Anche l'Italia intercettata dagli Stati Uniti? "Chiediamo di conoscere se
effettivamente sia successo qualcosa", spiega ad Affaritaliani.it il senatore
Giacomo Stucchi, presidente del Copasir. "Il nostro
compito è quello di controllare i servizi del nostro Paese e per quanto abbiamo
verificato e appurato abbiamo avuto ampie rassicurazione sull'operato dei nostri
servizi sui dati sensibili dei nostri concittadini. Per quanto riguarda gli
Stati Uniti - aggiunge il senatore della Lega Nord - il tutto verrà chiarito nel
gruppo di lavoro Ue-Usa, ma sicuramente non si può escludere nulla. E' opportuno
che si verifichi e se qualcosa è accaduto è bene che venga reso noto. Siamo nel
campo delle ipotesi, le rivelazioni dei dati forniti da Snowden devono essere
verificate per la loro reale portata. Bisogna capire se si tratta di metadati
(identificativi del chiamante, del chiamato e della durata) o se si tratta dei
contenuti. Questo vale anche per sms ed email. In Italia i metadati e i
contenuti hanno lo stesso livello di tutela, molto elevato. Negli Usa i metadati
sono molto più analizzabili mentre i contenuti sono soggetti a una normativa
specifica". "Chiederemo al governo di ottenere ulteriori informazioni. Ad oggi
l'azione posta in essere dagli Usa non è chiara e non possiamo dire che è stato
fatto oppure no, la volontà è quella di far chiarezza e ottenere tutte le
informazioni il prima possibile. Ed è il governo l'interlocutore con gli Usa"
conclude Stucchi.
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