Il premier a palazzo San Macuto. Il presidente Giacomo Stucchi: Focus su obiettivi sensibili. E' terminata dopo circa un'ora e mezza l'audizione del presidente del Consiglio Matteo Renzi al Copasir. Attenzione soprattutto alla minaccia dell'Isis. C'è "una giusta preoccupazione", ma "la situazione è sotto controllo e bisogna evitare allarmismi eccessivi ed ingiustificati" ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, riferendosi all'audizione del premier. Non c'è, ha aggiunto Stucchi, "un focus particolare sul Vaticano, ma l'attenzione è concentrata sugli obiettivi sensibili". Questa considerazione, ha spiegato ancora Stucchi, deriva dal fatto che "chi partecipa in modo più pesante" all'impegno militare contro l'Isis "è piu' esposto" al rischio di subire attentati terroristici, mentre "chi fornisce apporto solo logistico o di territorio, è esposto a rischi minori", ha aggiunto: "Si tratta comunque di valutare situazione per situazione". Prioritaria invece per il Governo resta "la sicurezza delle infrastrutture economiche sensibili viene prima della concorrenza". Nella fattispecie, ha tenuto poi a sottolineare il presidente del Copasir aggiungendo che,"non si è parlato di Cina, ma in generale di soggetti stranieri. Il governo ha inoltre riconosciuto il lavoro svolto dalla commissione come lavoro serio e approfondito". Prima di lasciare palazzo San Macuto, sede del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il premier si è poi fermato a parlare per una decina di minuti in cortile con il direttore del Dis Giampiero Massolo, il sottosegretario con delega ai Servizi Marco Minniti e il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza, che è tra i membri del Comitato.
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