venerdì 23 dicembre 2016

23/12/16 - ANSA - BERLINO: STUCCHI; GRAZIE AD AGENTI, STRAORDINARIA OPERAZIONE

"Un ringraziamento ai due giovani agenti che fermando l'attentatore di Berlino hanno condotto in modo esemplare una straordinaria operazione di polizia". Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. "Un grazie - continua Stucchi - anche a tutte le forze dell'ordine, che ogni giorno danno il massimo per quanto riguarda la prevenzione e i risultati sono lì a dimostrarlo ed alla nostra intelligence che ha un ruolo di rilievo nel fornire informazioni dettagliate e analisi che si rivelano spesso centrate in modo perfetto".

mercoledì 21 dicembre 2016

21/12/16 - ASKANEWS - COPASIR, STUCCHI: NOSTRI SIMBOLI E VALORI NEL MIRINO DEI TERRORISTI. ATTENZIONE NEL NOSTRO PAESE MOLTO ALTA

"C'e' una minaccia che non viene meno e ci ricorda soprattutto che al centro dell'attenzione dei terroristi ci sono tutti i valori e i simboli dell'Occidente, nel caso di Berlino un mercato di Natale". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del Direttore dell'Aise, Alberto Manenti."C'è' un'attenzione molto alta nel nostro Paese, come nel resto dei Paesi Ue - ha aggiunto Stucchi - per prevenire tutto quello che è' possibile prevenire". "C'è' un comparto sicurezza che lavora al meglio e al massimo delle proprie possibilità - ha continuato il presidente del Copasir - per garantire un livello di sicurezza che sia accettabile anche se sappiamo che rispetto a qualche anno fa ci sono preoccupazioni maggiori". Sul rischio terrorismo in vista delle festività natalizie, Stucchi ha aggiunto: "E' giusto fare adeguata attenzione se ci si trova in luoghi pubblici sapendo che c'è' un comparto sicurezza (forze dell'ordine e intelligence) che lavora per garantire la sicurezza". Il problema - prosegue Stucchi - e' non trasformare luoghi come i mercati di Natale in posti militarizzati come ho potuto vedere a Bruxelles di persona. Non trasformare il pericolo in 'fobia'.

21/12/16 - ANSA - SERVIZI SEGRETI: STUCCHI; GENTILONI TIENE DELEGA, MA DELICATA

Il premier Paolo Gentiloni non ha ancora assegnato ad un sottosegretario le deleghe all'intelligence, dopo la nomina di Marco Minniti a ministro dell'Interno. "Vedremo cosa accadra' - ha commentato il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del direttore dell'Aise, Alberto Manenti - ma fare il presidente del Consiglio ed avere contemporaneamente la delega ai servizi significa, ad esempio, essere presente al Copasir e dirigere l'attivita' del Governo. Sono due lavori delicati e pesanti, non a caso si e' sempre preferito affidare le deleghe ad un sottosegretario che si occupa solo di quello e fornisce le prime informazioni al premier".

mercoledì 30 novembre 2016

29/11/16 - LA PRESSE - SIRIA, STUCCHI (COPASIR): FILMATO ZANOTTI CI ERA NOTO DA GIORNI


Che il filmato fosse stato distribuito online, nei nostri ambienti, era noto già da diversi giorni. Ho chiesto urgentemente una nota del Dis per avere un riscontro ufficiale che ponga un sigillo di autenticità. Quando ci sarà la certezza della veridicità delle immagini, potremo dire di più". Così Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, commenta con LaPresse il filmato diffuso su Youtube in cui Sergio Zanotti, denuncia il suo rapimento in Siria sette mesi fa. "Domani, a una convention sul terrorismo, avrò l'occasione di incontrare i direttori delle altre agenzie- aggiunge- e sarà l'occasione per fare il punto de visu".

29/11/16 - ADNKRONOS - SIRIA: STUCCHI (COPASIR), PURTROPPO VIDEO OSTAGGIO ITALIANO PARE AUTENTICO

"Riceveremo una nota nelle prossime ore dagli 007 che ci spiegherà la situazione, alcuni aspetti sono da chiarire, ma pare, purtroppo, che il video sia autentico". Così a l'AdnKronos, il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, sul caso del presunto ostaggio italiano rapito in Siria, di cui un sito russo ha pubblicato il video con il suo appello alla liberazione. "Bisogna capire se è Daesh o chi lo trattiene", aggiunge il senatore leghista.

martedì 29 novembre 2016

29/11/16 - ANSA - ITALIANO RAPITO, STUCCHI, SITUAZIONE REALE NON CHIARA

"Che esista un video e' certo, che Zanotti non sia in Italia lo e' altrettanto. Prima di capire reale situazione si possono fare solo ipotesi". Cosi' in un tweet il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, sulla vicenda del video di Sergio Zanotti.

29/11/16 - ADNKRONOS - SIRIA: STUCCHI (COPASIR), PURTROPPO VIDEO OSTAGGIO ITALIANO PARE AUTENTICO

"La prossima sarà la sfida più difficile- aggiunge su Twitter Stucchi,riferendosi all'italiano ostaggio in Siria- . Una sfida da affrontare con mente e cuore. Serve usare tutta esperienza, professionalità e capacità che abbiamo".

martedì 22 novembre 2016

22/11/16 - AGI - GIUBILEO: STUCCHI, RUOLO CHIAVE 007 NEL GARANTIRE SICUREZZA

"Se l'Italia e' riuscita a garantire in modo cosi' efficace la sicurezza di Expo e Giubileo, il merito e' in buona parte anche della nostra intelligence". Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, analizza con l'AGI i motivi del "percorso netto" rivendicato stamattina con orgoglio dal ministro dell'Interno per due grandi eventi destinati in teoria ad aumentare l'esposizione al rischio del Paese. "Alfano fa bene a lodare gli operatori delle forze dell'ordine, che ricoprono un ruolo fondamentale - premette Stucchi -, io tengo a sottolineare il contributo importante assicurato dai nostri 007, uomini e donne chiamati ad operare in contesti difficili, che svolgono il loro lavoro in silenzio, lontano dalle luci dei riflettori. Puo' apparire un paradosso, ma i risultati della prevenzione per loro stessa natura non si vedono, e quando non accade nulla non ci si chiede il perche', si dimentica tutta la fatica che c'e' dietro. E il caso, o la fortuna, non c'entrano nulla"."Con il Giubileo - spiega il presidente del Copasir - e' stato sostanzialmente riproposto il modello Expo, che era risultato vincente: ci sono state tutta una serie di situazioni che potevano risultare delicate alla vigilia - mi riferisco ad esempio a visite di Stato, a incontri con personalita' importanti, a forti esposizioni del Santo Padre - ma che affrontate con metodo e professionalita' sono state gestite nel migliore dei modi e senza allarmi particolari. Naturalmente - conclude Stucchi - siamo felici che tutto sia andato per il verso giusto, ma ora niente e nessuno ci autorizzano ad abbassare la guardia. Giusto pochi giorni fa abbiamo avuto in audizione il direttore dell'Aisi, Mario Parente, che ci ha confermato come sia stata ulteriormente incrementata l'attenzione su tutta una serie di luoghi e situazioni. Senza dimenticare che quasi tutti gli analisti sono concordi nel ritenere che le ultime sconfitte militari dell'Isis rischiano di tradursi in un nuovo impulso all'attivita' asimmetrica, ovvero nel tentativo di mettere a segno nuovi attentati in Occidente".

lunedì 14 novembre 2016

14/11/16 - ANSA - TERRORISMO:FEZZANI;STUCCHI, BENE AZIONE INTELLIGENCE

"Desidero esprimere il mio compiacimento per l'operazione antiterrorismo che ha portato all'arresto in Sudan del terrorista tunisino Moez Fezzani". Lo dichiara il Presidente del Copasir Giacomo Stucchi. "L'intensa e proficua attivita' svolta dalla nostra intelligence in collaborazione con altri Paesi - continua il parlamentare leghista - ha avuto un ruolo di rilievo nell'operazione, contribuendo a scongiurare la possibilita' che un soggetto particolarmente pericoloso per la sicurezza di tutti i cittadini occidentali potesse continuare a rimanere ancora a piede libero".

sabato 5 novembre 2016

05/11/16 - ADNKRONOS - LIBIA, LIBERATI I DUE OSTAGGI ITALIANI: "NON ABBIAMO SUBITO VIOLENZE"


I due tecnici italiani della società Conicos, Danilo Calonego e Bruno Cacace, e il cittadino canadese Frank Poccia, rapiti a settembre, sono stati liberati questa notte nel sud della Libia e hanno fatto rientro in Italia nelle prime ore di questa mattina con un volo dedicato. Calonego, Cacace e Poccia erano stati sequestrati a Ghat il 19 settembre scorso nei pressi del cantiere dove lavoravano da un gruppo armato che aveva bloccato la vettura sulla quale viaggiavano. Ascoltati in queste ore nella caserma del Ros a Roma dal pubblico ministero, Sergio Colaiocco, che conduce le indagini, i due tecnici italiani hanno raccontato di non aver subito violenza, di essere stati trattati bene. Danilo Calonego e Bruno Cacace hanno riferito anche di essere stati sempre insieme, dal rapimento fino alla liberazione, nelle mani di un gruppo di criminali comuni senza matrice religiosa.In una dichiarazione ad Aki - Adnkronos International l'addetto stampa del Consiglio comunale di Ghat, Hasan Issa, ha spiegato che "l'operazione che ha portato alla liberazione" si è svolta "con la partecipazione delle forze di sicurezza libiche a Ghat e la task force di sicurezza italiana". "Al momento non è possibile parlare dei dettagli dell'operazione né dei rapitori perché l'operazione è tuttora in corso - ha aggiunto Issa - Quello che posso affermare con certezza è che l'operazione per la liberazione degli ostaggi è avvenuta sotto il coordinamento del Consiglio presidenziale" guidato da Fayez al-Serraj "e con la partecipazione delle forze di sicurezza libiche a Ghat e della task force di sicurezza italiana". Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso sollievo e soddisfazione per la liberazione dei due tecnici Danilo Calonego e Bruno Cacace, rapiti in Libia il 19 settembre scorso. Lo riferisce una nota del Quirinale. Il Presidente Mattarella ha ringraziato tutte le istituzioni che si sono prodigate per la positiva conclusione della vicenda. "Oggi è un momento di sollievo e di gioia che vorrei condividere con i familiari dei nostri tecnici. Un pensiero grato a tutti coloro che hanno lavorato per la loro liberazione, dagli apparati di sicurezza all'Unità di crisi della Farnesina" ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Un grazie particolare - ha aggiunto il premier - alle autorità e alle Forze di sicurezza libiche. Riconoscenza per la sincera solidarietà fatta sentire dai sindaci e dalle kabile del sud della Libia"."Grande soddisfazione per la notizia della liberazione dei nostri due connazionali, Danilo Calonego e Bruno Cacace, e del loro collega canadese" ha espresso il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni."Già in settimana avevamo avuto informazioni su un possibile sviluppo positivo della vicenda, che stava evolvendo in un modo tale da lasciare ben sperare. Oggi è giusto condividere questa gioia con i famigliari dei due sequestrati, che aspettavano con ansia questo momento - ha commentato all'Adnkronos Giacomo Stucchi, presidente del Copasir - E bisogna anche sottolineare il lavoro silenzioso e prezioso dell'Intelligence italiana che ancora una volta, operando in collaborazione con le autorità libiche, ha dimostrato capacità e professionalità".Stucchi ha sottolineato "la complessità della vicenda e quindi la difficoltà del lavoro di chi è stato chiamato ad operare, in un contesto caratterizzato da troppe voci e informazioni inattendibili". Quanto all'eventualità del pagamento di un riscatto, il presidente del Copasir ha osservato: "Non abbiamo notizie su eventuali contropartite. Verificheremo quello che emerge e la strategia seguita. Al momento non ho informazioni che mi possano portare a dire se c'è stato qualcosa o meno in questo senso. Nelle prossime settimane faremo una ricostruzione puntuale sulla vicenda, l'importante è che i tecnici rapiti siano tornati a casa"."Quando apprendi certe buone - anzi ottime - notizie ti senti sollevato. Giusto quindi ringraziare chi in silenzio risolve questioni delicate", ha aggiunto Stucchi sul proprio profilo Twitter."Siamo felici. Sappiamo che sta bene e che non vede l'ora di tornare, al più presto" ha detto all'Adnkronos un nipote di Bruno Cacace. I familiari del tecnico di Borgo San Dalmazzo nel cuneese, appresa la notizia della liberazione, si sono ritrovati a casa della madre ottantenne. "Siamo tutti qui a casa della mamma e - ha aggiunto - aspettiamo il suo ritorno per riabbracciarlo"."Finalmente è finito un incubo, c'è grande felicità per questa notizia" ha detto all'Adnkronos Stefano Deon, sindaco di Sedico, il comune del bellunese di cui Danilo Calonego è originario. "Ho sentito la famiglia - ha aggiunto il sindaco del comune dove vivono la madre e una delle figlie di Calonego - e chiaramente sono tutti molto contenti"."Provo un forte sollievo: è la notizia che tutti aspettavamo" ha commentato il sindaco di Mondovì, Stefano Viglione. "Abbiamo vissuto settimane di grande ansia per la sorte dei nostri connazionali: la loro liberazione - ha sottolineato - non può quindi che riempirci di gioia. Il pensiero va ai familiari che finalmente possono riabbracciare i loro cari, ma anche alla proprietà dell’azienda, che sappiamo aver vissuto settimane di grande angoscia. Tutto si è risolto per il meglio, grazie anche all’importante lavoro della Farnesina, con la collaborazione delle autorità libiche".

sabato 8 ottobre 2016

08/10/16 - ANSA - SISMA, STUCCHI, DA RENZI NO ATTI CONCRETI

"Un Governo serio deve fare opera di prevenzione, stroncando gli interessi di soggetti poco trasparenti che vogliono fare business sulla pelle dei terremotati". Lo ha detto il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, intervenendo ad Ascoli Piceno per parlare della ricostruzione del dopo terremoto del 24 agosto scorso. Stucchi non lesina critiche al Governo Renzi sulla gestione del dopo sisma. "Oltre ad aver annunciato un commissario e aver stanziato qualche decina di milioni di euro non ha fatto niente altro di concreto". Per Stucchi, l'esperienza alla quale ispirarsi è "quella del modello Expo, facendo una white list per evitare che determinate aziende, che si conoscono e che hanno avuto determinati problemi in passato, possano partecipare alla ricostruzione".

martedì 6 settembre 2016

06/09/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI, CONTRO JIHADISMO PIU' COOPERAZIONE 007

"Mai come in questo momento, l'intelligence si conferma strumento strategico contro la minaccia asimmetrica del terrorismo matrice jihadista. L'Europa deve pensarsi come soggetto unico e rispondere con piani coordinati di prevenzione e contrasto. Due solo le parole d'ordine: cooperazione e coordinamento". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, intervenendo oggi al XXVI Forum Economico a Krynica Zdroj, in Polonia, sul tema 'Difesa comune europea e rafforzamento della cooperazione in materia di intelligence'. "I gravi attentati verificatisi sia in Europa sia nei Paesi dell'area mediorientale - ha rilevato Stucchi - hanno reso ancor più preoccupante e attuale il rischio di attacchi terroristici, inducendo il legislatore italiano ad una serie di interventi riguardanti, tra gli altri, l'azione operativa delle Agenzie per i Servizi di informazione e di sicurezza". Per il presidente del Copasir, "la cooperazione" nella lotta al terrorismo è "cruciale sia nei rapporti tra i singoli Stati europei e gli Stati Uniti (collaborazione già esistente a livello bilaterale e in alcuni casi definita ottima) sia tra gli Stati all'interno dell'Ue". Non basta quindi il profilo quantitativo delle informazioni acquisite per accrescere il livello di sicurezza e l'efficacia della risposta, se poi non si compie anche un salto di qualità che sia in grado di coniugare la corretta lettura e interpretazione delle informazioni disponibili con decisioni politiche comuni e coerenti, che permettano di condividere le definizioni e le misure di contrasto e di prevenzione maggiormente efficienti. Occorre valorizzare l'azione dell'Intelligence che dà al decisore politico le informazioni giuste al momento giusto".

venerdì 2 settembre 2016

02/09/16 - ANSA - TERRORISMO: PRESIDENTE COPASIR A FORUM POLONIA SU EUROPA

Il Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, partecipera' al XXVI Forum Economico che si terra' a Krynica Zdroj, in Polonia, dal 6 all'8 settembre. Al centro dei lavori, un confronto a tutto campo su economia, scenari geopolitici e sicurezza. Ogni anno il Forum riunisce piu' di 2.500 partecipanti di alto livello da piu' di 60 Paesi. Il 6 settembre il Presidente Stucchi partecipera' in qualita' di Relatore Forum Economico. Nel suo contributo ai lavori del panel "Facing Contemporary Terrorism - How to Defend Europe", Stucchi analizzera' gli scenari attuali, sottolineando la necessita' e le prospettive di un percorso comune di sicurezza europeo e rimarcando l'importanza strategica della collaborazione tra Intelligence europee nell'azione di prevenzione e contrasto al terrorismo. Il 7 settembre e' invece in programma il Forum of Young Leaders, che raccoglie piu' di 350 giovani leader provenienti dai diverse nazioni dell'Europa, nel cui dibattito i giovani partecipanti potranno confrontarsi con il Presidente del Copasir sui temi della sicurezza.

mercoledì 24 agosto 2016

24/08/16 - DIRE - TERREMOTO. STUCCHI (LN): VICINO ALLE FAMIGLIE COLPITE DAL SISMA

"Desidero esprimere la mia piu' sincera vicinanza ai cittadini del centro Italia cosi' duramente colpiti dal terribile terremoto della scorsa notte e partecipo al dolore dei familiari delle vittime e dei dispersi. Ringrazio tutti coloro che in un terribile scenario di distruzione stanno lavorando senza tregua per trovare le persone rimaste ancora sotto le macerie". Cosi' Giacomo Stucchi, presidente del Copasir e senatore della Lega Nord.
 

sabato 13 agosto 2016

13/08/16 - AGI - VACANZE: STUCCHI, ATTENTI A OFFERTE SCONTATE PER METE A RISCHIO

Vedo anche su Internet offerte di vacanze a prezzi decisamente bassi ma in aree sicuramente a rischio: io farei grandissima attenzione prima di prenotare". La raccomandazione arriva da Giacomo Stucchi, presidente del Comitato per la sicurezza della Repubblica, preoccupato che "le ragioni, che pure sono importanti, del portafoglio, abbiano la meglio su quelle della cautela", doverosa in certi casi."Prima di farsi tentare da offerte stracciate per mete pericolose - ribadisce Stucchi - e' il caso di consultare il sito della Farnesina", che nella sezione 'viaggiare sicuri' da' indicazioni dettagliate sui Paesi da evitare o comunque sui comportamenti da seguire in certe situazioni. "In Thailandia - ricorda il presidente del Copasir - c'e'stata una serie di attentati nelle ultime ore: in questo caso la minaccia jihadista non c'entra, ma ci sono aree che anche per colpa del terrorismo internazionale hanno perso il 40-50%, in certi casi addirittura il 90% degli introiti legati al turismo: e' normale che di fronte a migliaia di cancellazioni, si registri una proliferazione di offerte scontatissime, obiettivamente vantaggiose, legate alla necessita' in qualche modo di limitare i danni. Ma per risparmiare poche centinaia di euro non si puo' mettere a rischio la vita".


13/08/16 - AGI - TERRORISMO: STUCCHI, CRESCE RISCHIO MILITANTI IS SU BARCONI

Con la liberazione di Sirte dall'Isis, "lo scenario e' completamente cambiato e cresce oggettivamente il rischio che dei militanti possano fuggire in Europa anche via mare". Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, ha pochi dubbi: se "a lungo e' stato altamente improbabile, se non impossibile - spiega all'Agi - che Daesh facesse viaggiare suoi affiliati sui barconi, esponendo ai rischi oggettivamente alti della traversata uomini su cui aveva investito in tempo e soldi", oggi si e' "in pieno caos, e nella fuga dalla Libia quelli che non sono diretti verso sud potrebbero anche decidere di tentare la carta del viaggio in mare verso l'Europa. Sono cani sciolti, gente allo sbando, che scappa - sottolinea Stucchi - poi si tratta di capire quali intenzioni ha chi dovesse davvero arrivare in questo modo semplicemente far perdere le proprie tracce oppure voler continuare a 'combattere' in nome della propria causa?". Quanto alle minacce a Roma lette sui muri della citta' libica strappata all'Is, per il presidente del Copasir "vanno lette nell'ottica della propaganda fatta da Daesh negli ultimi anni e negli ultimi mesi, soprattutto in Libia. Nel mirino c'e' l'Occidente in genere con tutti i simboli che il sedicente Califfato intende abbattere, e Roma come culla della cristianita' e' un bersaglio come qualsiasi altra citta' degli "infedeli'". E la possibile presenza nel Milanese di jihadisti libici, tunisini e sudanesi, di cui parlerebbero i servizi di Tripoli? "La situazione e' attentamente monitorata dalle nostre forze dell'ordine e dalla intelligence - conclude Stucchi - ci sono state delle inchieste e altre sono in corso ma in diversi casi potrebbe anche trattarsi di elementi solo di passaggio, che sono stati in certe zone e che adesso si trovano da tutt'altra parte".


giovedì 28 luglio 2016

28/07/16 - ADNKRONOS - TERRORISMO: STUCCHI, INNALZATO LIVELLO CONTROLLO, ATTENTI A SOFT TARGET

 "Il Paese come tutto l'occidente è nel mirino dei terroristi, abbiamo innalzato i livelli di controllo". Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione a San Macuto, di Mario Parente, direttore dell'Aisi. Stucchi sottolinea come siano stati "innalzati il livello di controllo su luoghi diversi dagli hard target, comprendendo ora siti che prima non erano inseriti nella lista". "I luoghi di aggregazione sono tantissimi - avverte il senatore leghista - , impossibile controllarli tutti, ma il dispositivo è stato potenziato", mentre per il numero uno del Copasir resta "più probabile, anche da noi, l'iniziativa di un singolo lupo solitario, meno quella di cellule strutturate", ricordando come i foreign fighters, 'nostri' sono '110, meno di venti quelli con passaporto italiano".Nel merito delle attività antiterrorismo, Stucchi ha spiegato come siano "tanti i soggetti che controllano non solo i luoghi di aggregazione classici, come le moschee e i centri culturali islamici, ma anche bar, kebab, e quei posti dove ci si incontra e si può parlare di eventuali piani terroristici".

28/07/16 - ASKANEWS - TERRORISMO, AISI A COPASIR: PREOCCUPANO I LUPI SOLITARI

Anche l'Italia, come il resto dei paesi europei, è di fatto un paese nel mirino di possibili attacchi da parte del terrorismo islamista ma ciò che, in questo momento, più preoccupa i nostri 007 sono azioni poco controllabili compiute da singoli individui non strutturati in organizzazioni, i cosiddettti "lupo solitari". E' quanto sarebbe emerso nel corso dell'audizione di Mario Parente, direttore dell'Aisi, il nostro servizio di sicurezza interno, al Copasir. Un rischio ben presente al nostro apparato di sicurezza che, infatti, ha ormai predisposto il rafforzamento dei controlli e del lavoro informativo anche in luoghi non tradizionalmente monitorati, come moschee e centri culturali islamici, ma in semplici luoghi di ritrovo come bar, ristoranti e kebab. A confermarlo è stato anche il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che, al termine dell'audizione ha confermato che oggi, soprattutto dopo gli ultimi attacchi in Francia e Germania "si monitorano con molta più attenzione anche luoghi di ritrovo alternativi a quelli tradizionali perchè proprio lì - non si è nascosto - potrebbero pianificarsi atti ostili contro la nostra gente".Fari dell'intellignce puntati anche sulle carceri dove, come ormai è accertato, potrebbero svilupparsi i semi del terrorismo e dell'indottrinamento alle tesi islamiste.

28/07/16 - ANSA - TERRORISMO: AISI, LUPI SOLITARI LA MINACCIA PIU' PREOCCUPANTE "POTENZIATA LA RETE DI INFORMATORI SUL TERRITORIO"

E' l'azione di un 'lupo solitario' o di un ristretto gruppo di terroristi a preoccupare maggiormente  l'intelligence italiana. Lo ha detto - a quanto si apprende - il direttore dell'Aisi, Mario Parente, ascoltato in audizione per circa tre ore dal Copasir. Secondo il generale Parente - che ha svolto una relazione sulle principali minacce per la sicurezza nazionale e sulle contromisure messe in campo per contrastarle - l'Italia resta a rischio, come gli altri Paesi occidentali, anche se non ci sono  evidenze o allarmi specifici. L'Aisi ha potenziato la sua rete di 'sensori humint', di informatori sul territorio, per captare in tempo ogni possibile segnale di rischio che proviene dagli ambienti legati all'estremismo islamico. Attenzione viene dedicata ai fenomeni di veloci radicalizzazioni ed alle situazioni legate al disagio psichico che, come si e' visto negli ultimi attentati in Europa, possono giocare un ruolo.

28/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI, AUMENTANO OBIETTIVI MONITORATI DA 007 "NON SOLO MOSCHEE E CENTRI ISLAMICI, 110 I FOREIGN FIGHTERS"

Cambia la minaccia del terrorismo jihadista ed aumentano gli obiettivi monitorati dall'intelligence. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine del'audizione del direttore dell'Aisi, Mario Parente. "L'Italia - ha spiegato Stucchi - e' nel mirino dei terroristi come tutti gli altri Paesi Occidentali e per prevenire attentati e' stato innalzato il livello dei controlli, anche su luoghi diversi dagli 'hard target' che prima non erano stati inseriti nella lista dei possibili obiettivi: luoghi che richiamano aggregazioni di persone e, sul fronte dei controlli, non solo moschee e centri islamici, ma anche ristoranti, luoghi di ritrovo, kebab. Oggi sono molti di piu' i posti controllati e dunque servirebbe anche adeguare il numero e gli strumenti delle forze dell'ordine e dell'intelligence". "Sembra difficile - ha poi osservato il presidente delCopasir - che in Italia possano entrare in azione cellule strutturate; piu' probabile l'iniziativa di un singolo o di un piccolo gruppo, anche se siamo a livello di ipotesi, non ci sono allarmi puntuali su questo". Nel corso dell'audizione, ha proseguito Stucchi, "Parente ha anche riferito che e' stato organizzato un dispositivo informativo molto capillare sul territorio per individuare possibili veloci radicalizzazioni e potenziali minacce". Sul fronte dei 'returnees', cioe' dei combattenti di ritorno dai teatri di guerra di Siria ed Iraq, per il senatore, "non ci sono allarmi, anche se c'e' attenzione: sono 110 i foreign fighters che in qualche modo hanno avuto a che fare con l'Italia e, di questi, meno di 20 sono italiani. In questo ambito siamo messi meglio di altri Paesi europei che hanno numeri piu' consistenti". Infine, il capitolo migranti. "E' altamente improbabile, anche se non si puo' escludere - ha osservato - che terroristi mandati dall'Isis entrino Italia con i barconi. Ma la maggior parte degli arrivi via mare provengono dall'Africa subsahariana e sono migranti economici, che non hanno dunque diritto a stare nel nostro Paese. Il Governo su questo deve essere piu' rigido, come fanno altri Paesi europei".

martedì 26 luglio 2016

26/07/16 - ANSA - ROUEN: STUCCHI, SOLE PREGHIERE NON BASTANO CONTRO TERRORISTI

"Riposa in pace Padre Jacques Hamel Rouen, altra vittima innocente di terroristi contro cui sole preghiere non bastano". Lo scrive in un tweet il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. "Dire fin dall'inizio di tragici eventi che terroristi sono persone con problemi mentali - aggiunge - è spesso nascondere la realtà dietro una foglia di fico".

venerdì 22 luglio 2016

22/07/16 - ASKANEWS - INTELLIGENCE, STUCCHI: GARANZIE FUNZIONALI STRUMENTO DECISIVO 007 UOMINI DELLO STATO DIMOSTRANO FEDELTA'A ISTITUZIONI

Le "Garanzie funzionali sono uno strumento indispensabile per l`Intelligence". A sottolinearlo è il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che in un articolo pubblicato sul sito del Comparto Intelligence ha ricordato che "l`Intelligence offre informazioni corrette al decisore politico, e questo significa aiutare a vedere gli scenari esistenti dando la dritta giusta al momento giusto" e che "le regole d`ingaggio servono per gli operativi". Spesso gli 007, ha poi argomentato, sono presenti "nell`ultima frontiera della democrazia" dove "danzano differenza e scardinamento. Gli `addetti ai lavori` - ha poi puntualizzato - sono uomini e donne dello Stato che dimostrano ogni giorno, e in silenzio, nei diversi teatri operativi, la fedeltà alle Istituzioni". "Ogni operazione, che viene attivata dopo le dovute previsioni di possibili ipotesi di condotta di reato, è autorizzata in maniera preliminare. Ciò significa - scrive ancora Stucchi - che le garanzie non sono poste in campo perché gli 007 facciano il bello o il cattivo tempo, ma per obiettivi istituzionali. È stato riconosciuto anche il criterio di progressività della condotta operativa. In pratica - conclude - si prevedono più possibilità di tutela degli operatori, e le stesse garanzie diventano supporto alle attività mediante la previsione di condotte".

mercoledì 20 luglio 2016

20/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), CENTRALE RAPPORTO CON EUROPOL

Audizione Gabrielli, focus anche passaggio Puglia complice Nizza (ANSA) - "Nel corso dell'audizione, con un confronto durato tre ore e mezza, abbiamo fatto un panoramica a tutto tondo, molto soddisfacente e produttiva, in cui sono stati toccati i temi del terrorismo islamico, quello della sicurezza da garantire ai cittadini, dei controlli e delle modalità operative per attuarli. Ma si è parlato anche di criminalità organizzata". E' quanto afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in merito della riunione odierna del comitato nel corso della quale c'è stata l'audizione del capo della polizia, Franco Gabrielli. Tra gli argomenti trattati, sempre in merito al terrorismo di matrice islamica, quello del rapporto con le polizie straniere e "con Europol, che ha un ruolo molto importante in questa fase", spiega Stucchi. Approfonditi anche alcuni aspetti relativi alla permanenza, per un certo periodo, in Puglia di uno dei presunti complici dell'attentatore di Nizza.

lunedì 18 luglio 2016

18/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), COMUNITA' ISLAMICHE COLLABORINO

"Stop a omerta' e collusione, le comunita' islamiche collaborino per prevenire attentati". Lo ha detto il Presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi (Sen. Lega Nord), intervistato da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell'Universita' Niccolo' Cusano. "Non c'e' dubbio che l'attentatore di Nizza si rifaccia all'integralismo islamico", ha affermato Stucchi. "I collegamenti verranno accertati nelle prossime settimane, ma e' in quella galassia che nasce l'azione di questa persona che, utilizzando un mezzo nuovo per quanto riguarda gli attentati, ha creato un numero di vittime impressionante. Parliamo di terrorismo molecolare, quindi non solo lupi solitari, ma anche piccolissimi gruppi difficilmente controllabili. Solitamente le grandi strutture sono piu' facilmente permeabili perche' si scambiano una grossa mole di dati. I piccoli gruppi invece si organizzano in riunioni carbonare fatte in luoghi chiusi". Soluzioni. "Come intelligence - ha spiegato Stucchi - dobbiamo implementare l'azione che viene svolta, essendo consapevoli che piu' aumentano i soggetti da controllare, piu' aumentano i luoghi da tenere sotto controllo, piu' noi dobbiamo impegnarci a investire risorse in mezzi, in attrezzature, in uomini e in gente che controlla il web, dove c'e' gran parte del fenomeno di radicalizzazione che interessa queste persone che compiono attentati. Ogni euro che viene investito in sicurezza e' un euro investito in tranquillita' per i cittadini. Non ci puo' essere pero' la certezza di essere immuni, sappiamo che anche il nostro Paese corre il rischio di attentati. Non dobbiamo pero' farci paralizzare dalla paura, non dobbiamo darla vinta agli uomini del terrore, modificando completamente le nostre abitudini".



 

venerdì 15 luglio 2016

15/07/16 - ADNKRONOS - NIZZA: STUCCHI (COPASIR), SFIDA IMPROBA, E' CORSA ALL'EMULAZIONE TRA TERRORISTI

"Realisticamente dobbiamo dire che il problema è enorme, la sfida ora è improba, perché si dovrebbe pensare di poter controllare tutti gli obiettivi, cosa impossibile". Così all'AdnKronos, Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, commentando l'attacco terroristico di ieri sera a Nizza. "A Nizza un franco-tunisino da solo o con pochi complici è riuscito a fare un attentato incredibile - spiega Stucchi - c'è una corsa da parte loro all'emulazione, una competizione al rialzo, i terroristi studiano strategie per ottenere il maggior numero di morti". "Noi dobbiamo fare controlli più estesi, oltre che sui siti istituzionali, già sorvegliati, dobbiamo tenere d'occhio posti che, come unica caratteristica, hanno la presenza di tante persone, come ieri in Francia", sottolinea il presidente del Copasir: "Ma la militarizzazione completa delle nostre città - aggiunge Stucchi - non è fattibile in termini di risorse disponibili e inoltre daremmo un messaggio di completa militarizzazione dei nostri paesi".

15/07/16 - IL VELINO - NIZZA, STUCCHI: TERRORISTI COLPISCONO PAESE DOVE RISIEDONO SENZA ANDARE ALL'ESTERO

Il presidente del Copasir al VELINO: l'attentatore e' un "lupo solitario". Per quanto riguarda l'impegno italiano nella lotta al Daesh, "chiaramente se partecipi, sei piu' a rischio ritorsioni, ma non e' che se non partecipi non lo sei" L'attentatore di Nizza e' un "lupo solitario" che si e' attivato "seguendo la direttiva di colpire il paese dove si risiede, senza andare a combattere in Siria o all'estero". Cosi' il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Giacomo Stucchi, commenta al VELINO la strage di Nizza e la modalita' con la quale l'attacco e' stato effettuato. "Va bene qualsiasi strumento si ha a disposizione: dal coltello alle pietre, ma anche come si e' visto macchine e camion". "Quello che deve fare pensare - spiega - e' che un soggetto da solo e' riuscito a fare una strage; un tempo sarebbero state utilizzate piu' persone". Per quanto riguarda l'impegno italiano nella lotta al Daesh, Stucchi spiega che "chiaramente, se partecipi, sei piu' a rischio ritorsioni, ma non e' che se non partecipi non lo sei".

15/07/16 - ASKANEWS - STUCCHI, Sì A INTERVENTI CHE AUMENTANO PERCEZIONE SICUREZZA. MA I NOSTRI STILI DI VITA NON VANNO STRAVOLTI. SAREBBE GRAVE ERRORE

Tutti gli interventi che aumentano la percezione di sicurezza da parte dei cittadini "sono utili e necessari". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, intervenuto su RaiNews 24, parlando sull'aumento dei militari schierati in Italia a controllo degli obiettivi sensibili. "Non dobbiamo e non possiamo militarizzare tutto - ha spiegato - però dobbiamo far capire che siamo in una situazione particolare e la presenza dei militari può aiutare ad avere la percezione di una maggiore sicurezza". "Tutto ciò che permette di combattere coloro che vogliono distruggerele nostre comunità occidentali e i valori su cui queste si reggono dave essere fatto. Questo però - ha chiarito -non deve stravolgere la nostra vita quotidiana: sarebbe l'errore fondamentale da correre".

15/07/16 - ASKANEWS - STUCCHI (COPASIR), FOREIGN FIGHTERS ORA SONO TERRORISTI INTERNI. MESSAGGIO DAL CALIFFO: RIMANETE E COLPITE DOVE SIETE

"Il foreign fighter che dall'occidente va a combattere in Libia o in Siria non serve più. Serve l'internal fighter che combatte contro la società dove è cresciuto". Lo ha detto Giacomo Stucchi, presidente del Copasir intervenendo su RaiNews 24 a proposito della strage di Nizza. "Il messaggio del Califfo è chiaro - ha detto - 'rimanete dove siete e colpite dove siete'. Perchè questo ora può creare quella strategia del terrore che secondo loro è vincente".

15/07/16 - ANSA - NIZZA: STUCCHI, FOREIGN FIGHTERS DIVENTANO TERRORISTI INTERNI. "COMPETIZIONE FRA CHI FA ATTENTATI CON PIU' VITTIME"

"Riflettiamo: lo stop dell'incremento dei foreign fighters occidentali non e' necessariamente un segnale positivo, perche' essi diventano 'internal fighters'". Cosi' il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, sulla strage di Nizza. "La vera questione - spiega Stucchi - non e' l'emulazione, ma la competizione. Chi realizza l'attentato con piu' vittime entra nella storia. La storia del terrore". Il presidente del Copasir esprime "dolore e rabbia" per la strage: "troppo facile colpire certi luoghi affollati. Ogni volta si alza l'asticella del terrore".

giovedì 7 luglio 2016

07/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, NON VEDO FERMA CONDANNA DA COMUNITA' ISLAM

"Noi sappiamo che non c'è omogeneità di giudizio tra le comunità musulmane e soprattutto non c'è la stessa linea di pensiero e purtroppo non c'è, o per lo meno non ho visto, nessuna presa di posizione forte, ferma e determinata che in modo unitario condanni quello che è successo. Questo deve far riflettere tutti". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine della riunione del Comitato, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se condivide l'appello lanciato oggi dal ministro degli Esteri, Gentiloni, alla comunità musulmana ad impegnarsi contro il terrorismo.

07/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI (COPASIR), SI LAVORA SU PIU' 007 ALL'ESTERO

Bisogna lavorare per implementare la sicurezza dei nostri cittadini e i metodi per garantirli" e in quest'ottica "è stato informato il Comitato sul fatto che è stata avviata una procedura, un'analisi che porterà a ridefinire determinate situazione di allerta in paesi all'estero". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi al termine dell'audizione del direttore generale del Dis, Alessandro Pansa. L'ordine del giorno della riunione del comitato è stato aggiornato e allargato ai recenti attentati di Istanbul e soprattutto Dacca, in Bangladesh, dove sono morte 20 persone, tra cui 9 italiani. Ed è stato riferito che si ritiene sia di Daesh la 'firma' dell'attentato a Dacca, come d'altra parte ha dichiarato anche il ministro degli Esteri in Parlamento. Una situazione rispetto alla quale gli apparati di sicurezza stanno valutando un innalzamento dei presidi e della presenza di 007 in alcune zone estere. "I Paesi - ha riferito Stucchi - verranno attenzionati nuovamente, verranno analizzati: parlo ovviamente di paesi che notoriamente sono problematici e potrebbero avere ripercussioni perché vi è una presenza forte o comunque preoccupante di tipo islamista, a prescindere dalla loro grandezza e dalla presenza di una nutrita comunità occidentale o italiana".

07/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), AUMENTARE PRESENZA 007 ALL'ESTERO

 "Bisogna lavorare per implementare la sicurezza dei nostri cittadini all'estero e i metodi per garantirla". Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, riassume cosi' uno degli elementi emersi dall'audizione di Alessandro Pansa, nuovo direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. "Si e' parlato diffusamente degli attentati di Istanbul e, ovviamente, di Dacca", ha spiegato Stucchi: "nel mirino del Daesh ci sono gli occidentali in genere, in quanto 'infedeli', ma certo l'Holey Artisan Bakery era un locale che si sapeva molto frequentato anche dagli italiani. E in certi contesti, persino la semplice presenza in esercizi di famose catene occidentali, espressione di modelli e stili di vita invisi agli integralisti, puo' finire con il sommare pericolo a pericolo". "Ci sono Paesi da sempre piu' a rischio di altri - ha ricordato il presidente del Copasir - per la forte componente islamista o la presenza di consistenti comunita' occidentali ed altri come il Bangladesh che prima venivano giudicati, magari erroneamente, meno pericolosi di altri e che adesso bisogna riconsiderare: e' stata avviata per questo a livello di intelligence tutta una attenta attivita' di valutazione che, una volta esaurita, si tradurra' in misure mirate", con una maggiore presenza di 007 all'estero in aree o comunita' teoricamente piu'' esposte alla minaccia terroristica.

martedì 5 luglio 2016

05/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, DA GOVERNO PIU' FONDI A 007 E FORZE ORDINE

"Intelligence, forze del'ordine e magistratura svolgono un ottimo lavoro contro il terrorismo, ma il pericolo aumenta ogni giorno e serve dunque un ulteriore sforzo che deve essere supportato dal Governo se si vuole combattere ad armi pari questa battaglia". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, nel corso di SkyT g24, commentando i rischi per l'Italia dopo la strage di Dacca. L'attacco in Bangladesh, spiega Stucchi, "e' contro gli occidentali, quindi dobbiamo preoccuparci anche in casa nostra. Finora e' stato garantito un livello di sicurezza accettabile, ma la sfida e' ardua. Quotidianamente vengono individuati nuovi rischi che si sommano a quelli gia' esistenti e si allarga la platea dei soggetti da controllare". "E' impossibile - conclude - la sicurezza assoluta, ma occorre garantire la massima sicurezza possibile e per farlo il Governo deve mettere a disposizione ulteriori risorse, mezzi e personale da impiegare nella battaglia. La sicurezza si gioca anche usando in modo adeguato le risorse a disposizione".

lunedì 4 luglio 2016

04/07/16 - ANSA - "IMPOSSIBILE GARANTIRE SICUREZZA ASSOLUTA MA LA PAURA E' INUTILE"

"Non è da escludere che l'obiettivo fosse proprio colpire appartenenti alla comunità italiana, anche se non mi sento in questo momento di confermarlo in via definitiva. Quel locale era frequentato da occidentali e in particolare dagli italiani. Che solitamente ce ne fossero tanti in quel posto era noto". Lo afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in un'intervista al QN. "Vogliono colpire un Paese attaccando i suoi cittadini, indipendentemente che questo avvenga a Dacca, a Bagdad, a Roma o a Milano. Uccidendo lanciano un segnale", osserva Stucchi. "Noi, i francesi, gli americani e i belgi ai loro occhi siamo infedeli. La vita di un italiano vale nel momento in cui gli viene tolta. Il messaggio è: non siete sicuri, vi colpiamo dove e quando vogliamo". "In Italia abbiamo un sistema che per fortuna, ma soprattutto per l'impegno dell'intelligence e delle forze dell'ordine e, a valle, della magistratura, finora ha permesso di tenere sotto controllo la situazione". Tuttavia, rileva Stucchi, "bisogna avere il coraggio di dire che una situazione di sicurezza assoluta non è possibile garantirla. Non bisogna illudere nessuno affermando che non accadrà assolutamente nulla, ma neppure cadere nella paura paralizzante dell'attentato incombente. Si deve capire che la situazione è cambiata rispetto a qualche anno fa e che in termini di sicurezza oggi siamo scesi probabilmente di un livello. Anche le nostre abitudini, pur non dovendole mutare in modo radicale, sono state condizionate".

domenica 3 luglio 2016

03/07/16 - ANSA - IL PRESIDENTE DEL COPASIR, C'E' UNA GARA A CHI FA PIU' VITTIME

 "E' un bene che in Iraq, in Siria, e ora anche in Libia si stia riducendo l'area di influenza dell'Isis, ma il contraccolpo, da quanto ci dicono i servizi segreti, è evidente. Il Califfo non chiama più i foreign fighters a combattere da loro, ma li invita a colpire dovunque si trovino. Al limite, l'indicazione che hanno è di spostarsi in Occidente. E il primo obiettivo restano gli infedeli. Cioè noi. Stanno tornando alle origini, agli attacchi suicidi". Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi in un'intervista alla Stampa. "L'Isis ha cambiato strategia. Dal conflitto simmetrico, tra eserciti, in campo aperto, stanno passando a un conflitto asimmetrico. Pochi uomini che si immolano per ottenere un risultato enorme", spiega Stucchi. "Piuttosto che perdere dieci miliziani in battaglia, meglio mandare uno o due aspiranti suicidi a colpire un obiettivo facile, con tanta gente innocente. E meglio ancora se occidentali. Così è garantita un'eco mondiale, devastante per l'opinione pubblica". "Il passaggio di Daesh alla seconda fase, se possibile, preoccupa ancor più di prima, perché s'è visto che potrebbe esserci tanta gente che simpatizza per loro, e poi perché colpiscono sempre più spesso obiettivi facili, i cosiddetti 'soft target'", prosegue Stucchi. Guardando all'Italia, "se i luoghi a rischio, gli 'hard target', sono più o meno presidiati, i 'soft target' sono troppi. Impossibile presidiare ogni ristorante, bar, cinema, piazza di paese. Così è diventata una lotta impari". "Ai nostri servizi risulta che è in corso una sorta di gara a chi fa più danni", evidenzia Stucchi. Gli aspiranti suicidi sognano di sterminare più infedeli che possono, e allo stesso tempo sperano che il loro nome venga ricordato per l'eternità come quelli che hanno ucciso più di tutti".

03/07/16 - ASKANEWS - "SITUAZIONE SEMPRE PIU' GRAVE, SCELGONO I SOFT TARGET"

" Lo Stato islamico sta passando ad una "seconda fase" e "la situazione è sempre più grave" e "deve spaventare". Lo dice il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) in una intervista alla Stampa. "Dobbiamo essere realisti. La situazione è sempre più grave". Vero che l'Is sta perdendo posizioni nei territori che controlla, a cominciare da Siria e Iraq ma "stanno tornando alle origini, agli attacchi suicidi". In altre parole, "piuttosto che perdere dieci miliziani in battaglia, meglio mandare uno o due aspiranti suicidi a colpire un obiettivo facile, con tanta gente innocente. E meglio ancora se occidentali". "Il che - prosegue - per venire all'Italia, ci deve spaventare: se i luoghi a rischio, gli hard target, sono presidiati, i soft target sono troppi. Impossibile presidiare ogni ristorante, bar, cinema, piazza di paese. Così è diventata una lotta impari".

sabato 2 luglio 2016

02/07/16 - ANSA - BANGLADESH. STUCCHI, DACCA O ITALIA, OBIETTIVO OCCIDENTALI

"Daesh - ha aggiunto poi Stucchi in un altro tweet - si e' portato via anche una mia conterranea bergamasca Maria Riboli. Condoglianze a suoi famigliari e a quelli di tutte altre vittime".

02/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, DACCA O ITALIA, OBIETTIVO OCCIDENTALI

"Cio' che conta non e' luogo dove attentato avviene ma obiettivo: uccidere infedeli occidentali. Che accada in Bangladesh o Italia cambia poco". Cosi', in un tweet, il presidente del Copasir Giacomo Stucchi commenta l'attentato di Dacca.


02/07/16 - DIRE - BANGLADESH. STUCCHI (COPASIR): CONFLITTO ASIMMETRICO FA TEMERE

Uno scenario "molto complesso e delicato. I numeri rimangono preoccupanti. La decisione dei terroristi di optare per un conflitto asimmetrico rende ancor piu' ardua la loro sconfitta e ci fa temere ulteriori azioni, contro obiettivi occidentali, dagli esiti drammatici". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi alla rivista telematica 'Fly Or bit News'. "Nella comunita' dell'intelligence- aggiunge Stucchi- si ritiene molto realisticamente che, in generale, non sia possibile parlare di una situazione di sicurezza assoluta e che, al contrario, vi possano essere, in un contesto di massimo sforzo profuso per garantire la tutta la sicurezza possibile, possibili situazioni che comportino una certa dose di razionale preoccupazione.

mercoledì 29 giugno 2016

29/06/16 - ASKANEWS - TURCHIA, STUCCHI: ITALIA SICURA GRAZIE A SUO SISTEMA

In Italia "fino ad oggi non è accaduto nulla grazie al lavoro della nostra intelligence e delle forze dell'ordine". A dirlo è stato oggi il presiddente del Copasir, il Comitato parlamentare sui servizi di sicurezza, Giacomo Stucchi commentando il tragico attentato di Istanbul. Stamane il Comitato parlamentare ha avuto una lunga audizione, durata quasi tre ore, con il Ministro dell'Interno Angelino Alfano proprio sui temi legati alla sicurezza interna. "Abbiamo spronato il ministro Alfano - ha poi riferito Stucchi al termine dell'audizione - a fare ancora di più per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e soprattutto a continuare nell'analisi di quanto può accadere sul nostro territorio alla luce di quanto Daesh vuole fare".

29/06/16 - LAPRESSE - LPN-TURCHIA, STUCCHI: SICUREZZA ASSOLUTA NON ESISTE, FARE SEMPRE DI PIU'

"Fino ad oggi non è accaduto nulla grazie all'impegno dell'intelligence e delle forze dell'ordine. La sicurezza assoluta ovviamente non esiste". Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Abbiamo spronato il ministro a fare ancora di più per garantire la sicurezza dei cittadini - ha aggiunto - e soprattutto a continuare nell'analisi di quanto può accadere sul nostro territorio anche alla luce di quanto Daesh vuole fare".

martedì 28 giugno 2016

28/06/16 - IL VELINO - BREXIT, STUCCHI: UK NON HA FRETTA, UE AVRA' TEMPO PER DEFINIRE PRORPIO FUTURO

Si è parlato di Brexit, di Siria e di Iraq al Copasir nel corso dell'audizione del Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), Alberto Mainenti. "Abbiamo avuto il report su quanto sta acadendo nelle zone che sono teatro di guerra", spiega al VELINO il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. Ma un focus anche sulla Brexit: "E' stata fatta la valutazione di impatto nel nostro paese e su quelli che potrebbero essere gli sviluppi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi", prosegue. "Ma da quanto emerso sembrerebbe che la parte inglese non abbia molta fretta di creare una via di uscita. Alla fine rispetterà da una parte il referendum e dall'altra parte permetterà all'Unione europea di definire la propria nuova dimensione futura". Nessuna novità per quanto riguarda le zone di guerra: "Su Siria e Iraq nessuna novità a parte una diminuzione della presenza dell'Isis. Ma le forze impegnate sono sempre le stesse e si continua l'operazione in corso", conclude.

venerdì 24 giugno 2016

24/06/16 - LAPRESSE - LPN-BREXIT, STUCCHI (COPASIR): SU LOTTA AL TERRORISMO NON CAMBIERA' NULLA

Dopo il voto sulla Brexit "non cambierà nulla. In tema di lotta al terrorismo gli accordi più importanti (bilaterali o multilaterali) sono tra le intelligence di singoli Stati. E questi rimarranno in vita". Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, a LaPresse commenta gli effetti che potrebbero avere i risultati del referendum in termini di sicurezza in Europa. 

domenica 19 giugno 2016

19/06/16 - ADNKRONOS - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), SISTEMA PREVENZIONE FUNZIONA

"Nel nostro Paese c'è un Sistema che funziona bene. Molto è dovuto al lavoro svolto a monte dall'Intelligence, ma molto anche dalle forze dell'ordine e dalle procure. Il controllo del territorio è capillare e, ad oggi, non ci sono piani di attacchi o progettualità ostili che possano essere indirizzati in maniera specifica contro il nostro Paese". E' Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, a sottolinearlo in un'intervista al periodico 'La Città dei Mille'. "Questo non vuol dire -avverte Stucchi- che vi sia una situazione di sicurezza assoluta. Bisogna avere il coraggio di evidenziarla e serrare sempre più le maglie della rete di una sicurezza partecipata". Le sfide, osserva, "sono il terrorismo internazionale, la minaccia cyber ma anche gli attacchi alla sicurezza economico-finanziaria. La dimensione sfidante dell'Intelligence è cambiare le cose sul terreno. Guardare lungo, e in largo". Il terrorismo "ha mutato pelle, ma il controllo del territorio resta decisivo. Del resto -aggiunge il presidente del Copasir- le situazioni di disagio sociale vissute nei quartieri ultrapopolari che hanno portato alcuni soggetti verso il terrorismo degli anni Settanta sono le stesse che si vivono oggi nelle banlieue nostrane, dove covano le maggiori ostilità nei confronti della cultura occidentale. Il problema è la perdita degli spazi sociali, il disagio delle periferie. Per Bergamo, ad esempio, la realtà di Zingonia risulta anche per questo problematica". L'Intelligence italiana "opera a protezione dei diritti e della libertà, oltre che presidio di democrazia. Un sistema che funziona ma necessita, come tutti gli organismi, di controlli. Il nostro ruolo è delicato: il controllo democratico. Verifichiamo che tutto ciò che fanno le Agenzie avvenga rispettando le regole cui sono sottoposte, non solo le leggi ordinarie. Il rispetto della privacy, innanzitutto. Purtroppo la storia dei Servizi, in Italia, è stata a volte legata a vicende che si tingevano di grigio, ora la percezione è cambiata e dei nostri 007 - uomini e donne dello Stato che lavorano per proteggere tutti - c'è una nuova narrazione. E un indice di fiducia che l'Eurispes certifica a quota 64%. Fino a una manciata di anni fa - quando ancora c'era il 'mito' dell'impermeabile e degli occhiali scuri - sarebbe stato impossibile pensarci".

venerdì 20 maggio 2016

20/05/16 - IL VELINO - TERRORISMO, STUCCHI (COPASIR): FONDAMENTALE CONDIVIDERE L'INTELLIGENCE

Per il presidente del Copasir, dopo gli attentati in Francia e Belgio, si sta assistendo a un incremento dello "sharing di informazioni" fra i paesi Ue. Ma non basta: chi non condivide "depotenzia la lotta" contro un "nemico possente" - Il terrorismo e' un "nemico comune" e la lotta per il contrasto di questo fenomeno e' una "battaglia comune". Per combatterla, un punto fondamentale e' la condivisione delle informazioni di intelligence fra i paesi europei. Lo afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. Una lezione - sottolinea Stucchi - che, dopo gli attentati a Parigi e in Belgio, comincia a essere tenuta in maggiore considerazione. Dai fatti del Bataclan in poi - nota Stucchi - la postura dei francesi "e' forse cambiata" e si e' senza dubbio assistito a un incremento dello "sharing di informazioni" fra i paesi Ue. Tuttavia, quelli che mettono in condivisione a livello europeo "sono molti, ma non tutti". Fra questi, - prosegue - lo scambio di informazioni in materia di contrasto al terrorismo "e' a un livello molto elevato". Per il presidente del Copasir, dopo gli attentati in Francia e Belgio, si sta assistendo a un incremento dello "sharing di informazioni" fra i paesi Ue. Ma non basta: chi non condivide "depotenzia la lotta" contro un "nemico possente" Il problema - nota il presidente del Copasir - viene dal fatto che alcuni paesi non partecipano ancora a tale condivisione, un dato che "depotenzia la lotta" contro un "nemico possente" come il terrorismo, un nemico pienamente determinato a distruggere l'Occidente. Un problema cruciale per quanto riguarda la condivisione di intelligence a livello internazionale sta anche nel fatto - sottolinea Stucchi - che tali informazioni sono detenute dalle procure dei singoli paesi: essendo protette da segreto istruttorio, e' di fatto impossibile condividerle. Per questa ragione "bisogna trovare una soluzione per permettere di agire su tutto il territorio occidentale". La necessita' prioritaria oggi - avverte Stucchi - e' "interloquire sul terrorismo con le procure europee", perche' - conclude - "se una persona e' indagata per terrorismo e arriva nel mio paese devo poter indagare su questa persona".

giovedì 19 maggio 2016

19/05/16 - ANSA - EGYPTAIR: STUCCHI, SE E' ATTENTATO CONFERMA FRANCIA NEL MIRINO

Realisticamente non e' possibile escludere che sia stato un attentato. Se cio' dovesse essere confermato, sarebbe l'ennesima dimostrazione di quanto pesantemente la Francia sia ancora nel mirino del terrorismo". Cosi' il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, commenta il caso dell'aereo dell'Egyptair.

mercoledì 11 maggio 2016

11/05/16 - AGI - TERRORISMO: STUCCHI, PER SBLOCCARE IPHONE SERVE OK MAGISTRATURA

Sbloccare un iPhone "e' legale nel momento in cui la magistratura chiede di farlo, da' l'incarico di aprire quel telefono". Cosi' a Sky il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, commentando la notizia secondo cui il cellulare di uno dei presunti terroristi arrestati dalla Dda di Bari sarebbe criptato. "Nel caso di San Bernardino la Apple si e' rifiutata - ha spiegato Stucchi - ma ci sono comunque degli strumenti, dei mezzi per poter aprire questi telefoni, non esiste solo la societa' israeliana di cui tanto si e' parlato per la questione di San Bernardino. Esistono degli hacker, in questo caso sono hacker positivi, hacker buoni, che sono in grado di fare quel lavoro. Le conoscenze di questi 'hacker buoni' sono sufficienti per ottenere un risultato importante, fondamentale per la lotta al terrorismo".

11/05/16 - ANSA - SICUREZZA: STUCCHI, INTELLIGENCE ECONOMICA E' SFIDA STRATEGICA

Necessari paletti su vendita know how paese (ANSA) - L'intelligence economica, la protezione del know how delle imprese italiane, deve essere un "obiettivo strategico" per i servizi di sicurezza. Ne è convinto il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, intervenuto ad un convegno al Senato sul tema, secondo il quale "la sfida che noi abbiamo di fronte è dare ai 'decision maker' la possibilità di capire le conseguenze di certe scelte, sull'oggi e sul domani". In un mondo globalizzato, ha spiegato Stucchi, vi sono soggetti e fondi "che rappresentano poteri sovrani" che mirano ad acquisire aziende importanti e strategiche, soprattutto piccole e medie imprese che hanno un konw how ancora sconosciuto all'estero. Per questo è necessario "mettere dei paletti" alle vendite di parte o di intere aziende ritenute strategiche per il sistema paese: "ogni volta che questo accade c'è una riduzione delle barriere, ma a forza di ridurre l'argine poi alla fine l'argine cede. E questo non ce lo possiamo permettere". Senza contare che si tratta di una sfida che riguarda anche "il futuro occupazione" del nostro paese, poiché già "diverse volte abbiamo visto qualcuno presentarsi come cavaliere salvatore e poi fare in realtà solo i propri interessi". L'intelligence economica deve dunque avere la stessa rilevanza e gli stessi strumenti normativi adottati per la cybersecurity. "Dobbiamo mettere insieme - ha concluso Stucchi - intelligence, parlamento, governo e imprese. Si tratta di una questione di rilevanza assoluta".

11/05/16 - ANSA - ABU OMAR: STUCCHI, NON C'E' ALCUNA INCHIESTA INTERNA AISE

Non esiste alcuna indagine interna all'Aise relativa al rapimento a Milano dell'imam Abu Omar da parte della Cia. Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi ha replicato ai membri del Movimento 5 stelle del Comitato che chiedevano al sottosegretario all'intelligence Marco Minniti di rendere noti i documenti relativi all'inchiesta. "Minniti - ha spiegato Stucchi - ha riferito ieri al Copasir che non c'è alcuna indagine interna all'Aise, né c'è mai stata sulla questione Abu Omar".

martedì 10 maggio 2016

10/15/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI; RISCHI PER L'ITALIA, CONTROLLARE MIGRANTI

Bene operazione Bari, piu' fondi ad intelligence e forze polizia  - "L'Italia non e' immune dalla minaccia terroristica, non possiamo illudere i cittadini che non succedera' nulla, ma le nostre forze di polizia e l'intelligence stanno lavorando al meglio, facendo tutto il possibile sul fronte della prevenzione, come dimostrano i fermi di Bari". Cosi' il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, commenta l'operazione del Ros di Bari. Il fatto che uno degli arrestati fosse domiciliato presso il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari-Palese, spiega Stucchi, "testimonia che bisogna controllare benissimo chi entra in Italia e capire bene chi abbiamo di fronte". Il presidente del Copasir invita infine il Governo a investire nella sicurezza. Servono, osserva, "piu' risorse, mezzi e personale per servizi e forze di polizia perche' aumenta continuamente il numero delle persone da controllare".

giovedì 28 aprile 2016

28/04/16 - ADNKRONOS - INTELLIGENCE: GLI 007 INCONTRANO GLI STUDENTI UNIVERSITARI DI BERGAMO

Nuova tappa del roadshow Intelligence live . Il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, raccontano ai giovani i 'Servizi Segreti 3.0'. Dalla cultura della segretezza alla Cultura della Sicurezza partecipata. L'Intelligence nazionale prosegue il suo confronto con il mondo delle Università e delle eccellenze per leggere scenari e fronteggiare insieme le sfide asimmetriche del nostro tempo. Venerdì 29 aprile alle 11 nell'Aula Magna dell'Università di Bergamo, gli 007 italiani incontreranno gli studenti universitari nella tappa numero 24 del roadshow 'Intelligence live' che da ottobre 2013 vede il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica dialogare con i giovani nei principali atenei italiani: ai giovani, i Servizi segreti 3.0 raccontano chi sono e cosa fanno, avviando percorsi culturali condivisi. Ad aprire i lavori, i saluti introduttivi del Rettore dell'Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini. Il Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, porterà un contributo ai lavori intervenendo sul tema 'Per una nuova Intelligence'. A seguire, il prof. Michele Brunelli, del Dipartimento di Lettere, Filosofia e comunicazione rifletterà sul tema Ci rivedremo a Dabiq. L'Europa e lo Stato islamico dopo Parigi e Bruxelles: alla ricerca di una strategia comune'. Paolo Scotto di Castelbianco, Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, nella sua conversazione dal titolo Intelligence...conosciamola meglio, risponderà alle domande degli studenti. Il sottosegretario Marco Minniti, Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica, traccerà un'analisi delle questioni che riguardano la sicurezza nazionale, indicando nel suo intervento dal titolo Nuove sfide e ruolo dell'Intelligence, le priorità del Comparto Intelligence e la profondità strategica della sua mission per la difesa degli interessi nazionali. La partnership tra la Scuola di formazione del Comparto Intelligence e il mondo universitario - frontiere avanzate di saperi e innovazione - permette di leggere scenari fluidi, adeguare le capacità di risposta all'evoluzione delle minacce e individuare prassi ancora più incisive di vicinanza alle imprese contro attacchi cyber.

28/04/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), SFIDA DURA E DELICATA

Spero che le informazioni che verranno rese note permettano a tutti di capire quanto sia dura e delicata la sfida. Complimenti". E' il commento del senatore bergamasco Giacomo Stucchi (Lega), presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, in merito agli arresti per terrorismo internazionale di questa mattina.

28/04/16 - ASKANEWS - CYBER SECURITY, STUCCHI: SUI FONDI IL GOVERNO CONSULTI IL COPASIR

Il Copasir osserva con attenzione "tutti gli sviluppi delle vicende che riguardano la cyber security del Paese", inclusi lo stanziamento di 150 milioni di euro destinati al settore nell'ultima Legge di Stabilità e la possibile nomina nelle prossime ore di Marco Carrai a consigliere a Palazzo Chigi sulla sicurezza cibernetica. A dirlo a Cyber Affairs è Giacomo Stucchi, senatore della Lega Nord e vicepresidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che vigila sull'operato dei Servizi segreti. "Esclusi i 15 milioni di euro già indirizzati alla Polizia Postale", rimarca Stucchi, "non è ancora chiaro dove finiranno i fondi per la cyber security investiti dal governo". Il Copasir, rileva ancora il presidente del comitato, "vorrebbe essere consultato su come utilizzarli, perché questi fondi possono essere strategici per la sicurezza della nazione, in particolare per la lotta alla minaccia terroristica. Tuttavia questo ancora non è avvenuto". Sull'eventualità che Matteo Renzi possa nominare l'amico manager Marco Carrai consulente di Palazzo Chigi per la sicurezza cibernetica e affidarli il compito di occuparsi di una mini struttura interna dedicata a questo settore, Stucchi aggiunge: "La legge attuale dice chiaramente che un presidente del Consiglio ha il potere di farlo. Tuttavia questa persona potrebbe occuparsi solo del versante investigativo e non di quello dell'Intelligence. A quest'ultimo aspetto possono dedicarsi solo i Servizi segreti".

martedì 26 aprile 2016

26/04/16 - ANSA - ALLARME USA ATTACCHI ISIS IN ITALIA: STUCCHI, NESSUN RISCONTRO

"Non c'è alcun riscontro" dell'allarme lanciato in un'intervista dal direttore della National Intelligence americana, James Clapper, riguardo a possibili attacchi di cellule dell'Isis in Italia. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del capo della polizia, Alessandro Pansa. "Tutti i Paesi dell'Occidente - ha ricordato Stucchi - sono nel mirino ed è facile pensare che lo sia anche l'Italia, ma non ci sono indicazioni su una minaccia specifica o sulla pianificazione di un attentato". Sono in media 120-130 i warning che ogni mese vengono valutati dagli organismi di sicurezza italiani. Pansa - a quanto si apprende - ha riferito che sarebbero stati fatti accertamenti e ci sarebbe stata una ricerca di maggiori informazioni in seguito all'allarme Usa. "C'è un attento monitoraggio - ha riferito Stucchi - sui possibili collegamenti di chi sta in Italia con terroristi di altri Paesi ed anche di chi fa propaganda per l'Isis".