Purtroppo chi dice che assolutamente non accadra' nulla durante il Giubileo
lancia un messaggio non realistico. Nessuno ha la certezza che non accadra'
nulla". Lo afferma Giacomo Stucchi, presidente del
Copasir (Comitato parlamentare di controllo dei Servizi Segreti), che in
un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it analizza parla del rischio
di attentati terroristici per il nostro Paese legato all'imminente inizio del
Giubileo. "C'e' un livello di minaccia significativa e naturalmente bisogna
tenere in considerazione che c'e' un rischio sostanzialmente quasi concreto che
possa accadere qualcosa. Il messaggio da far passare e' che da un lato non si
puo' vivere nel terrore, e quindi dobbiamo continuare con la nostra vita
normale, dall'altro, pero', bisogna stare molto attenti a quello che accade
attorno a noi", sottolinea Stucchi. Rimarcando che
il Giubileo e' un evento straordinario "che comporta tutta una serie di
complesse attivita' aggiuntive svolte dall'intelligence e dalle forze
dell'ordine rispetto al lavoro che viene svolto ordinariamente. Si tratta, lo
ripeto, di attivita' che si sommano a quelle altrettanto delicate e preziose che
vengono svolte abitualmente. E sono controlli importanti che riguardano vari
luoghi di Roma e varie citta' all'interno dei confini italiani". E poiche' si
tratta di un Giubileo 'diffuso', valido in ogni luogo della religione cattolica,
"e' facilmente comprensibile che i luoghi sono tantissimi". Stante un Giubileo 'diffuso', per il presidente del Copasir, dunque, "qualsiasi
cattedrale o basilica piu' o meno nota, piuttosto che qualsiasi luogo importante
per la religione cattolica, al pari di altri luoghi simbolici delle nostra
civilta' occidentale, diventa un possibile bersaglio e quindi si cerca di
tenerlo sotto controllo con una specifica attivita' dell'intelligence. Sia
chiaro pero' che poter pensare di controllare tutti, proprio tutti questi
luoghi, non e' possibile. Si devono fare delle scelte basate su criteri e dati
oggettivi nell'individuare le priorita'". E dopo Expo 2015, il Giubileo "e'
un'altra prova del fuoco che mettera' a dura prova tutto il sistema di
intelligence e delle forze dell'ordine". A proposito poi dell'ipotesi che dopo i
fatti di parigi il Giubileo potesse essere rinviato, Stucchi precisa "rinviare il Giubileo non tocca a me
deciderlo o dirlo. Penso che sia una valutazione che possa essere fatta solo dal
Vaticano". Alla domanda da dove arrivano - o meglio arriverebbero - i possibili
terroristi, il presidente di Copasir rileva "Mi preoccupa molto di piu' la rotta
balcanica rispetto alla seconda generazione. In Italia infatti non si parla di
terza generazione, ma di seconda. La rotta balcanica e' particolare e transita
anche attraverso paesi dove l'Islam e' ben radicato, quindi non vorrei che
qualcuno che prende quella rotta in teoria per andare verso i paesi del Nord
Europa finisca poi per attraversare il valico del Friuli Venezia Giulia e venire
da noi in Italia". E "per quanto riguarda questa prospettiva la rotta balcanica
e' certamente la piu' pericolosa".
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