Numero non cresciuto, sono sempre 93. Non cambiare stile vita - "I foreign fighters 'italiani' (cioè quelli che hanno avuto a che fare in
qualche modo con il nostro Paese) sono sempre 93, il loro numero non è
aumentato, da alcune settimane si mantiene costante e questo è positivo: nessuno
di loro è rientrato in Italia, alcuni sono morti". Lo ha detto il presidente del
Copasir, Giacomo Stucchi, a SkyTg24. Stucchi ha poi preso le distanze dalla posizione del
premier Matteo Renzi sulla lotta al terrorismo. "Pensare che solo la cultura
possa risolvere tutto - ha spiegato - è sbagliato. Non è che non intervenire sui
ghetti sia una soluzione: ci sono persone che da anni sono nel nostro Paese, ma
non parlano nemmeno la nostra lingua e non conoscono e non rispettano le nostre
leggi. Purtroppo questo avviene in parecchie città e non è un fatto
irrilevante". Infine, il presidente del Copasir ha invitato a non cambiare stile
di vita per la paura di attentati. "Io - ha sottolineato - non ho cambiato
nessuno dei programmi che avevo per Pasqua e non credo che cambiare programmi e
stile di vita sia la cosa giusta. Questo piuttosto è l'obiettivo di Daesh che ci
vuole imporre con la paura una sorta di impossibilità di vivere. Bisogna fare
quel che si è sempre fatto, magari con maggiore attenzione e segnalando alle
forze dell'ordine ogni cosa sospetta".
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