lunedì 9 marzo 2009

LEGA NORD, STUCCHI: SONDAGGI OK MA PREOCCUPA SITUAZIONE ECONOMICA

(9Colonne) Roma, 9 marzo - "Premesso che non siamo tra gli iscritti al partito del sondaggio inteso come verità assoluta, è indubbio che gli ultimi dati forniti da vari istituti sono davvero molto incoraggianti per la Lega Nord. Alle elezioni europee è soprattutto al Nord che la Lega farebbe il pieno di voti, attestandosi come primo partito in Veneto e, potenzialmente, anche in Lombardia, e raggiungendo una percentuale nazionale attorno all'11%. Si tratta di numeri che potrebbero farci dormire comodamente tra due guanciali. Invece non è così, perché siamo consapevoli delle preoccupazioni dei cittadini per la situazione economica e, quindi, se il fatto che molti di loro ci danno fiducia fa certamente molto piacere, il nostro pensiero in questo momento non può che andare a come risovere i problemi". Lo ha detto oggi il deputato della Lega Nord, e Segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera, Giacomo Stucchi. " Basti pensare, per esempio - ha aggiunto l'esponente leghista - alle difficoltà crescenti che famiglie e imprese stanno trovando nell'accesso al credito. Mentre le banche chiedono più garanzie a chi vuole accendere un mutuo, dalle fideiussioni alle coperture assicurative, allo stesso tempo le famiglie chiedono sempre di più mutui a tasso variabile. Una tendenza confermata anche dalla prudenza delle banche nel finanziare l'acquisto della casa fino all'80% del valore. La crisi di liquidità ha inoltre determinato il ricorso alle assicurazioni sul credito, con una crescita delle domande di coperture assicurative che in alcuni casi supera il 100%, e ci sarebbe 'un boom di mancati pagamenti rispetto a un anno fa'. Insomma, ai problemi delle insolvenze e dei ritardi nei pagamenti da parte di molte aziende, si aggiunge il rapporto sempre più difficile con le banche che dilatano i tempi e aumentano le richieste di garanzie prima di concedere i finanziamenti. Dinanzi a questa situazione - conclude Stucchi -bene ha fatto il ministro Umberto Bossi a mettere sul chi va là il governo, affinché gli eventuali aiuti dello Stato agli istituti bancari siano effettivamente finalizzati, a loro volta, per venire incontro alle esigenze di famiglie e imprese, aspettando anche gli effetti delle contromisure già prese dal Parlamento con il decreto anticrisi ed altri provvedimenti analoghi".

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