''Fatti come questo richiedono una risposta decisa e determinata sia sul fronte offensivo, assicurando la cattura dei responsabili, sia sul fronte interno, richiamando la coscienza dell'Occidente a valori da difendere''. Lo dice all'Adnkronos il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in merito all'attentato messo a segno ieri alla sede della rivista satirica 'Charlie Hebdo', e costato la vita a 12 persone. ''C'è forte rabbia -spiega il numero uno del Comitato di palazzo San Macuto- nel vedere come certe situazioni che si sviluppano nei Paesi occidentali mettano a repentaglio le conquiste di libertà e democrazia costate tanti sacrifici e secoli di battaglie. Sicuramente -rimarca il senatore leghista- il mondo occidentale dà per scontato il fatto che questi valori siano acquisiti, e spesso ne sottovaluta l'importanza''. ''Occorre combattere la minaccia'' rimarca Stucchi, assicurando che sul fronte sicurezza ''c'è massimo impegno da parte dell'intelligence italiana, che lavora al 100 per cento per prevenire possibili rischi terrorismo nel nostro Paese, anche se realisticamente non è possibile prevedere azioni improvvisate di 'lone wolfe', perché questi 'lupi solitari' sono soggetti che agiscono al di fuori di ogni rete, e all'improvviso''. A quanto si apprende, sull'attentato a Parigi e sui possibili scenari di rischio legati all'eversione di matrice jihadista in Europa, dovrebbe riferire martedì in Copasir il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica.
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