Per fare entrare Forza Italia nel Comitato Parlamentare
per la Sicurezza della Repubblica (Copasir), "bisogna modificare la normativa"
in modo da portare il numero dei componenti da 10 a 12. Lo ha spiegato il
presidente sen. Giacomo Stucchi, dopo le polemiche
per la mancata rappresentanza di Forza Italia all'interno dell'organismo.
Attualmente il Copasir conta dieci componenti (5 deputati e 5 senatori, 5 per la
maggioranza e 5 per la minoranza). In precedenza Forza Italia era rappresentata
da Giuseppe Esposito, poi passato a Ncd e ora vice presidente. L'ampliamento
potrebbe essere inserito nel ddl "Missioni internazionali" all'esame del Senato.
(ANSA).
venerdì 26 febbraio 2016
26/02/16 - ANSA - APPLE: STUCCHI (COPASIR), ECCEZIONE PER SICUREZZA NAZIONALE
"In linea di principio Tim Cook ha ragione, ma credo che ci debbano essere delle
eccezioni quando si parla di sicurezza nazionale". Lo ha detto il presidente del
Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sen. Giacomo
Stucchi, rispondendo ai giornalisti sullo scontro
in atto tra Apple e Fdi per lo sblocco dell'iPhone di uno degli autori della
strage di San Bernardino. "Non si tratta solo di superare il codice di sicurezza
- ha osservato -, ma di aprire una backdoor nel sistema operativo Ios, il che in
effetti dà una possibilità di intrusione eccessiva. Per questo credo che nessun
operatore potrà mai accettarlo". (ANSA).
26/02/16 - ANSA - MIGRANTI: STUCCHI, UN MILIONE VITTIME TRAFFICO ESSERI UMANI
"Business redditizio criminalità, temo accelerazione" (ANSA) - ANCONA, 26 FEB -
Potrebbe essere di "circa un milione di persone", per lo più provenienti dal
nord Africa e dirette in Europa, il bacino di potenziali vittime di trafficanti
di esseri umani. La valutazione è del presidente del Copasir Giacomo Stucchi. Di fronte all'instabilità in Libia, di fronte a
"scelte legittime di altri governi di alzare barriere anti-immigrazione", per
Stucchi, il flusso migratorio potrebbe
intensificarsi da sud e da est, con il rischio di un "effetto Albania". Sarebbe
- ha osservato - "un business molto redditizio per la criminalità organizzata,
veri e propri professionisti". Stucchi teme
"un'accelerazione del fenomeno, rendendo molto difficile fare controlli. Sono
ipotesi - ha sottolineato -, ma bisogna essere realisti. Attendiamo l'evoluzione
degli eventi, ma guardate cosa sta succedendo oggi in Grecia. L'Europa non vede
le difficoltà dei Paesi mediterranei, ma solo della Germania e degli Stati del
nord Europa".
26/02/16 - ANSA - WIKILEAKS: STUCCHI (COPASIR), USA DEBBONO SPIEGARE
File sino al 2013, potrebbero riguardare
anche Monti e Letta (ANSA) - ANCONA, 26 FEB - Il presidente del Copasir sen.
Giacomo Stucchi spera che "i leaks siano finiti.
Comunque gli Usa debbono dare chiarimenti". Rispondendo ai giornalisti
sull'attività di spionaggio nei confronti dell'allora premier Silvio Berlusconi
da parte della Nsa, Stucchi ha sottolineato che
"non è un problema di colore politico, si sa che Edward Snowden è in possesso di
file fino al 2013 e quindi potrebbero esserci file relativi ai Governi Monti e,
in maniera più limitata, Letta. Se ci sono, ce lo debbono dire, uno stillicidio
di leaks sarebbe intollerabile. La nostra preoccupazione riguarda Berlusconi -
ha ribadito -, ma anche Monti e Letta". "Dal 2014 l'amministrazione Obama ha
detto di voler cambiare indirizzo - ha aggiunto -, ma a noi interessa capire
cosa c'è dentro la Nsa, e nelle altre agenzie di sicurezza Usa, per le
registrazioni effettuate contro rappresentanti del governo italiano".
Apprezzamento invece per la nuova legge sulla privacy firmata dal presidente
Usa.
26/02/16 - ANSA - MIGRANTI: STUCCHI (COPASIR), POTENZIAMENTO SICUREZZA MARCHE
ANCONA, 26 FEB - Le Marche sono "una ex isola felice, manca sicurezza
nella sua accezione più estesa, la mancanza di tranquillità investe ogni luogo
frequentato dai cittadini". Lo ha detto la vice presidente dell'Assemblea
legislativa Marzia Malaigia (Lega nord), che ha promosso l'incontro con il
presidente del Copasir. Una mancanza di sicurezza - ha ribadito - che tocca
"anche chi è addetto a garantire la sicurezza". La Malaigia ha citato alcuni
dati del Ministero dell'Interno, rielaborati da Cna e Confartigianato, che
vedono nel 2014 regione una flessione del 3,9% del numero dei reati denunciati,
ma un aumento del 2,7% dei furti, con le province marchigiane nella seconda metà
della classifica nazionale. "Ritento che la regione - ha osservato - debba
essere chiamato a partecipare concretamente allo sviluppo della tranquillità
della comunità marchigiana. Intanto il potenziamento dell'organico delle forze
di polizia è una risposta molto positiva". Ma servono anche altre azioni
concrete, come i progetti di educazione alle legalità nelle scuole e la
creazione di "una rete capillare di informazione sulle risorse a disposizione
per la sicurezza". Le Marche - ha fatto presente il consigliere regionale della
Lega nord Sandro Zaffiri sono inoltre caratterizzate dal fatto di essere "un
porto di frontiera, con un corposo passaggio di clandestini".
26/02/16 - ANSA - STUCCHI, POTENZIAMENTO SICUREZZA MIGRANTI
Ci sono "novità in arrivo" per la sicurezza delle Marche. Lo ha detto il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) Giacomo Stucchi, spiegando che "se il Governo decide di potenziare la dotazione di forze dell'ordine di un territorio, si vede che un motivo c'è". Del potenziamento nelle Marche aveva parlato anche il sottosegretario all'Interno Manzione, rispondendo a un' interrogazione dei parlamentari di M5s. "Sono poche le regioni che ottengono un aumento di agenti - ha spiegato Stucchi -, se lo ottengono è perché dietro c'è un'esigenza reale, come è successo a Milano per Expo o come sta succedendo a Roma per il Giubileo". Esigenza reale, che secondo il presidente del Copasir potrebbe essere legata al rischio di uno spostamento della rotta dei migranti dai Balcani all'Adriatico. "Il porto di Ancona - ha aggiunto - è uno degli elementi che impongono una riflessione, ma il problema riguarda tutta la costa adriatica" e servono controlli preventivi.
giovedì 25 febbraio 2016
25/02/16 - ADNKRONOS - EGITTO: STUCCHI, SU REGENI INACCETTABILI DEPISTAGGI DAL CAIRO
"Arrivano ricostruzioni fantasiose che fanno arrabbiare, maldestri e
inaccettabili tentativi di dare verità di comodo sulla vicenda Regeni". Il
presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine
dell'audizione del sottosegretario con delega ai servizi, Marco Minniti fa il
punto sulla vicenda del giovane ricercartore italiano uccisio al Cairo. Per
Stucchi "c'è la necessità che i nostri poliziotti e
carabinieri sul posto ottengano tutte le prove audio e video, nonché notizie
sugli ultimi contatti e movimenti di Regeni". Stucchi ha poi ripetuto che il ricercatore friulano "non
aveva alcun rapporto con i servizi". "Affermarlo è un offesa alla sua memoria",
ribadisce il numero uno del Copasir, che sottolinea "come non ci sia neanche
motivo di asserire che il suo lavoro possa essere stato mal interpretato". "Se
le autorità egiziane lo hanno pensato - conclude il senatore leghista - hanno
sbagliato di grosso, anche perché quello che produceva il giovane ricercatore
era materiale 'open', rintracciabile sul internet".
25/02/16 - ADNKRONOS - LIBIA: STUCCHI (COPASIR), ANCHE OPZIONE MILITARE TRA LE IPOTESI =
"Lunedì vederemo se ci sarà il via libera al nuovo governo, ma occorre
prepararsi ad adottare soluzioni alternative, non escludendo anche quella
militare". Per Giacomo Stucchi, presidente del
Copasir, lo scenario libico che emerge alla luce di quanto discusso oggi con
Marco Minniti, il sottosegretario con delega all'Intelligence ascoltato dal
Comitato, continua ad essere aperto. "Non è possibile - spiega Stucchi - che la situazione si risolva con il solo
contributo delle forze politiche locali, con quelle forze che sono in questo
momento nel paese". Per Stucchi, inoltre, l'ipotesi
avanzata in questi giorni di una possibile tripartizione del paese in tre zone
"non è una cosa da sostenere".
giovedì 18 febbraio 2016
18/02/16 - ADNKRONOS - EGITTO: STUCCHI, SU REGENI SERVE COLLABORAZIONE, AL CAIRO MOLTI ERRORI
Per Stucchi "non è tanto una questione di
intelligence, il problema è capire che tipo di collaborazione sono disposti a
garantire le forze di polizia e l'autorità giudiziaria locali ai nostri
investigatori che sono in Egitto per sapere quello che è successo". Nel corso
dell'audizione il capo degli 007 "ha confermato come Regeni non avesse alcuna
collaborazione con le nostre agenzie di intelligence", ha agiunto il senatore
leghista. Non è esclusa, invece, la possibilità che le ricerche che il giovane
italiano stava conducendo al Cairo siano state utilizzato da altri: "Ma si
tratta di illazioni - ha sottolineato Stucchi - .
Del resto tutti quelli che scrivono report su paesi in cui ci sono situazioni
tanto delicate possono attirare l'attenzione di tanti soggetti, anche di
servizi. Ma si tratta in ogni caso di fonti aperte, non classificate, reperibili
facilmente su internet". Stucchi ha ricordato come
"Manenti ha ricostruito, giorno per giorno, anzi ora per ora, la cronologia
degli avvenimenti", ripercorrendo "quanto accaduto dal momento della scomparsa
di Regeni a quello del ritrovamento del corpo, nonché i contatti e le
informazioni avute dall'ambasciata italiana e dai servizi". Mentre sul fatto che
lo stesso direttore dell'Aise fosse in Egitto proprio in quelle ore, è stato lo
stesso Stucchi a confermare come quel viaggio era
in agenda da prima che scoppiasse il caso Regeni.
18/02/16 - ADNKRONOS - SERVIZI: STUCCHI, NESSUNA RESA DEI CONTI ALL'AISE
"Non ci sono stati 80 casi, come detto da qualcuno, ma sono molti
di meno, diciamo un terzo: alcuni uomini della nostra intelligence sono state
tolti dai ruoli che ricoprivano, per scelte motivate, con motivazioni corrette,
nel rispetto delle norme". Al termine dell'audizione di Alberto Manenti,
direttore dell'Aise, l'agenzia Informazioni e Sicurezza esterna, il presidente
del Copasir Giacomo Stucchi ripercorre la vicenda
che i media hanno rilanciato in questi giorni, parlando di una sorta di resa dei
conti all'interno dei servizi italiani e dell'Aise in particolare. Resa dei
conti che Stucchi esclude: "Si è trattato di un
nuovo assestamento dell'Aise dovuto alla sostituzione di alcune persone", ha
tagliato corto il presidente del Comitato parlamentare di controllo dei servizi.
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