“Lo stop and go sul reato di immigrazione clandestina non serve né ai cittadini, che all’unisono hanno chiesto l’adozione di misure che portino ad una maggiore sicurezza nelle nostre città, né alla credibilità dell’azione di Governo. La stessa riunione a Napoli del CdM ha avuto lo scopo di far vedere all’opinione pubblica che l’esecutivo, oltre che sul dramma dei rifiuti, intende fare sul serio anche sul fronte dilagante della lotta alla criminalità”. Lo ha detto oggi il deputato della Lega Nord e Segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera, onorevole Giacomo Stucchi. “Per la Lega Nord – ha aggiunto il parlamentare del Carroccio – non aver inserito il reato di immigrazione clandestina già nel decreto legge, approvato il 23 maggio scorso, significa soltanto dare al Parlamento la possibilità di discuterne nel corso del dibattito per l’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza; nessuno di noi, però, ha mai pensato di cambiare idea né di dilazionare nel tempo l’adozione della misura stessa. Del resto, la ricerca della più ampia maggioranza possibile in Parlamento, nella fattispecie ma anche più in generale, è sempre auspicabile ma non può diventare un pretesto per rallentare l’azione del Governo nella realizzazione di un programma che gli elettori hanno dimostrato di condividere”.
mercoledì 25 giugno 2008
STUCCHI (LEGA NORD): ”LO STOP AND GO SUL REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA NON SERVE A NESSUNO”
“Lo stop and go sul reato di immigrazione clandestina non serve né ai cittadini, che all’unisono hanno chiesto l’adozione di misure che portino ad una maggiore sicurezza nelle nostre città, né alla credibilità dell’azione di Governo. La stessa riunione a Napoli del CdM ha avuto lo scopo di far vedere all’opinione pubblica che l’esecutivo, oltre che sul dramma dei rifiuti, intende fare sul serio anche sul fronte dilagante della lotta alla criminalità”. Lo ha detto oggi il deputato della Lega Nord e Segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera, onorevole Giacomo Stucchi. “Per la Lega Nord – ha aggiunto il parlamentare del Carroccio – non aver inserito il reato di immigrazione clandestina già nel decreto legge, approvato il 23 maggio scorso, significa soltanto dare al Parlamento la possibilità di discuterne nel corso del dibattito per l’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza; nessuno di noi, però, ha mai pensato di cambiare idea né di dilazionare nel tempo l’adozione della misura stessa. Del resto, la ricerca della più ampia maggioranza possibile in Parlamento, nella fattispecie ma anche più in generale, è sempre auspicabile ma non può diventare un pretesto per rallentare l’azione del Governo nella realizzazione di un programma che gli elettori hanno dimostrato di condividere”.
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