'La legge di dieci
anni fa e' stata una piccola rivoluzione che ha smontato pregiudizi e sospetti'
Roma, 3 ago. (AdnKronos) - "La legge 124 ha tracciato la strada di una
intelligence moderna che deve avere tutti gli strumenti per prevenire e
combattere i rischi. indietro non si torna". E' quanto afferma Giacomo Stucchi,
presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della
Repubblica, nell'intervento su 'Formiche' dedicato al decennale della legge di
riforma dei servizi segreti italiani del 3 agosto del 2007.Per Stucchi
si è trattato di "una piccola rivoluzione che ha smontato scenografie cartonate
fatte di pregiudizi e sospetti verso il mondo dei Servizi segreti, mostrando il
fondamentale lavoro svolto sul campo dall'intelligence per la protezione degli
interessi politici, militari, economici, scientifici e industriali dell'Italia.
Non è stata una mano di vernice ma una scelta culturale prima che legislativa,
che ha saputo imprimere indirizzi, capacità organizzativa e proattiva,
permettendo all'intelligence di valorizzare risorse e analisi che si sono
rivelate prioritarie nell'attività di prevenzione e contrasto della
minaccia". Inoltre, con la legge 124 sull'intelligence, "i Servizi
segreti hanno aperto una breccia, dialogando con i cittadini: dalla cultura
della segretezza si è passati alla cultura della sicurezza", osserva
Stucchi.
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