(Adnkronos) - Cosi', secondo la proposta Stucchi, all'interno delle aree protette che ricadono nel territorio degli enti-parco, le Regioni "possono istituire zone di riproduzione di fauna selvatica di
interesse cinofilo-venatorio da immettere negli ambiti territoriali di caccia pe'resenti nelle Regioni stesse". E le amministrazioni regionali possono anche affidare queste stesse zone "a cooperative di giovani residenti nei Comuni interessati o a imprenditori agricoli, singoli o associati". Zone che devono avere un'estensione minima pari a 2mila ettari e una superficie fino al 10% delle stesse zone "puo' essere riservata alla realizzazione di centri pubblici e privati di riproduzione di fauna selvatica di interesse cinofilo-venatorio". E i Comuni il cui territorio ricade, in tutto o in parte, negli enti-parco "possono istituire apposite aree di estensione minima pari a 2mila ettari da adibire esclusivamente all'addestramento dei cani da caccia di proprieta' di coloro che permangono negli stessi Comuni anche a fini turistici".
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