"Se
l'Italia e' riuscita a garantire in modo cosi' efficace la sicurezza di Expo e
Giubileo, il merito e' in buona parte anche della nostra intelligence". Giacomo Stucchi, presidente del
Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, analizza con l'AGI i
motivi del "percorso netto" rivendicato stamattina con orgoglio dal
ministro dell'Interno per due grandi eventi destinati in teoria ad aumentare
l'esposizione al rischio del Paese. "Alfano fa bene a lodare gli operatori
delle forze dell'ordine, che ricoprono un ruolo fondamentale - premette Stucchi
-, io tengo a sottolineare il contributo importante assicurato dai nostri 007,
uomini e donne chiamati ad operare in contesti difficili, che svolgono il loro
lavoro in silenzio, lontano dalle luci dei riflettori. Puo' apparire un
paradosso, ma i risultati della prevenzione per loro stessa natura non si vedono,
e quando non accade nulla non ci si chiede il perche', si dimentica tutta la fatica
che c'e' dietro. E il caso, o la fortuna, non c'entrano nulla"."Con
il Giubileo - spiega il presidente del Copasir - e' stato sostanzialmente
riproposto il modello Expo, che era risultato vincente: ci sono state tutta una
serie di situazioni che potevano risultare delicate alla vigilia - mi riferisco
ad esempio a visite di Stato, a incontri con personalita' importanti, a forti
esposizioni del Santo Padre - ma che affrontate con metodo e professionalita'
sono state gestite nel migliore dei modi e senza allarmi particolari.
Naturalmente - conclude Stucchi - siamo felici che tutto sia andato per il verso
giusto, ma ora niente e nessuno ci autorizzano ad abbassare la guardia. Giusto
pochi giorni fa abbiamo avuto in audizione il direttore dell'Aisi, Mario
Parente, che ci ha confermato come sia stata ulteriormente incrementata l'attenzione
su tutta una serie di luoghi e situazioni. Senza dimenticare che quasi tutti
gli analisti sono concordi nel ritenere che le ultime sconfitte militari
dell'Isis rischiano di tradursi in un nuovo impulso all'attivita' asimmetrica, ovvero
nel tentativo di mettere a segno nuovi attentati in Occidente".
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