"Due soggetti un po'
improvvisati, forse solo due 'aspiranti' terroristi, ma lasciamo lavorare le
forze dell'ordine". Così Giacomo Stucchi, il
presidente del Copasir, (Comitato interparlamentare di controllo sui servizi
segreti) risponde all'AdnKronos, relativamente ai due giovani libici,
attualmente ricercati, che nei giorni scorsi si sono recati in un'armeria di
Roma per chiedere il prezzo di un giubbotto antiproiettile e di un visore
notturno. "Sicuramente preoccupante il tentativo fatto dai due, anche se
sembrano modalità piuttosto improvvisate", sottolinea Stucchi. Che aggiunge anche "come sia necessario
mantenere alta la tensione e fare lavorare le forze in campo". Per Stucchi, va fatto "tantissimo lavoro anche sui soggetti
già presenti in Italia, non solo sui nuovi arrivi", perché si può parlare di una
"'Sindrome Tour Eiffel', che può essere valida anche in Italia, divenendo
'Sindrome Colosseo', ad esempio". "Chi sta già in occidente da anni a un certo
punto, improvvisamente -spiega il senatore leghista - , capisce che la propria
vita non è aprire la finestra e vedere la 'Tour Eiffel', ma piuttosto una
banlieue. Una sorta di 'presa di coscienza' improvvisa, che li spinge a capire
che la realtà per loro è quella delle periferie e del disagio, ancora più
esasperato dalla crisi economica. E queste persone, con passaporto occidentale,
si attivano improvvisamente, compiendo azioni violente e sconsiderate.
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