"Il Paese come tutto l'occidente è nel mirino dei terroristi, abbiamo innalzato i livelli di controllo". Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione a San Macuto, di Mario Parente, direttore dell'Aisi. Stucchi sottolinea come siano stati "innalzati il livello di controllo su luoghi diversi dagli hard target, comprendendo ora siti che prima non erano inseriti nella lista". "I luoghi di aggregazione sono tantissimi - avverte il senatore leghista - , impossibile controllarli tutti, ma il dispositivo è stato potenziato", mentre per il numero uno del Copasir resta "più probabile, anche da noi, l'iniziativa di un singolo lupo solitario, meno quella di cellule strutturate", ricordando come i foreign fighters, 'nostri' sono '110, meno di venti quelli con passaporto italiano".Nel merito delle attività antiterrorismo, Stucchi ha spiegato come siano "tanti i soggetti che controllano non solo i luoghi di aggregazione classici, come le moschee e i centri culturali islamici, ma anche bar, kebab, e quei posti dove ci si incontra e si può parlare di eventuali piani terroristici".
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