lunedì 16 gennaio 2012

DIRE 16/01/12 - LEGA. STUCCHI: BOSSI NON SI DISCUTE MA IL 'CERCHIO MAGICO' SÌ

"Nessuno mette in dubbio Bossi ma i suoi consiglieri si'". Giacomo Stucchi, deputato della Lega tra i piu' vicini a Roberto Maroni, nell'intervista alla Dire da' la versione dei cosiddetti 'maroniti', all'indomani della vicenda del divieto del partito (poi ritirato) all'ex ministro di presenziare ad appuntamenti pubblici. Stucchi critica Bossi? "Il problema non e' chi sta o chi non sta con Bossi, perche' il partito e' Bossi. Il problema e' che la base dice che vuole essere interpellata per stabilire quale debba essere il gruppo dei 'primi consiglieri' del segretario federale. La base chiede che al fianco del leader ci sia chi e' legittimato dal basso". Si riferisce al cosiddetto 'Cerchio magico' composto dai capigruppo parlamentari di Camera e Senato, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo e alla vice presidente di Palazzo Madama Rosi Mauro, i personaggi piu' vicini a Bossi dopo la sua malattia? "Il ruolo di 'consiglieri- risponde Stucchi- va ricoperto da persone come Maroni, Calderoli, Cota, Giorgetti e non da chi se ne appropria e basta. La nostra gente non vede di buon occhio il Cerchio magico". Insomma, per il deputato del Carroccio "ci deve essere una legittimazione oltre che del 'super capo' anche degli uomini 'in prima linea' assieme a Bossi". E le indicazioni della base, continua Stucchi, non possono che venire dai congressi "a tutti i livelli, prima quelli delle Regioni, a livello nazionale, poi il federale, che deve essere indetto dal Consiglio. Sono 10 anni- sottolinea- che non viene convocato il Congresso federale e da statuto andrebbe svolto ogni tre". Andrete alla conta? Fare i congressi "non significa mettere in discussione Bossi, non e' una resa dei conti, vuol dire celebrare un confronto. E' questo che la gente chiede con forza". Ma il caso Cosentino alla Camera e la vicenda del divieto di comizi per Maroni (poi ritirato) non hanno rivelato una spaccatura ormai inevitabile tra le due anime della Lega? Non c'e' ora il rischio di una scissione? "Assolutamente no- dice Stucchi- la figura di Bossi non si tocca e Bossi e' una figura che unifica tutti. Quando dici 'bossiani' e 'maroniani' indichi la Lega e basta".Caso capogruppo, alla Camera, l'ala vicina a Maroni torna a rimettere in discussione Marco Reguzzoni. Va cambiato? "Il suo mandato a dicembre e' scaduto", ricorda Stucchi che l'estate scorsa, dopo giorni di tensione interni al partito, era stato indicato da Bossi stesso come il successore per quel ruolo. "La questione quindi- continua Stucchi- va affrontata, nel senso che e' Bossi che dovra' verificare se l'attuale capogruppo vada confermato o cambiato. Non c'e' bisogno per forza di rinnovare, pero' Bossi deve darci un'indicazione". E lei sarebbe ancora disponibile? "Io sto bene dove sto- risponde- nel mio ruolo di deputato e nell'attivita' che svolgo sul territorio a Bergamo". Infine, c'e' il caso della gestione dei soldi del partito con gli investimenti fatti dal tesoriere, Francesco Belsito, in diversi fondi esteri in Paesi africani. "Credo che il 23 gennaio,il giorno dopo la manifestazione in piazza a Milano- dice il parlamentare- sia gia' stato convocato un Consiglio federale". Verra' chiesta la testa di Belsito? "Verra' chiesta innanzitutto chiarezza- conclude- vogliamo capire perche' i soldi sono finiti li'".

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