa poi, “non bisogna inflazionare i territori. Quando si dice uno nuovo per ogni regione si commette un errore. Non si può mettere sullo stesso piano una regione con una accentuata densità di popolazione con una regione con scarsa densità. Occorre definire i parametri in conferenza stato regioni. In questo senso – conclude Stucchi - credo che Taormina sia una delle realtà più portate dal punto di vista storico e turistico. Se ci sono tutte le garanzie non vedo perché debba essere esclusa a priori”.
giovedì 9 aprile 2015
09/04/15 - ITALPRESS - MILANO: STUCCHI "VICINI AI FAMILIARI DELLE VITTIME"
"Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari delle vittime della strage al
Tribunale di Milano e ringraziare al contempo le forze dell'ordine per aver
assicurato alla giustizia l'assassino". Cosi' in una nota il presidente del
Copasir Giacomo Stucchi, che aggiunge: "E' un atto
orribile e inquietante che non doveva accadere".
giovedì 2 aprile 2015
1°/04/15 - ASKANEWS - Servizi, Stucchi (Copasir): occorre un "tagliando" a legge 124
Operazione Farfalla fu un fallimento (askanews) - Roma, 1 apr 2014 - Anche la
legge 124 sui nostri servizi di sicurezza, pur essendo una "grande legge", a
otto anni dal suo varo, ha oggi bisogno di un "tagliando", una revisione che, ad
esempio, preveda maggiori poteri al Comitato parlamentare per la sicurezza della
Repubblica (Copasir) e l'estensione dei suoi poteri di controllo sulle agenzie
di intelligence. Ad affermarlo e' stato il presidente del Copasir Giacomo Stucchi presentando, in una conferenza stampa, i
contenuti della relazione sulle cosiddette operazioni "Farfalla" e "rientro" e
sulla vicenda "Flamia" condotte a distanza di anni dai nostri 007. In
particolare, per quanto riguarda l'operazione Farfalla, Stucchi ha ribadito che si tratto' di una operazione
"fallita o, se preferite - ha detto - abortita perché non e' mai iniziata e non
ha portato agli obiettivi che si erano prefissi". Una operazione che, comunque,
ha appurato nella sua lunga relazione redatta dal vicepresidente Giuseppe
Esposito, malgrado quello che hanno scritto piu' volte i giornali non si e'
concretizzata in "alcun protocollo" che impegnasse da un lato il Dap
(Dipartimento affari penitenziari) e dall'altro l'allora Sisde. La relazione, di
30 pagine che e' stata gia' trasmessa alle Presidenze delle Camere, e' stata
approvata all'unanimita' da tutti e dieci i componenti del Copasir dopo una
serie di audizioni, tra le ultime con il ministro della Giustizia Andrea Orlando
e l'attuale direttore del Dap Francesco Cascini."Le diverse operazioni - ha affermato, invece, la parlamentare Rosa Maria
Villecco Calipari - hanno un punto in comune: si tratta di operazioni fallite
che non hanno raggiunto alcun risultato", ha ribadito la commissaria del Pd, la
quale ha poi aggiunto che la relazione ha messo in evidenza come in questi casi
vi sia stato "un comportamento tenuto dai vertici istituzionali fuori dalle
evidenze legislative che arrivarono fino a forzare la legge", come ribadito in
Commissione anche dall'attuale Guardasigilli Orlando. "La relazione, di fatto, -
gli ha fatto eco il rappresentante del Movimento 5 stelle Angelo Tofalo -
sospende il giudizio sui protagonisti del tempo e questo per mancanza di prove.
Il grande traguardo di questo documento e' quello di essere stato scritto a
dieci mani".
mercoledì 1 aprile 2015
1°/04/15 - ADNKRONOS - SERVIZI: STUCCHI (COPASIR), BENE LEGGE 124, MA SERVE TAGLIANDO
Il presidente del Comitato, impegno rilevante
con documento unitario su operazione Farfalla e' risultato importante Roma, 1
apr. (AdnKronos) - Bene il nostro lavoro, grazie a quanto previsto dalla
124/2007 che ha introdotto la nuova disciplina del segreto, "ma alla legge serve
un tagliando che ci permetta di lavorare ancora meglio". Lo ha detto il
presidente del Copasir, il senatore Stucchi,
durante il suo intervento al Senato di presentazione della relazione finale
'Sulle cosiddette operazioni Farfalla, Rientro e sulla vicenda Flamia', prodotta
dal Copasir. "Abbiamo lavorato tanto e bene - ha aggiunto Stucchi -, quello del Copasir sulle operazioni
'Farfalla', 'Rientro' e sulla vicenda 'Flamia' è stato un impegno rilevante ed è
importante che ci siamo ritrovati uniti all'unanimità sul documento". "Per la
prima volta rendiamo pubblici passaggi di audizioni che sarebbero secretate,
perchè la nostra volontà era quella di non nascondere nulla", ha sottolineato in
conclusione il senatore a capo del Comitato di controllo dei servizi.
1°/04/15 - ANSA - Mafia: caso Farfalla; Stucchi, non abbiamo nascosto nulla
Per la prima volta rendiamo pubblici passaggi di audizioni che sarebbero
secretate, perchè la nostra volontà era quella di non nascondere nulla". Lo ha
detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi,
presentando la relazione del Comitato sui casi Farfalla e Rientro. "Volevamo -
ha spiegato Stucchi - capire cosa era successo e
cosa fare per intervenire in modo da evitare casi analoghi. E' stato un impegno
rilevante per il Comitato ed è importante che ci siamo ritrovati uniti
all'unanimità sul documento".
martedì 31 marzo 2015
31/03/15 - ADNKRONOS - COPASIR: DOMANI PRESENTAZIONE RELAZIONE SU OPERAZIONI FARFALLA, RIENTRO E FLAMIA
E' in
programma domani alle ore 16.30, presso la Sala Nassirya del Senato, la
conferenza stampa per la presentazione della relazione del Copasir sulle
cosiddette operazioni Farfalla, Rientro e Flamia. Parteciperanno, oltre al
Presidente del Copasir, senatore Giacomo Stucchi,
il relatore, senatore Giuseppe Esposito e tutti i componenti del Comitato.
31/03/15 - ANSA - Presentazione relazione Copasir c.d. operazioni Farfalla, Rientro e Flamia
Senato, sala Nassiriya domani 1° aprile, ore 16:30 Conferenza stampa in merito alla relazione del
Copasir sulle operazioni "Farfalla" e "Rientro" e
sulla vicenda "Flamia", con Stucchi.
31/03/15 - ANSA - Terrorismo: Caparini, governo apre a superprocura Brescia
La procura di Brescia 'promossa' a superprocura nazionale antiterrorismo dopo la
brillante operazione 'Balkan connection', che ha portato all'arresto di presunti
fiancheggiatori dell'Isis in Italia. Il governo apre all'ipotesi formulata dal
Carroccio, esprimendo il parere favorevole all'ordine del giorno presentato dal
deputato Davide Caparini". Lo sottolinea una nota della Lega. "Un importante
riconoscimento all'attività dei magistrati bresciani che stanno giocando un
ruolo chiave nello smantellamento della rete terroristica islamica radicata
anche in Italia - commenta Caparini -. I dati dell'autorità giudiziaria e
l'esperienza maturata sul campo elevano la procura di Brescia tra le più
importanti e meglio attrezzate al contrasto del terrorismo internazionale di
matrice islamica. Il felice esito della recente operazione di contrasto
all'estremismo jihadista - conclude Caparini - è frutto anche dei nuovi poteri
conferiti all'Intelligence e alle forze dell'ordine concessi dalle nuove norme
sull'antiterrorismo da noi auspicate e più volte discusse anche in sede Copasir".
giovedì 26 marzo 2015
- 26/03/15 - AGI - Sicurezza: Stucchi (Copasir), dopo aver lavorato sulle moschee ora tocca al web
"Sulle moschee si e' lavorato, oggi si comincia a lavorare anche sul web. L'operazione di ieri e' il frutto di una collaborazione con l'intelligence che e' duratata per qualche tempo. Nella conversione in legge del decreto antiterrorismo, servono nuovo risorse e nuovi agenti. Esiste un nemico, che e' un nemico forte. Avendo cambiato pelle dal 2007 ad oggi, la nostra intelligence lavora per essere in grado di rispondere a tutte le esigenze". Lo ha detto Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, questa mattina ad Agora', su Rai Tre. "Sono stato alla Cia nel 2000 - ha aggiunto - con il Copaco, e ci guardavano dall'alto in basso, ora ci considerano al loro livello. Noi possiamo essere dei buoni artigiani dell'intelligence, senza le strutture degli Usa".
mercoledì 25 marzo 2015
25/03/15 - ANSA - Isis:Stucchi (Copasir),arresti merito anche nuovi poteri 007
'Auspico ulteriori strumenti in decreto antiterrorismo' -
"Il risultato dell'operazione in corso a Brescia, che ha portato all'arresto di
estremisti islamici operanti in Italia, è il primo effetto dell' applicazione di
norme da tempo auspicate e più volte discusse anche in Copasir riguardanti nuovi
poteri conferiti sia all' Intelligence, che alle forze dell'ordine, contenute
nel Dl Antiterrorismo". Lo ha detto il presidente del Comitato parlamentare per
la sicurezza della Repubblica, Giacomo Stucchi.
"Mai come oggi - ha spiegato Stucchi - risulta
urgente approvare moderni e ancor più efficaci strumenti normativi, che
consentano in via preventiva all'intelligence e poi alle forze dell'ordine, un
adeguato contrasto al terrorismo, interno ed esterno". Per questo. ha
proseguito, "auspico che gli obiettivi raggiunti con gli interventi a Brescia e
in altre città portino alla decisione di potenziarne ulteriormente l'azione in
sede di conversione del decreto con l'approvazione di misure aggiuntive che,
anche sul modello di altri Paesi, conferiscano ulteriori nuovi strumenti a tutti
i soggetti impegnati nella lotta al terrorismo".
giovedì 19 marzo 2015
19/03/15 - ANSA - Tunisi: Stucchi (Copasir), serve rafforzamento intelligence
"Nel momento in cui si innalza la minaccia terroristica occorre
rafforzare l'intelligence: i servizi francesi aumenteranno i loro organici di
2.680 unità, da noi si parla invece di poche decine in più". Lo dice all'ANSA il
presidente del Copasir, Giacomo Stucchi,
annunciando che la prossima settimana saranno ascoltati in audizione il ministro
degli Esteri, Paolo Gentiloni ed il direttore dell'Aise, Alberto Manenti, che
riferiranno anche sull'attentato di ieri in Tunisia. Alla Camera è in discussione il decreto legge antiterrorismo che contiene una
serie di misure per rafforzare il contrasto, ma, secondo Stucchi, "si potrebbe e si dovrebbe fare di più.
Consentendo ad esempio all'intelligence di utilizzare tutti gli strumenti
disponibili, senza ledere privacy e diritti, per avere un monitoraggio completo
sui soggetti 'interessanti' ai fine della tutela della sicurezza nazionale".
Sulla vicenda di Tunisi le notizie sono ancora frammentari ed incomplete. "E'
difficile - osserva Stucchi - attribuire in modo
univoco la paternità dell'attentato. La rivendicazione dell'Isis deve essere
accertata. Il primo obiettivo dei terroristi sembra fosse il Parlamento che in
quel momento discuteva una legge molto dura contro i foreign fighters ed il
museo del Bardo era una sorta di 'piano B' nel caso non fosse riuscito l'attacco
all'edificio istituzionale. Bisogna indagare ed individuare la vera finalità
dell'azione, se era 'interna' al Paese o 'internazionale' con il museo affollato
di turisti straneri". In Tunisia, ricorda il presidente del Copasir, "diverse
centinaia di combattenti sono partiti verso i teatri di guerra e parecchi di
loro sono tornati in Patria e la loro gestione è assai problematica".
lunedì 16 marzo 2015
16/03/15 - ANSA - Giubileo: Stucchi,per intelligence grande impegno preventivo
"Il Giubileo annunciato da Papa Francesco è un'altra di
quelle manifestazioni che, come l'Expo di Milano, richiede molta attenzione e un
impegno preventivo rilevante da parte dell'intelligence, dato che si tratta di
un evento di portata mondiale". Lo afferma ad Affaritaliani.it il presidente del
Copasir Giacomo Stucchi. "Verrà fatto - spiega
Stucchi - tutto quello che normalmente viene
compiuto in questi casi, visto che c'è una marcata caratteristica religiosa e
questo rende l'evento molto delicato. Bisogna attivarsi perché non accada nulla.
Inizia ora la procedura per prevenire eventuali situazioni difficili e la
macchina viene posta in essere fin da questi giorni. Un lavoro che però non
parte da zero, in quanto va a sommarsi a tutto ciò che è già in essere in un
contesto attuale comunque non semplice". "Si lavorerà - prosegue il presidente
del Copasir - con tutte le autorità coinvolte per il Giubileo, quindi anche con
le istituzioni vaticane preposte alla sicurezza. Come qualsiasi evento che
riguarda la Chiesa Cattolica, ad esempio una canonizzazione di un personaggio
importante, verrà eseguita una seria attività preventiva".
venerdì 6 marzo 2015
06/03/15 - SITUAZIONE TENARIS-DALMINE
Delegazione Lega Nord incontra vertici Tenaris a Dalmine.
In data odierna una delegazione di parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi della Lega Nord ha incontrato a Dalmine l'AD della società Tenaris, ing. Luca Zanotti, per avere informazioni circa la situazione dell'azienda e dei possibili risvolti occupazionali. All'incontro ha partecipato anche l'ass. della Regione Lombardia Claudia Terzi, che ha garantito la massima disponibilità della Regione per l'utilizzo degli strumenti a disposizione dell'ente, per addivenire ad una soluzione positiva delle problematiche emerse durante l'incontro. I parlamentari, a loro volta, hanno manifestato la stessa disponibilità ad intervenire a livello centrale per quanto di loro competenza, sulle tematiche oggetto dell'incontro.
giovedì 19 febbraio 2015
19/02/15 - ADNKRONOS - LIBIA: STUCCHI (COPASIR), DUE LIBICI RICERCATI A ROMA FORSE NON VERI TERRORISTI
"Due soggetti un po'
improvvisati, forse solo due 'aspiranti' terroristi, ma lasciamo lavorare le
forze dell'ordine". Così Giacomo Stucchi, il
presidente del Copasir, (Comitato interparlamentare di controllo sui servizi
segreti) risponde all'AdnKronos, relativamente ai due giovani libici,
attualmente ricercati, che nei giorni scorsi si sono recati in un'armeria di
Roma per chiedere il prezzo di un giubbotto antiproiettile e di un visore
notturno. "Sicuramente preoccupante il tentativo fatto dai due, anche se
sembrano modalità piuttosto improvvisate", sottolinea Stucchi. Che aggiunge anche "come sia necessario
mantenere alta la tensione e fare lavorare le forze in campo". Per Stucchi, va fatto "tantissimo lavoro anche sui soggetti
già presenti in Italia, non solo sui nuovi arrivi", perché si può parlare di una
"'Sindrome Tour Eiffel', che può essere valida anche in Italia, divenendo
'Sindrome Colosseo', ad esempio". "Chi sta già in occidente da anni a un certo
punto, improvvisamente -spiega il senatore leghista - , capisce che la propria
vita non è aprire la finestra e vedere la 'Tour Eiffel', ma piuttosto una
banlieue. Una sorta di 'presa di coscienza' improvvisa, che li spinge a capire
che la realtà per loro è quella delle periferie e del disagio, ancora più
esasperato dalla crisi economica. E queste persone, con passaporto occidentale,
si attivano improvvisamente, compiendo azioni violente e sconsiderate.
martedì 17 febbraio 2015
17/02/15 - DIRE - LIBIA. STUCCHI: SI DECIDA IN FRETTA COSA FARE
"La situazione in Libia e' realmente pesante per questo ritengo che un
intervento sia inevitabile. Si tratta di decidere in fretta cosa fare per
riportare la situazione alla normalita', garantire un controllo delle coste che
impedisca nuove partenze di soggetti tra cui potrebbero celarsi dei terroristi e
fermare l'espansione delle truppe dell'Isis, o meglio annullare la loro presenza
in quel Paese, anche per impedire possibili conseguenze pericolose che
potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l'Europa e non solo l'Italia".
Cosi' si esprime il Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, intervenendo sulla crisi libica. "La situazione
e' gravissima e la comunita' internazionale deve decidere in fretta cosa fare.
Visto il numero elevatissimo di persone, alcune centinaia di migliaia, che sulle
coste libiche aspettano di raggiungere l'Italia, il rischio, nonostante
l'impegno dell'intelligence, che possibili terroristi, anche non coordinati tra
loro, si nascondano sui barconi in partenza e' concreto. Certo- continua Stucchi- fino ad ora, vista la situazione delicata, ogni
soggetto che arriva viene controllato in modo approfondito. Mi chiedo pero', con
molta preoccupazione, come si possano garantire controlli adeguati nel caso di
arrivi in massa, magari 10.000 in un giorno". "Lavorare al meglio per Forze
dell'ordine e Intelligence in una simile situazione sarebbe impossibile e i
terroristi potrebbero sfruttare proprio questa difficolta' per far arrivare i
loro uomini. Per questo- conclude Stucchi-
nell'attesa delle scelte della comunit a' internazionale, almeno un intervento
che in via preventiva impedisca a nuovi soggetti di raggiungere le coste
italiane, anche grazie alla collaborazione con altri Paesi del nord Africa,
risulta indispensabile. La logica razionale della prevenzione consiglia questo.
E oltre che razionali quando in gioco c'e' la sicurezza dei cittadini, Parigi e
Copenhagen insegnano, bisogna essere anche molto pragmatici"
domenica 15 febbraio 2015
15/02/15 - ANSA - Libia: Stucchi (Copasir), intervento militare inevitabile
La situazione in Libia è realmente pesante e per questo ritengo che un
intervento militare sia inevitabile. Non solo per riportare la situazione alla
normalità e fermare l'espansione dell'Isis, che aumenta incessantemente le aree
sotto suo controllo, ma anche per impedire possibili conseguenze pericolose che
potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l'Europa e non solo l'Italia".
Lo afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, parlando al quotidiano online Affaritaliani.it
della crisi libica. La situazione è tale per cui per porre fine alle azioni militari dell'Isis vedo
difficile una soluzione diversa dall'intervento sul terreno", aggiunge Stucchi, che spiega: "Non parlo di un'azione isolata
dell'Italia e di altri 3 o 4 stati, ma di un intervento tramite l'Onu di 'peace
enforcing' o di altro strumento che risulti adeguato. Mi auguro che nei prossimi
giorni il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ne discuta con urgenza e
assuma una decisione in tal senso". Riguardo al rischio che terroristi islamici
si nascondano tra i profughi che arrivano in Italia, "in questo momento, vista
la situazione - osserva il presidente del Copasir - ogni soggetto che arriva in
Italia viene controllato in modo più approfondito. Certo tutto è possibile ma
che possa realmente accadere non è così facile. Evidenzio anche che uno dei
vantaggi di un intervento internazionale in Libia, che comporterebbe
prioritariamente il recupero di un pieno controllo delle coste, sarebbe lo stop
alle partenze delle carrette del mare, eliminando quindi alla radice anche
questo pericolo". Stucchi aggiunge: "Sono più
preoccupato dai cosiddetti 'lone-wolf', ovvero i lupi solitari che sono la
componente del "terrorismo molecolare" dai comportamenti più difficilmente
prevedibili. Questi personaggi agiscono in modo autonomo come abbiamo visto in
Danimarca e possono causare eventi anche drammatici . Ma una cosa è la
possibilità, una cosa la probabilità e una cosa ancora la certezza assoluta che
qualcosa accada e la nostra intelligente lavora in questa direzione".
martedì 27 gennaio 2015
27/01/15 - ANSA - Terrorismo: permesso soggiorno a fonti dei servizi
C'è anche la concessione del permesso di soggiorno agli informatori
dell'intelligence nel pacchetto antiterrorismo che il Consiglio dei ministri
dovrebbe approvare mercoledì prossimo. Il condizionale è d'obbligo dopo che il
provvedimento è saltato all'ultimo momento due volte in pochi giorni. Gli uffici
legislativi interessati sono al lavoro sulle bozze: coinvolti Interno,
Giustizia, Difesa, Esteri, Economia ed anche la presidenza del Consiglio per la
parte che riguarda i servizi segreti. E proprio il responsabile per questi
ultimi, il sottosegretario Marco Minniti, ha preparato le sue proposte per il
settore che mirano, si legge in un documento di presentazione, ad "elevare, in
maniera mirata, la capacità degli organismi di sicurezza a fronteggiare" la
minaccia terroristica. Sul piano legislativo si punta ad ampliare le garanzie
funzionali per gli 007 che operano in scenari ad alto rischio, con la
possibilità - ad esempio - di testimoniare con identità fittizia in modo da
tutelare gli infiltrati. Si intende poi fornire "nuovi strumenti di acquisizione
informativa", che vanno dai colloqui con i detenuti (ora vietati dalla legge per
gli agenti dei servizi) al rilascio di permessi di soggiorno a fini informativi.
Nel primo caso l'obiettivo è quello di mettere sotto stretto monitoraggio un
ambiente, quello carcerario, particolarmente delicato in cui si fa proselitismo
e propaganda jihadista e che ospita diversi soggetti da 'attenzionare'. Nel
secondo caso lo scopo è riconoscere ed incentivare il contributo delle fonti
utilizzate dai servizi nella tutela contro la minaccia jihadista. Ci sarà
inoltre un piano di acquisizione straordinaria nell'intelligence di
professionalità specialistiche: il reclutamento riguarderà 100 unità aggiuntive
nel triennio 2015-2017 nei campi del terrorismo di matrice religiosa, della
conoscenza di lingue rare e della sicurezza cibernetica: 5 milioni di euro la
spesa aggiuntiva prevista. Infine, ci saranno ammodernamenti tecnologici con il
potenziamento dei database, della capacità di ricerca e di condivisione delle
informazioni, degli strumenti informatici e dei collegamenti. Intanto, il
presidente del Copasir, Giacomo Stucchi,
intervistato da Affaritaliani.it, informa: "questa settimana ci è stato fornito
un nuovo elenco di soggetti che si sono aggiunti alla lista di coloro che
vengono seguiti con attenzione dall'intelligence. Abbiamo verificato anche come
alcune di queste persone siano già oggetto di indagine da parte della
magistratura. L'incremento del numero di soggetti inseriti negli elenchi da una
parte fa piacere, perché dimostra che c'è attenzione massima da parte dei nostri
servizi di sicurezza ma, dall'altra, preoccupa perché vuole dire che in questo
momento c'è un numero maggiore di persone potenzialmente pericolose".
sabato 17 gennaio 2015
17/01/15 -RAI NEWS24 - Rapimento Vanessa e Greta, Giacomo Stucchi (Copasir): "12 milioni di riscatto? Cifra irrealistica
"Realisticamente 12 milioni di euro di riscatto mi sembrano una cifra folle, esagerata. Di solito la nostra intelligence lavora per trovare la soluzione migliore e credo che, se fosse stata solo una richiesta di soldi da parte dei rapitori, il sequestro si sarebbe concluso molto più rapidamente. Probabilmente il percorso temporale che c'è stato all'interno del rapimento è stato più lungo perché si è trasformata, è mutata, la richiesta". Queste le parole di Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
venerdì 16 gennaio 2015
16/01/15 - ANSA - GRETA E VANESSA: STUCCHI (COPASIR), 12 MLN CIFRA NON REALISTICA
Troppo alta. Buttata lì ad arte per creare
reazioni - "Dodici milioni di euro per il riscatto sono
una cifra buttata lì ad arte per scatenare la reazione dell'opinione pubblica".
"La stessa cifra rende poco realistica un'affermazione di questo tipo. E'
assolutamente troppo alta. Non è mai stata pagata nella storia dei sequestri una
cifra di questo tipo. E' oltre ogni limite immaginabile". Così al quotidiano
online Affaritaliani.it il presidente del Copasir Giacomo Stucchi sul presunto riscatto pagato dall'Italia per la
liberazione delle due cooperanti Greta e Vanessa.
martedì 13 gennaio 2015
13/01/15 - AGI - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), "PIU' RISORSE A INTELLIGENCE"
Al comparto dell'intelligence vanno destinate "maggiori risorse, non solo economiche ma anche umane e tecnologiche". E' il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, ad illustrare la proposta avanzata dal Comitato al termine dell'audizione di Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi di informazione e sicurezza. Servono "nuovo personale, nuove risorse e nuove attrezzature", queste ultime anche per fronteggiare le cyber minacce, ha sottolineato Stucchi, "e il governo e' disponibile a discuterne". "La minaccia e' tale - ha ricordato Stucchi - che richiede il maggior sforzo possibile di contrasto: non bisogna lesinare risorse a chi e' impegnato quotidianamente in prima fila. Con il sottosegretario Minniti ci siamo confrontati su questa nuova forma di terrorismo 'molecolare', caratterizzato da piccole aggregazioni di singoli individui o gruppi estremamente ristretti, molto piu' difficili da controllare". Per quanto riguarda in particolare l'Italia, "atti e gesti drammatici posono essere compiuti in qualsiasi Paese - ha ricordato il presidente del Copasir - e noi rappresentiamo un obiettivo al pari di tutti gli altri Paesi occidentali, ma dire che tutto e' possibile non vuol dire che tutto sia probabile: ci sono eventi altamente imprevedibili e altri che possono non esserlo. Ovviamente, noi lavoriamo per prevenire, con uomini e strutture impegnati al 110%". L'inchiesta della procura di Roma (nel cui mirino e' finita una decina di islamici residenti in Italia, sospettati di avere legami con la jihad )? "La procura fa il suo lavoro, e' giusto che la magistratura e le forze dell'ordine tengano alta l'attenzione su quello che accade sul territorio". Per il presidente del Copasir, anche "il rischio emulazione resta alto: fatti come quelli di Parigi portano alcuni a diventare protagonisti negativi a livello mondiale e qualcuno puo' essere portato a raccoglierne l'esempio, ma la nostra intelligence monitora tutte le realta' piu' delicate e preoccupanti, la situazione e' sostanzialmente sotto controllo per quanto la perfezione non sia di questo mondo. Schengen? Non ne abbiamo parlato, per noi l'importante e' accedere alle liste dei passeggeri, perche' se ci sono segnali che un soggetto non puo' volare, ad esempio, sui cieli francesi o tedeschi e' giusto che anche l'Italia lo sappia per impedirglielo, se e' il caso". "Nelle prossime settimane - ha concluso Stucchi - torneremo a sentire le agenzie di informazione e sicurezza. Dobbiamo anche valutare l'opportunita' di fare un 'tagliando' alle leggi che regolano l'attivita' dell'intelligence e Minniti ci ha spiegato che intende discutere prima proprio in sede di Copasir le eventuali proposte avanzate dal governo". (AGI) .
13/01/14 - ADNKRONOS - Terrorismo, il Copasir chiede più uomini e risorse per l'Intelligence
Di fronte alla minaccia fluida del terrorismo, ''occorre destinare più risorse e tecnologie all'avanguardia al Comparto Intelligence, e il governo si è detto disponibile al confronto. Non si tratta solo di fondi, ma di più uomini, quel 'capitale umano' che è necessario per fronteggiare la sfida di un terrorismo molecolare'', fatto da piccoli gruppi che sempre più usano il web per indottrinarsi e preparare attentati. E' la richiesta che arriva dal Copasir, al termine dell'audizione, a palazzo San Macuto, di Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. ''In oltre tre ore di audizione di Minniti - spiega ai cronisti Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica - abbiamo tracciato un'ampia disamina dei fatti di Parigi'', con la strage alla redazione di 'Charlie Hebdo', ''anche grazie alle informazioni arrivate dai Servizi francesi''. In modo particolare, rimarca Stucchi, il confronto con il sottosegretario con delega all'Intelligence ha visto al centro dell'analisi ''la nuova forma di terrorismo, fatto da piccoli gruppi, per questo ancora più difficili da individuare''. Realtà e possibili minacce rispetto alle quali, assicura il numero uno del Copasir, ''uomini e strutture della nostra Intelligence sono impegnati al 110 per cento''. Non ci sono al momento specifiche evidenze di possibili attentati, ma ''atti e gesti drammatici - avverte Stucchi - possono essere messi a segno in qualsiasi Paese, perché nel mirino dei terroristi c'è tutto l'Occidente: tutto è possibile ma questo non vuol dire che sia anche probabile. Il rischio emulazione esiste, e perciò l'attenzione deve restare alta'', non cedendo un solo metro ai terroristi. I nostri 007 ''lavorano per prevenire'' qualsiasi rischio e l'Intelligence compie un forte lavoro di monitoraggio di tutte le realtà, soprattutto le più preoccupanti, e da questo punto di vista la situazione è sufficientemente sotto controllo''. Anche per questo, ribadisce il presidente del Copasir, ''non si possono lesinare risorse per uomini impegnati in prima fila nella lotta al terrorismo''. ''Nelle prossime settimane - anticipa Stucchi - incontreremo i responsabili delle Agenzie di Intelligence e terremo una nuova audizione del sottosegretario Minniti, che ha comunicato al Comitato di volersi confrontare sui contenuti delle proposte'' da formulare al governo. Quanto all'inchiesta della procura di Roma, nel cui mirino è finita una decina di islamici residenti in Italia, sospettati di avere legami con la jihad, Stucchi ha spiegato: "La procura fa il suo lavoro. E' giusto che la magistratura e le forze dell'ordine tengano alta l'attenzione su quello che accade sul territorio''. ''Noi ci occupiamo di Intelligence'', ha concluso il presidente del Copasir, spiegando che ''dobbiamo anche valutare l'opportunità di fare un altro 'tagliando' alle leggi che regolano l'attività dei Servizi. Minniti ha assicurato al Comitato che intende discutere prima proprio in questa sede le eventuali proposte''. Minniti a Copasir: intelligence lavora per prevenire ogni rischio - Nessuna evidenza specifica di possibili attentati nel nostro Paese. Ma dall'analisi di quanto accaduto in Francia arrivano ulteriori indicazioni su come difendersi e rispondere a possibili attacchi terroristici in Italia. Lo ha detto al Copasir il sottosegretario con delega ai servizi segreti, Marco Minniti, secondo quanto riferito dal vice presidente del Comitato di palazzo San Macuto, Giuseppe Esposito al termine dell'audizione durata tre ore. Il Comparto Intelligence, in particolare, è allertato sulla nuova 'postura' dell'eversione internazionale: un 'terrorismo 'molecolare', formato da cellule sparute e da lupi solitari. Mini gruppi formati anche da due o tre persone che non fanno riferimento ad un capo ma si attivano tramite il web. Minniti ha confermato che per il nostro Paese non c'è "allarmismo" da parte dell'Intelligence, in grado di affrontare le sfide poste dai nuovi volti del terrorismo, anche grazie ad un costante monitoraggio di situazioni a rischio, e alla "forte attenzione per tutto quello che sta accadendo".La guardia è alta, soprattutto nelle ultime settimane è alta, ha confermato il sottosegretario con delega all'Intelligence, come la consapevolezza dei rischi ai quali l'Italia è esposta, al pari degli altri Paesi occidentali, ma vanno evitati allarmismi. Alla minaccia, ha rimarcato Minniti, occorre rispondere tutti insieme: non solo forze di polizia ed intelligence ma tutti i cittadini che possono e devono segnalare anche movimenti o situazioni sospette, in un modello di sicurezza partecipata che è utile a difenderci da eventuali attacchi. La sfida è quella di mettere in sinergia le informazioni, destinando più risorse al Comparto Intelligence.
13/01/14 - ASKANEWS - Terrorismo, Stucchi (Copasir): bene inchiesta Procura Roma
"Le Procure, come quella di Roma, fanno il loro lavoro ed è giusto che lo facciano e che che ci sia una costante attenzione da parte degli inquirenti" italiani dopo i drammatici fatti di Parigi. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi rispondendo ad una domanda dei giornalisti sull'inchiesta per associazione sovversiva con finalità di terrorismo aperta a Roma nei confronti di 10 persone. Stucchi ha ricordato che anche in Italia, ad esempio, si rende necessario, in alcuni casi un più severo controllo dei luoghi di aggregazione e che dopo i fatti di Francia diviene più serio il "rischio emulazione".
giovedì 8 gennaio 2015
08/01/15 - ANSA - CHARLIE HEBDO: STUCCHI, DA 007 SFORZO MASSIMO
Presidente Copasir, 'ma difficile prevenire lupi solitarì (di Massimo Nesticò) Gli sforzi dell'intelligence per pervenire attentati in Italia «sono al massimo», ma potrebbero non bastare per evitare un'azione come quella di ieri a Parigi, portata a termine da un commando ristretto e ben addestrato di killer. L'analisi è del presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, che sottolinea come anche «l'Italia, come tutto l'Occidente, sia nel mirino: c'è il Vaticano, ma non solo. Sono possibili gesti emulativi e dunque l'attenzione deve essere altissima».Il Copasir ha convocato per martedì prossimo il sottosegretario con delega ai servizi segreti, Marco Minniti e con lui, spiega Stucchi all'ANSA, «parleremo della situazione attuale della minaccia terroristica e delle strategie per contrastarla».«È possibile - osserva Stucchi - prevenire ciò che è prevedibile, ma due o tre 'lupi solitarì che agiscono in modo isolato sono difficilmente contrastabili rispetto agli appartenenti a reti più strutturate». Allo stesso modo, aggiunge, «sulla cinquantina di foreign fighters passati per l'Italia c'è un monitoraggio attento, si conosce la loro identità, mentre il 'lone wolf' è imprevedibile, nessuno sa chi sia e si può attivare all'improvviso. È questa la nuova sfida che dobbiamo affrontare».L'attenzione degli 007 è alta sugli ambienti considerati a rischio, ma, fa presente il presidente del Copasir, «i siti web da monitorare sono milioni ed i luoghi di culto ed di aggregazione islamici dove a volte passano messaggi ostili sono tanti, i predicatori spesso si spostano da un luogo all'altro e dunque si tratta di un lavoro non facile».L'Italia non è la Francia e qui manca un 'bersaglio annunciatò come Charlie Hebdo, ma sottolinea il senatore leghista, «in quanto Paese occidentale siamo nel mirino. Tutto ciò che rappresenta valori occidentali per loro è da combattere e da distruggere. C'è poi il Vaticano, ma non solo: sono diversi gli obiettivi che potrebbero dare un'ampia eco mediatica alle azioni dei terroristi. Dunque - sottolinea - non possiamo sentirci al sicuro, ma non dobbiamo neanche vivere quotidianamente con la paura dell'attentato».Alla domanda se anche la Lega Nord possa rientrare tra i possibili obiettivi dei terroristi, Stucchi risponde che «noi, essendo tra coloro che sono più rigidi nella politica sull'immigrazione e nella difesa strenua dei valori occidentali, possiamo rientrare tra le categorie 'interessantì».Per meglio supportare l'azione dell'intelligence, il Copasir è pronto ad intervenire. «Discuteremo - annuncia - in Comitato se sia il caso di fare un ulteriore tagliando alla legge 127 che ha riformato i servizi per perfezionare gli strumenti dell'intelligence in modo che possa ottenere i migliori risultati possibili».
08/01/15 - ADNKRONOS - 'Charlie Hebdo', Stucchi: ''E' attacco ai valori dell'Occidente, serve una risposta decisa''
''Fatti come questo richiedono una risposta decisa e determinata sia sul fronte offensivo, assicurando la cattura dei responsabili, sia sul fronte interno, richiamando la coscienza dell'Occidente a valori da difendere''. Lo dice all'Adnkronos il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in merito all'attentato messo a segno ieri alla sede della rivista satirica 'Charlie Hebdo', e costato la vita a 12 persone. ''C'è forte rabbia -spiega il numero uno del Comitato di palazzo San Macuto- nel vedere come certe situazioni che si sviluppano nei Paesi occidentali mettano a repentaglio le conquiste di libertà e democrazia costate tanti sacrifici e secoli di battaglie. Sicuramente -rimarca il senatore leghista- il mondo occidentale dà per scontato il fatto che questi valori siano acquisiti, e spesso ne sottovaluta l'importanza''. ''Occorre combattere la minaccia'' rimarca Stucchi, assicurando che sul fronte sicurezza ''c'è massimo impegno da parte dell'intelligence italiana, che lavora al 100 per cento per prevenire possibili rischi terrorismo nel nostro Paese, anche se realisticamente non è possibile prevedere azioni improvvisate di 'lone wolfe', perché questi 'lupi solitari' sono soggetti che agiscono al di fuori di ogni rete, e all'improvviso''. A quanto si apprende, sull'attentato a Parigi e sui possibili scenari di rischio legati all'eversione di matrice jihadista in Europa, dovrebbe riferire martedì in Copasir il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica.
Iscriviti a:
Post (Atom)