"La Lega non si sottrarrà, se ci verrà chiesto di votare per i bombardamenti in Iraq. Noi pensiamo che l'azione contro il terrorismo dell'Isis debba essere risoluta e che serva l'impegno di tutti". Giacomo Stucchi, senatore della Lega Nord e presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, non ha dubbi: stavolta il governo Renzi avrà il loro voto a favore. In una intervista alla Stampa, Stucchi osserva: "Sappiamo bene che quando un Paese si impegna direttamente in azioni belliche contro l'Isis, andando a colpirli nel loro territorio, ovviamente aumenta il rischio di una rappresaglia. I proclami contro la Francia hanno comportato un aumento dell'allerta e una giustificata preoccupazione". "Da quel che mi risulta - prosegue - la nostra intelligence si sta muovendo bene. Naturalmente si dovrà fare di più, perché un rischio possibile dal giorno dopo l'entrata in guerra può diventare probabile. E il lavoro dell'intelligence diventa sempre più difficile considerando i pochi uomini e i tanti fronti. Se i numeri dell'immigrazione dovessero ancora aumentare, ad esempio, il controllo capillare sui possibili terroristi sarebbe più difficile". Srvirebbero "più uomini e più mezzi. Le leggi ci sono". La prospettiva di entrare in guerra contro lo Stato Islamico in Iraq, conclude Stucchi, "non mi scandalizza. Ripeto: la Lega è d'accordo su una azione più risoluta. Dico solo che automaticamente vanno prese le contromisure".
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