"Nel
nostro Paese c'è un Sistema che funziona bene. Molto è dovuto al lavoro svolto a
monte dall'Intelligence, ma molto anche dalle forze dell'ordine e dalle procure.
Il controllo del territorio è capillare e, ad oggi, non ci sono piani di
attacchi o progettualità ostili che possano essere indirizzati in maniera
specifica contro il nostro Paese". E' Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, a sottolinearlo in
un'intervista al periodico 'La Città dei Mille'. "Questo non vuol dire -avverte
Stucchi- che vi sia una situazione di sicurezza
assoluta. Bisogna avere il coraggio di evidenziarla e serrare sempre più le
maglie della rete di una sicurezza partecipata". Le sfide, osserva, "sono il
terrorismo internazionale, la minaccia cyber ma anche gli attacchi alla
sicurezza economico-finanziaria. La dimensione sfidante dell'Intelligence è
cambiare le cose sul terreno. Guardare lungo, e in largo". Il terrorismo "ha mutato pelle, ma il controllo del territorio resta decisivo.
Del resto -aggiunge il presidente del Copasir- le situazioni di disagio sociale
vissute nei quartieri ultrapopolari che hanno portato alcuni soggetti verso il
terrorismo degli anni Settanta sono le stesse che si vivono oggi nelle banlieue
nostrane, dove covano le maggiori ostilità nei confronti della cultura
occidentale. Il problema è la perdita degli spazi sociali, il disagio delle
periferie. Per Bergamo, ad esempio, la realtà di Zingonia risulta anche per
questo problematica". L'Intelligence italiana "opera a protezione dei diritti e
della libertà, oltre che presidio di democrazia. Un sistema che funziona ma
necessita, come tutti gli organismi, di controlli. Il nostro ruolo è delicato:
il controllo democratico. Verifichiamo che tutto ciò che fanno le Agenzie
avvenga rispettando le regole cui sono sottoposte, non solo le leggi ordinarie.
Il rispetto della privacy, innanzitutto. Purtroppo la storia dei Servizi, in
Italia, è stata a volte legata a vicende che si tingevano di grigio, ora la
percezione è cambiata e dei nostri 007 - uomini e donne dello Stato che lavorano
per proteggere tutti - c'è una nuova narrazione. E un indice di fiducia che
l'Eurispes certifica a quota 64%. Fino a una manciata di anni fa - quando ancora
c'era il 'mito' dell'impermeabile e degli occhiali scuri - sarebbe stato
impossibile pensarci".
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