In Italia "fino ad oggi non è
accaduto nulla grazie al lavoro della nostra intelligence e delle forze
dell'ordine". A dirlo è stato oggi il presiddente del Copasir, il Comitato
parlamentare sui servizi di sicurezza, Giacomo Stucchi commentando il tragico attentato di Istanbul.
Stamane il Comitato parlamentare ha avuto una lunga audizione, durata quasi tre
ore, con il Ministro dell'Interno Angelino Alfano proprio sui temi legati alla
sicurezza interna. "Abbiamo spronato il ministro Alfano - ha poi riferito Stucchi al termine dell'audizione - a fare ancora di più
per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e soprattutto a continuare
nell'analisi di quanto può accadere sul nostro territorio alla luce di quanto
Daesh vuole fare".
mercoledì 29 giugno 2016
29/06/16 - LAPRESSE - LPN-TURCHIA, STUCCHI: SICUREZZA ASSOLUTA NON ESISTE, FARE SEMPRE DI PIU'
"Fino ad oggi non è accaduto nulla grazie all'impegno
dell'intelligence e delle forze dell'ordine. La sicurezza assoluta ovviamente
non esiste". Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del ministro
dell'Interno Angelino Alfano. "Abbiamo spronato il ministro a fare ancora di più
per garantire la sicurezza dei cittadini - ha aggiunto - e soprattutto a
continuare nell'analisi di quanto può accadere sul nostro territorio anche alla
luce di quanto Daesh vuole fare".
martedì 28 giugno 2016
28/06/16 - IL VELINO - BREXIT, STUCCHI: UK NON HA FRETTA, UE AVRA' TEMPO PER DEFINIRE PRORPIO FUTURO
Si è parlato di Brexit, di Siria e di Iraq al Copasir nel corso dell'audizione del Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), Alberto Mainenti. "Abbiamo avuto il report su quanto sta acadendo nelle zone che sono teatro di guerra", spiega al VELINO il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. Ma un focus anche sulla Brexit: "E' stata fatta la valutazione di impatto nel nostro paese e su quelli che potrebbero essere gli sviluppi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi", prosegue. "Ma da quanto emerso sembrerebbe che la parte inglese non abbia molta fretta di creare una via di uscita. Alla fine rispetterà da una parte il referendum e dall'altra parte permetterà all'Unione europea di definire la propria nuova dimensione futura". Nessuna novità per quanto riguarda le zone di guerra: "Su Siria e Iraq nessuna novità a parte una diminuzione della presenza dell'Isis. Ma le forze impegnate sono sempre le stesse e si continua l'operazione in corso", conclude.
venerdì 24 giugno 2016
24/06/16 - LAPRESSE - LPN-BREXIT, STUCCHI (COPASIR): SU LOTTA AL TERRORISMO NON CAMBIERA' NULLA
Dopo il voto sulla Brexit "non cambierà nulla. In tema di lotta al terrorismo
gli accordi più importanti (bilaterali o multilaterali) sono tra le intelligence
di singoli Stati. E questi rimarranno in vita". Così il presidente del Copasir,
Giacomo Stucchi, a LaPresse commenta gli effetti
che potrebbero avere i risultati del referendum in termini di sicurezza in
Europa.
domenica 19 giugno 2016
19/06/16 - ADNKRONOS - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), SISTEMA PREVENZIONE FUNZIONA
"Nel
nostro Paese c'è un Sistema che funziona bene. Molto è dovuto al lavoro svolto a
monte dall'Intelligence, ma molto anche dalle forze dell'ordine e dalle procure.
Il controllo del territorio è capillare e, ad oggi, non ci sono piani di
attacchi o progettualità ostili che possano essere indirizzati in maniera
specifica contro il nostro Paese". E' Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, a sottolinearlo in
un'intervista al periodico 'La Città dei Mille'. "Questo non vuol dire -avverte
Stucchi- che vi sia una situazione di sicurezza
assoluta. Bisogna avere il coraggio di evidenziarla e serrare sempre più le
maglie della rete di una sicurezza partecipata". Le sfide, osserva, "sono il
terrorismo internazionale, la minaccia cyber ma anche gli attacchi alla
sicurezza economico-finanziaria. La dimensione sfidante dell'Intelligence è
cambiare le cose sul terreno. Guardare lungo, e in largo". Il terrorismo "ha mutato pelle, ma il controllo del territorio resta decisivo.
Del resto -aggiunge il presidente del Copasir- le situazioni di disagio sociale
vissute nei quartieri ultrapopolari che hanno portato alcuni soggetti verso il
terrorismo degli anni Settanta sono le stesse che si vivono oggi nelle banlieue
nostrane, dove covano le maggiori ostilità nei confronti della cultura
occidentale. Il problema è la perdita degli spazi sociali, il disagio delle
periferie. Per Bergamo, ad esempio, la realtà di Zingonia risulta anche per
questo problematica". L'Intelligence italiana "opera a protezione dei diritti e
della libertà, oltre che presidio di democrazia. Un sistema che funziona ma
necessita, come tutti gli organismi, di controlli. Il nostro ruolo è delicato:
il controllo democratico. Verifichiamo che tutto ciò che fanno le Agenzie
avvenga rispettando le regole cui sono sottoposte, non solo le leggi ordinarie.
Il rispetto della privacy, innanzitutto. Purtroppo la storia dei Servizi, in
Italia, è stata a volte legata a vicende che si tingevano di grigio, ora la
percezione è cambiata e dei nostri 007 - uomini e donne dello Stato che lavorano
per proteggere tutti - c'è una nuova narrazione. E un indice di fiducia che
l'Eurispes certifica a quota 64%. Fino a una manciata di anni fa - quando ancora
c'era il 'mito' dell'impermeabile e degli occhiali scuri - sarebbe stato
impossibile pensarci".
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