giovedì 19 febbraio 2015

19/02/15 - ADNKRONOS - LIBIA: STUCCHI (COPASIR), DUE LIBICI RICERCATI A ROMA FORSE NON VERI TERRORISTI

"Due soggetti un po' improvvisati, forse solo due 'aspiranti' terroristi, ma lasciamo lavorare le forze dell'ordine". Così Giacomo Stucchi, il presidente del Copasir, (Comitato interparlamentare di controllo sui servizi segreti) risponde all'AdnKronos, relativamente ai due giovani libici, attualmente ricercati, che nei giorni scorsi si sono recati in un'armeria di Roma per chiedere il prezzo di un giubbotto antiproiettile e di un visore notturno. "Sicuramente preoccupante il tentativo fatto dai due, anche se sembrano modalità piuttosto improvvisate", sottolinea Stucchi. Che aggiunge anche "come sia necessario mantenere alta la tensione e fare lavorare le forze in campo". Per Stucchi, va fatto "tantissimo lavoro anche sui soggetti già presenti in Italia, non solo sui nuovi arrivi", perché si può parlare di una "'Sindrome Tour Eiffel', che può essere valida anche in Italia, divenendo 'Sindrome Colosseo', ad esempio". "Chi sta già in occidente da anni a un certo punto, improvvisamente -spiega il senatore leghista - , capisce che la propria vita non è aprire la finestra e vedere la 'Tour Eiffel', ma piuttosto una banlieue. Una sorta di 'presa di coscienza' improvvisa, che li spinge a capire che la realtà per loro è quella delle periferie e del disagio, ancora più esasperato dalla crisi economica. E queste persone, con passaporto occidentale, si attivano improvvisamente, compiendo azioni violente e sconsiderate.

martedì 17 febbraio 2015

17/02/15 - DIRE - LIBIA. STUCCHI: SI DECIDA IN FRETTA COSA FARE

"La situazione in Libia e' realmente pesante per questo ritengo che un intervento sia inevitabile. Si tratta di decidere in fretta cosa fare per riportare la situazione alla normalita', garantire un controllo delle coste che impedisca nuove partenze di soggetti tra cui potrebbero celarsi dei terroristi e fermare l'espansione delle truppe dell'Isis, o meglio annullare la loro presenza in quel Paese, anche per impedire possibili conseguenze pericolose che potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l'Europa e non solo l'Italia". Cosi' si esprime il Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, intervenendo sulla crisi libica. "La situazione e' gravissima e la comunita' internazionale deve decidere in fretta cosa fare. Visto il numero elevatissimo di persone, alcune centinaia di migliaia, che sulle coste libiche aspettano di raggiungere l'Italia, il rischio, nonostante l'impegno dell'intelligence, che possibili terroristi, anche non coordinati tra loro, si nascondano sui barconi in partenza e' concreto. Certo- continua Stucchi- fino ad ora, vista la situazione delicata, ogni soggetto che arriva viene controllato in modo approfondito. Mi chiedo pero', con molta preoccupazione, come si possano garantire controlli adeguati nel caso di arrivi in massa, magari 10.000 in un giorno". "Lavorare al meglio per Forze dell'ordine e Intelligence in una simile situazione sarebbe impossibile e i terroristi potrebbero sfruttare proprio questa difficolta' per far arrivare i loro uomini. Per questo- conclude Stucchi- nell'attesa delle scelte della comunit a' internazionale, almeno un intervento che in via preventiva impedisca a nuovi soggetti di raggiungere le coste italiane, anche grazie alla collaborazione con altri Paesi del nord Africa, risulta indispensabile. La logica razionale della prevenzione consiglia questo. E oltre che razionali quando in gioco c'e' la sicurezza dei cittadini, Parigi e Copenhagen insegnano, bisogna essere anche molto pragmatici"

domenica 15 febbraio 2015

15/02/15 - ANSA - Libia: Stucchi (Copasir), intervento militare inevitabile

La situazione in Libia è realmente pesante e per questo ritengo che un intervento militare sia inevitabile. Non solo per riportare la situazione alla normalità e fermare l'espansione dell'Isis, che aumenta incessantemente le aree sotto suo controllo, ma anche per impedire possibili conseguenze pericolose che potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l'Europa e non solo l'Italia". Lo afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, parlando al quotidiano online Affaritaliani.it della crisi libica. La situazione è tale per cui per porre fine alle azioni militari dell'Isis vedo difficile una soluzione diversa dall'intervento sul terreno", aggiunge Stucchi, che spiega: "Non parlo di un'azione isolata dell'Italia e di altri 3 o 4 stati, ma di un intervento tramite l'Onu di 'peace enforcing' o di altro strumento che risulti adeguato. Mi auguro che nei prossimi giorni il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ne discuta con urgenza e assuma una decisione in tal senso". Riguardo al rischio che terroristi islamici si nascondano tra i profughi che arrivano in Italia, "in questo momento, vista la situazione - osserva il presidente del Copasir - ogni soggetto che arriva in Italia viene controllato in modo più approfondito. Certo tutto è possibile ma che possa realmente accadere non è così facile. Evidenzio anche che uno dei vantaggi di un intervento internazionale in Libia, che comporterebbe prioritariamente il recupero di un pieno controllo delle coste, sarebbe lo stop alle partenze delle carrette del mare, eliminando quindi alla radice anche questo pericolo". Stucchi aggiunge: "Sono più preoccupato dai cosiddetti 'lone-wolf', ovvero i lupi solitari che sono la componente del "terrorismo molecolare" dai comportamenti più difficilmente prevedibili. Questi personaggi agiscono in modo autonomo come abbiamo visto in Danimarca e possono causare eventi anche drammatici . Ma una cosa è la possibilità, una cosa la probabilità e una cosa ancora la certezza assoluta che qualcosa accada e la nostra intelligente lavora in questa direzione".