Isil, lo Stato
islamico dell'Iraq e del Levante che ha annunciato la nascita del califfato
jihadista nell'Iraq settentrionale e in Siria, si è sostituito ad Al Qaeda e
punta alla leadership politica. A quanto apprende l'adnkronos da fonti
qualificate del Copasir, la speciale evidenza è stata sottolineata dal generale
Alberto Manenti, direttore dell'Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna),
che nella sua audizione al Comitato parlamentare per la sicurezza della
Repubblica, durata 5 ore a palazzo San Macuto, ha fornito una ampia e puntuale
analisi della situazione oltre frontiera, rimarcando il ruolo e i compiti del
nostro Comparto Intelligence nella prevenzione e contrasto della minaccia
multispettrale e asimmetrica del nostro tempo liquido. Sotto osservazione
dell'Intelligence, in particolare, il tentativo del gruppo estremista sunnita di
'scavalcare' Al Qaeda nella regione, come rappresentante della jihad globale.
Dalla Siria all'Afghanistan, passando per la situazione in Crimea e i fronti
caldi del Medio Oriente, nella sua prima audizione a palazzo San Macuto da
qaundo è stato nominato direttore dell'Ais eil 18 aprile scorso, il capo degli
007 di Forte Braschi ha fornito un quadro situazione puntale, che vale e resta
come riferimento del decisore politico. Una relazione esaustiva, accompagnata da
risposte puntuali alle domande formulate dal Comitato presieduto da Giacomo
Stucchi. Al centro del confrontio anche Hamas e la
Jihad islamica. L'offensiva israeliana su Gaza e il rischio che la Cisgiordania
ripiombi nell'inferno degli scontri dopo il ritrovamento dei cadaveri dei tre
ragazzi israeliani -Eyal Yifrah (19 anni) Gilad Shaar (16) e Naftali Fraenkel
(16)- rapiti 19 giorni fa e ritrovati morti nei pressi del villaggio di Halhul,
vicino Hebron.
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