giovedì 28 luglio 2016

28/07/16 - ADNKRONOS - TERRORISMO: STUCCHI, INNALZATO LIVELLO CONTROLLO, ATTENTI A SOFT TARGET

 "Il Paese come tutto l'occidente è nel mirino dei terroristi, abbiamo innalzato i livelli di controllo". Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione a San Macuto, di Mario Parente, direttore dell'Aisi. Stucchi sottolinea come siano stati "innalzati il livello di controllo su luoghi diversi dagli hard target, comprendendo ora siti che prima non erano inseriti nella lista". "I luoghi di aggregazione sono tantissimi - avverte il senatore leghista - , impossibile controllarli tutti, ma il dispositivo è stato potenziato", mentre per il numero uno del Copasir resta "più probabile, anche da noi, l'iniziativa di un singolo lupo solitario, meno quella di cellule strutturate", ricordando come i foreign fighters, 'nostri' sono '110, meno di venti quelli con passaporto italiano".Nel merito delle attività antiterrorismo, Stucchi ha spiegato come siano "tanti i soggetti che controllano non solo i luoghi di aggregazione classici, come le moschee e i centri culturali islamici, ma anche bar, kebab, e quei posti dove ci si incontra e si può parlare di eventuali piani terroristici".

28/07/16 - ASKANEWS - TERRORISMO, AISI A COPASIR: PREOCCUPANO I LUPI SOLITARI

Anche l'Italia, come il resto dei paesi europei, è di fatto un paese nel mirino di possibili attacchi da parte del terrorismo islamista ma ciò che, in questo momento, più preoccupa i nostri 007 sono azioni poco controllabili compiute da singoli individui non strutturati in organizzazioni, i cosiddettti "lupo solitari". E' quanto sarebbe emerso nel corso dell'audizione di Mario Parente, direttore dell'Aisi, il nostro servizio di sicurezza interno, al Copasir. Un rischio ben presente al nostro apparato di sicurezza che, infatti, ha ormai predisposto il rafforzamento dei controlli e del lavoro informativo anche in luoghi non tradizionalmente monitorati, come moschee e centri culturali islamici, ma in semplici luoghi di ritrovo come bar, ristoranti e kebab. A confermarlo è stato anche il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che, al termine dell'audizione ha confermato che oggi, soprattutto dopo gli ultimi attacchi in Francia e Germania "si monitorano con molta più attenzione anche luoghi di ritrovo alternativi a quelli tradizionali perchè proprio lì - non si è nascosto - potrebbero pianificarsi atti ostili contro la nostra gente".Fari dell'intellignce puntati anche sulle carceri dove, come ormai è accertato, potrebbero svilupparsi i semi del terrorismo e dell'indottrinamento alle tesi islamiste.

28/07/16 - ANSA - TERRORISMO: AISI, LUPI SOLITARI LA MINACCIA PIU' PREOCCUPANTE "POTENZIATA LA RETE DI INFORMATORI SUL TERRITORIO"

E' l'azione di un 'lupo solitario' o di un ristretto gruppo di terroristi a preoccupare maggiormente  l'intelligence italiana. Lo ha detto - a quanto si apprende - il direttore dell'Aisi, Mario Parente, ascoltato in audizione per circa tre ore dal Copasir. Secondo il generale Parente - che ha svolto una relazione sulle principali minacce per la sicurezza nazionale e sulle contromisure messe in campo per contrastarle - l'Italia resta a rischio, come gli altri Paesi occidentali, anche se non ci sono  evidenze o allarmi specifici. L'Aisi ha potenziato la sua rete di 'sensori humint', di informatori sul territorio, per captare in tempo ogni possibile segnale di rischio che proviene dagli ambienti legati all'estremismo islamico. Attenzione viene dedicata ai fenomeni di veloci radicalizzazioni ed alle situazioni legate al disagio psichico che, come si e' visto negli ultimi attentati in Europa, possono giocare un ruolo.

28/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI, AUMENTANO OBIETTIVI MONITORATI DA 007 "NON SOLO MOSCHEE E CENTRI ISLAMICI, 110 I FOREIGN FIGHTERS"

Cambia la minaccia del terrorismo jihadista ed aumentano gli obiettivi monitorati dall'intelligence. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine del'audizione del direttore dell'Aisi, Mario Parente. "L'Italia - ha spiegato Stucchi - e' nel mirino dei terroristi come tutti gli altri Paesi Occidentali e per prevenire attentati e' stato innalzato il livello dei controlli, anche su luoghi diversi dagli 'hard target' che prima non erano stati inseriti nella lista dei possibili obiettivi: luoghi che richiamano aggregazioni di persone e, sul fronte dei controlli, non solo moschee e centri islamici, ma anche ristoranti, luoghi di ritrovo, kebab. Oggi sono molti di piu' i posti controllati e dunque servirebbe anche adeguare il numero e gli strumenti delle forze dell'ordine e dell'intelligence". "Sembra difficile - ha poi osservato il presidente delCopasir - che in Italia possano entrare in azione cellule strutturate; piu' probabile l'iniziativa di un singolo o di un piccolo gruppo, anche se siamo a livello di ipotesi, non ci sono allarmi puntuali su questo". Nel corso dell'audizione, ha proseguito Stucchi, "Parente ha anche riferito che e' stato organizzato un dispositivo informativo molto capillare sul territorio per individuare possibili veloci radicalizzazioni e potenziali minacce". Sul fronte dei 'returnees', cioe' dei combattenti di ritorno dai teatri di guerra di Siria ed Iraq, per il senatore, "non ci sono allarmi, anche se c'e' attenzione: sono 110 i foreign fighters che in qualche modo hanno avuto a che fare con l'Italia e, di questi, meno di 20 sono italiani. In questo ambito siamo messi meglio di altri Paesi europei che hanno numeri piu' consistenti". Infine, il capitolo migranti. "E' altamente improbabile, anche se non si puo' escludere - ha osservato - che terroristi mandati dall'Isis entrino Italia con i barconi. Ma la maggior parte degli arrivi via mare provengono dall'Africa subsahariana e sono migranti economici, che non hanno dunque diritto a stare nel nostro Paese. Il Governo su questo deve essere piu' rigido, come fanno altri Paesi europei".

martedì 26 luglio 2016

26/07/16 - ANSA - ROUEN: STUCCHI, SOLE PREGHIERE NON BASTANO CONTRO TERRORISTI

"Riposa in pace Padre Jacques Hamel Rouen, altra vittima innocente di terroristi contro cui sole preghiere non bastano". Lo scrive in un tweet il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. "Dire fin dall'inizio di tragici eventi che terroristi sono persone con problemi mentali - aggiunge - è spesso nascondere la realtà dietro una foglia di fico".

venerdì 22 luglio 2016

22/07/16 - ASKANEWS - INTELLIGENCE, STUCCHI: GARANZIE FUNZIONALI STRUMENTO DECISIVO 007 UOMINI DELLO STATO DIMOSTRANO FEDELTA'A ISTITUZIONI

Le "Garanzie funzionali sono uno strumento indispensabile per l`Intelligence". A sottolinearlo è il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che in un articolo pubblicato sul sito del Comparto Intelligence ha ricordato che "l`Intelligence offre informazioni corrette al decisore politico, e questo significa aiutare a vedere gli scenari esistenti dando la dritta giusta al momento giusto" e che "le regole d`ingaggio servono per gli operativi". Spesso gli 007, ha poi argomentato, sono presenti "nell`ultima frontiera della democrazia" dove "danzano differenza e scardinamento. Gli `addetti ai lavori` - ha poi puntualizzato - sono uomini e donne dello Stato che dimostrano ogni giorno, e in silenzio, nei diversi teatri operativi, la fedeltà alle Istituzioni". "Ogni operazione, che viene attivata dopo le dovute previsioni di possibili ipotesi di condotta di reato, è autorizzata in maniera preliminare. Ciò significa - scrive ancora Stucchi - che le garanzie non sono poste in campo perché gli 007 facciano il bello o il cattivo tempo, ma per obiettivi istituzionali. È stato riconosciuto anche il criterio di progressività della condotta operativa. In pratica - conclude - si prevedono più possibilità di tutela degli operatori, e le stesse garanzie diventano supporto alle attività mediante la previsione di condotte".

mercoledì 20 luglio 2016

20/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), CENTRALE RAPPORTO CON EUROPOL

Audizione Gabrielli, focus anche passaggio Puglia complice Nizza (ANSA) - "Nel corso dell'audizione, con un confronto durato tre ore e mezza, abbiamo fatto un panoramica a tutto tondo, molto soddisfacente e produttiva, in cui sono stati toccati i temi del terrorismo islamico, quello della sicurezza da garantire ai cittadini, dei controlli e delle modalità operative per attuarli. Ma si è parlato anche di criminalità organizzata". E' quanto afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in merito della riunione odierna del comitato nel corso della quale c'è stata l'audizione del capo della polizia, Franco Gabrielli. Tra gli argomenti trattati, sempre in merito al terrorismo di matrice islamica, quello del rapporto con le polizie straniere e "con Europol, che ha un ruolo molto importante in questa fase", spiega Stucchi. Approfonditi anche alcuni aspetti relativi alla permanenza, per un certo periodo, in Puglia di uno dei presunti complici dell'attentatore di Nizza.

lunedì 18 luglio 2016

18/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), COMUNITA' ISLAMICHE COLLABORINO

"Stop a omerta' e collusione, le comunita' islamiche collaborino per prevenire attentati". Lo ha detto il Presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi (Sen. Lega Nord), intervistato da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell'Universita' Niccolo' Cusano. "Non c'e' dubbio che l'attentatore di Nizza si rifaccia all'integralismo islamico", ha affermato Stucchi. "I collegamenti verranno accertati nelle prossime settimane, ma e' in quella galassia che nasce l'azione di questa persona che, utilizzando un mezzo nuovo per quanto riguarda gli attentati, ha creato un numero di vittime impressionante. Parliamo di terrorismo molecolare, quindi non solo lupi solitari, ma anche piccolissimi gruppi difficilmente controllabili. Solitamente le grandi strutture sono piu' facilmente permeabili perche' si scambiano una grossa mole di dati. I piccoli gruppi invece si organizzano in riunioni carbonare fatte in luoghi chiusi". Soluzioni. "Come intelligence - ha spiegato Stucchi - dobbiamo implementare l'azione che viene svolta, essendo consapevoli che piu' aumentano i soggetti da controllare, piu' aumentano i luoghi da tenere sotto controllo, piu' noi dobbiamo impegnarci a investire risorse in mezzi, in attrezzature, in uomini e in gente che controlla il web, dove c'e' gran parte del fenomeno di radicalizzazione che interessa queste persone che compiono attentati. Ogni euro che viene investito in sicurezza e' un euro investito in tranquillita' per i cittadini. Non ci puo' essere pero' la certezza di essere immuni, sappiamo che anche il nostro Paese corre il rischio di attentati. Non dobbiamo pero' farci paralizzare dalla paura, non dobbiamo darla vinta agli uomini del terrore, modificando completamente le nostre abitudini".



 

venerdì 15 luglio 2016

15/07/16 - ADNKRONOS - NIZZA: STUCCHI (COPASIR), SFIDA IMPROBA, E' CORSA ALL'EMULAZIONE TRA TERRORISTI

"Realisticamente dobbiamo dire che il problema è enorme, la sfida ora è improba, perché si dovrebbe pensare di poter controllare tutti gli obiettivi, cosa impossibile". Così all'AdnKronos, Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, commentando l'attacco terroristico di ieri sera a Nizza. "A Nizza un franco-tunisino da solo o con pochi complici è riuscito a fare un attentato incredibile - spiega Stucchi - c'è una corsa da parte loro all'emulazione, una competizione al rialzo, i terroristi studiano strategie per ottenere il maggior numero di morti". "Noi dobbiamo fare controlli più estesi, oltre che sui siti istituzionali, già sorvegliati, dobbiamo tenere d'occhio posti che, come unica caratteristica, hanno la presenza di tante persone, come ieri in Francia", sottolinea il presidente del Copasir: "Ma la militarizzazione completa delle nostre città - aggiunge Stucchi - non è fattibile in termini di risorse disponibili e inoltre daremmo un messaggio di completa militarizzazione dei nostri paesi".

15/07/16 - IL VELINO - NIZZA, STUCCHI: TERRORISTI COLPISCONO PAESE DOVE RISIEDONO SENZA ANDARE ALL'ESTERO

Il presidente del Copasir al VELINO: l'attentatore e' un "lupo solitario". Per quanto riguarda l'impegno italiano nella lotta al Daesh, "chiaramente se partecipi, sei piu' a rischio ritorsioni, ma non e' che se non partecipi non lo sei" L'attentatore di Nizza e' un "lupo solitario" che si e' attivato "seguendo la direttiva di colpire il paese dove si risiede, senza andare a combattere in Siria o all'estero". Cosi' il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Giacomo Stucchi, commenta al VELINO la strage di Nizza e la modalita' con la quale l'attacco e' stato effettuato. "Va bene qualsiasi strumento si ha a disposizione: dal coltello alle pietre, ma anche come si e' visto macchine e camion". "Quello che deve fare pensare - spiega - e' che un soggetto da solo e' riuscito a fare una strage; un tempo sarebbero state utilizzate piu' persone". Per quanto riguarda l'impegno italiano nella lotta al Daesh, Stucchi spiega che "chiaramente, se partecipi, sei piu' a rischio ritorsioni, ma non e' che se non partecipi non lo sei".

15/07/16 - ASKANEWS - STUCCHI, Sì A INTERVENTI CHE AUMENTANO PERCEZIONE SICUREZZA. MA I NOSTRI STILI DI VITA NON VANNO STRAVOLTI. SAREBBE GRAVE ERRORE

Tutti gli interventi che aumentano la percezione di sicurezza da parte dei cittadini "sono utili e necessari". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, intervenuto su RaiNews 24, parlando sull'aumento dei militari schierati in Italia a controllo degli obiettivi sensibili. "Non dobbiamo e non possiamo militarizzare tutto - ha spiegato - però dobbiamo far capire che siamo in una situazione particolare e la presenza dei militari può aiutare ad avere la percezione di una maggiore sicurezza". "Tutto ciò che permette di combattere coloro che vogliono distruggerele nostre comunità occidentali e i valori su cui queste si reggono dave essere fatto. Questo però - ha chiarito -non deve stravolgere la nostra vita quotidiana: sarebbe l'errore fondamentale da correre".

15/07/16 - ASKANEWS - STUCCHI (COPASIR), FOREIGN FIGHTERS ORA SONO TERRORISTI INTERNI. MESSAGGIO DAL CALIFFO: RIMANETE E COLPITE DOVE SIETE

"Il foreign fighter che dall'occidente va a combattere in Libia o in Siria non serve più. Serve l'internal fighter che combatte contro la società dove è cresciuto". Lo ha detto Giacomo Stucchi, presidente del Copasir intervenendo su RaiNews 24 a proposito della strage di Nizza. "Il messaggio del Califfo è chiaro - ha detto - 'rimanete dove siete e colpite dove siete'. Perchè questo ora può creare quella strategia del terrore che secondo loro è vincente".

15/07/16 - ANSA - NIZZA: STUCCHI, FOREIGN FIGHTERS DIVENTANO TERRORISTI INTERNI. "COMPETIZIONE FRA CHI FA ATTENTATI CON PIU' VITTIME"

"Riflettiamo: lo stop dell'incremento dei foreign fighters occidentali non e' necessariamente un segnale positivo, perche' essi diventano 'internal fighters'". Cosi' il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, sulla strage di Nizza. "La vera questione - spiega Stucchi - non e' l'emulazione, ma la competizione. Chi realizza l'attentato con piu' vittime entra nella storia. La storia del terrore". Il presidente del Copasir esprime "dolore e rabbia" per la strage: "troppo facile colpire certi luoghi affollati. Ogni volta si alza l'asticella del terrore".

giovedì 7 luglio 2016

07/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, NON VEDO FERMA CONDANNA DA COMUNITA' ISLAM

"Noi sappiamo che non c'è omogeneità di giudizio tra le comunità musulmane e soprattutto non c'è la stessa linea di pensiero e purtroppo non c'è, o per lo meno non ho visto, nessuna presa di posizione forte, ferma e determinata che in modo unitario condanni quello che è successo. Questo deve far riflettere tutti". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine della riunione del Comitato, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se condivide l'appello lanciato oggi dal ministro degli Esteri, Gentiloni, alla comunità musulmana ad impegnarsi contro il terrorismo.

07/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI (COPASIR), SI LAVORA SU PIU' 007 ALL'ESTERO

Bisogna lavorare per implementare la sicurezza dei nostri cittadini e i metodi per garantirli" e in quest'ottica "è stato informato il Comitato sul fatto che è stata avviata una procedura, un'analisi che porterà a ridefinire determinate situazione di allerta in paesi all'estero". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi al termine dell'audizione del direttore generale del Dis, Alessandro Pansa. L'ordine del giorno della riunione del comitato è stato aggiornato e allargato ai recenti attentati di Istanbul e soprattutto Dacca, in Bangladesh, dove sono morte 20 persone, tra cui 9 italiani. Ed è stato riferito che si ritiene sia di Daesh la 'firma' dell'attentato a Dacca, come d'altra parte ha dichiarato anche il ministro degli Esteri in Parlamento. Una situazione rispetto alla quale gli apparati di sicurezza stanno valutando un innalzamento dei presidi e della presenza di 007 in alcune zone estere. "I Paesi - ha riferito Stucchi - verranno attenzionati nuovamente, verranno analizzati: parlo ovviamente di paesi che notoriamente sono problematici e potrebbero avere ripercussioni perché vi è una presenza forte o comunque preoccupante di tipo islamista, a prescindere dalla loro grandezza e dalla presenza di una nutrita comunità occidentale o italiana".

07/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI (COPASIR), AUMENTARE PRESENZA 007 ALL'ESTERO

 "Bisogna lavorare per implementare la sicurezza dei nostri cittadini all'estero e i metodi per garantirla". Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, riassume cosi' uno degli elementi emersi dall'audizione di Alessandro Pansa, nuovo direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. "Si e' parlato diffusamente degli attentati di Istanbul e, ovviamente, di Dacca", ha spiegato Stucchi: "nel mirino del Daesh ci sono gli occidentali in genere, in quanto 'infedeli', ma certo l'Holey Artisan Bakery era un locale che si sapeva molto frequentato anche dagli italiani. E in certi contesti, persino la semplice presenza in esercizi di famose catene occidentali, espressione di modelli e stili di vita invisi agli integralisti, puo' finire con il sommare pericolo a pericolo". "Ci sono Paesi da sempre piu' a rischio di altri - ha ricordato il presidente del Copasir - per la forte componente islamista o la presenza di consistenti comunita' occidentali ed altri come il Bangladesh che prima venivano giudicati, magari erroneamente, meno pericolosi di altri e che adesso bisogna riconsiderare: e' stata avviata per questo a livello di intelligence tutta una attenta attivita' di valutazione che, una volta esaurita, si tradurra' in misure mirate", con una maggiore presenza di 007 all'estero in aree o comunita' teoricamente piu'' esposte alla minaccia terroristica.

martedì 5 luglio 2016

05/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, DA GOVERNO PIU' FONDI A 007 E FORZE ORDINE

"Intelligence, forze del'ordine e magistratura svolgono un ottimo lavoro contro il terrorismo, ma il pericolo aumenta ogni giorno e serve dunque un ulteriore sforzo che deve essere supportato dal Governo se si vuole combattere ad armi pari questa battaglia". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, nel corso di SkyT g24, commentando i rischi per l'Italia dopo la strage di Dacca. L'attacco in Bangladesh, spiega Stucchi, "e' contro gli occidentali, quindi dobbiamo preoccuparci anche in casa nostra. Finora e' stato garantito un livello di sicurezza accettabile, ma la sfida e' ardua. Quotidianamente vengono individuati nuovi rischi che si sommano a quelli gia' esistenti e si allarga la platea dei soggetti da controllare". "E' impossibile - conclude - la sicurezza assoluta, ma occorre garantire la massima sicurezza possibile e per farlo il Governo deve mettere a disposizione ulteriori risorse, mezzi e personale da impiegare nella battaglia. La sicurezza si gioca anche usando in modo adeguato le risorse a disposizione".

lunedì 4 luglio 2016

04/07/16 - ANSA - "IMPOSSIBILE GARANTIRE SICUREZZA ASSOLUTA MA LA PAURA E' INUTILE"

"Non è da escludere che l'obiettivo fosse proprio colpire appartenenti alla comunità italiana, anche se non mi sento in questo momento di confermarlo in via definitiva. Quel locale era frequentato da occidentali e in particolare dagli italiani. Che solitamente ce ne fossero tanti in quel posto era noto". Lo afferma il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in un'intervista al QN. "Vogliono colpire un Paese attaccando i suoi cittadini, indipendentemente che questo avvenga a Dacca, a Bagdad, a Roma o a Milano. Uccidendo lanciano un segnale", osserva Stucchi. "Noi, i francesi, gli americani e i belgi ai loro occhi siamo infedeli. La vita di un italiano vale nel momento in cui gli viene tolta. Il messaggio è: non siete sicuri, vi colpiamo dove e quando vogliamo". "In Italia abbiamo un sistema che per fortuna, ma soprattutto per l'impegno dell'intelligence e delle forze dell'ordine e, a valle, della magistratura, finora ha permesso di tenere sotto controllo la situazione". Tuttavia, rileva Stucchi, "bisogna avere il coraggio di dire che una situazione di sicurezza assoluta non è possibile garantirla. Non bisogna illudere nessuno affermando che non accadrà assolutamente nulla, ma neppure cadere nella paura paralizzante dell'attentato incombente. Si deve capire che la situazione è cambiata rispetto a qualche anno fa e che in termini di sicurezza oggi siamo scesi probabilmente di un livello. Anche le nostre abitudini, pur non dovendole mutare in modo radicale, sono state condizionate".

domenica 3 luglio 2016

03/07/16 - ANSA - IL PRESIDENTE DEL COPASIR, C'E' UNA GARA A CHI FA PIU' VITTIME

 "E' un bene che in Iraq, in Siria, e ora anche in Libia si stia riducendo l'area di influenza dell'Isis, ma il contraccolpo, da quanto ci dicono i servizi segreti, è evidente. Il Califfo non chiama più i foreign fighters a combattere da loro, ma li invita a colpire dovunque si trovino. Al limite, l'indicazione che hanno è di spostarsi in Occidente. E il primo obiettivo restano gli infedeli. Cioè noi. Stanno tornando alle origini, agli attacchi suicidi". Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi in un'intervista alla Stampa. "L'Isis ha cambiato strategia. Dal conflitto simmetrico, tra eserciti, in campo aperto, stanno passando a un conflitto asimmetrico. Pochi uomini che si immolano per ottenere un risultato enorme", spiega Stucchi. "Piuttosto che perdere dieci miliziani in battaglia, meglio mandare uno o due aspiranti suicidi a colpire un obiettivo facile, con tanta gente innocente. E meglio ancora se occidentali. Così è garantita un'eco mondiale, devastante per l'opinione pubblica". "Il passaggio di Daesh alla seconda fase, se possibile, preoccupa ancor più di prima, perché s'è visto che potrebbe esserci tanta gente che simpatizza per loro, e poi perché colpiscono sempre più spesso obiettivi facili, i cosiddetti 'soft target'", prosegue Stucchi. Guardando all'Italia, "se i luoghi a rischio, gli 'hard target', sono più o meno presidiati, i 'soft target' sono troppi. Impossibile presidiare ogni ristorante, bar, cinema, piazza di paese. Così è diventata una lotta impari". "Ai nostri servizi risulta che è in corso una sorta di gara a chi fa più danni", evidenzia Stucchi. Gli aspiranti suicidi sognano di sterminare più infedeli che possono, e allo stesso tempo sperano che il loro nome venga ricordato per l'eternità come quelli che hanno ucciso più di tutti".

03/07/16 - ASKANEWS - "SITUAZIONE SEMPRE PIU' GRAVE, SCELGONO I SOFT TARGET"

" Lo Stato islamico sta passando ad una "seconda fase" e "la situazione è sempre più grave" e "deve spaventare". Lo dice il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) in una intervista alla Stampa. "Dobbiamo essere realisti. La situazione è sempre più grave". Vero che l'Is sta perdendo posizioni nei territori che controlla, a cominciare da Siria e Iraq ma "stanno tornando alle origini, agli attacchi suicidi". In altre parole, "piuttosto che perdere dieci miliziani in battaglia, meglio mandare uno o due aspiranti suicidi a colpire un obiettivo facile, con tanta gente innocente. E meglio ancora se occidentali". "Il che - prosegue - per venire all'Italia, ci deve spaventare: se i luoghi a rischio, gli hard target, sono presidiati, i soft target sono troppi. Impossibile presidiare ogni ristorante, bar, cinema, piazza di paese. Così è diventata una lotta impari".

sabato 2 luglio 2016

02/07/16 - ANSA - BANGLADESH. STUCCHI, DACCA O ITALIA, OBIETTIVO OCCIDENTALI

"Daesh - ha aggiunto poi Stucchi in un altro tweet - si e' portato via anche una mia conterranea bergamasca Maria Riboli. Condoglianze a suoi famigliari e a quelli di tutte altre vittime".

02/07/16 - ANSA - BANGLADESH: STUCCHI, DACCA O ITALIA, OBIETTIVO OCCIDENTALI

"Cio' che conta non e' luogo dove attentato avviene ma obiettivo: uccidere infedeli occidentali. Che accada in Bangladesh o Italia cambia poco". Cosi', in un tweet, il presidente del Copasir Giacomo Stucchi commenta l'attentato di Dacca.


02/07/16 - DIRE - BANGLADESH. STUCCHI (COPASIR): CONFLITTO ASIMMETRICO FA TEMERE

Uno scenario "molto complesso e delicato. I numeri rimangono preoccupanti. La decisione dei terroristi di optare per un conflitto asimmetrico rende ancor piu' ardua la loro sconfitta e ci fa temere ulteriori azioni, contro obiettivi occidentali, dagli esiti drammatici". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi alla rivista telematica 'Fly Or bit News'. "Nella comunita' dell'intelligence- aggiunge Stucchi- si ritiene molto realisticamente che, in generale, non sia possibile parlare di una situazione di sicurezza assoluta e che, al contrario, vi possano essere, in un contesto di massimo sforzo profuso per garantire la tutta la sicurezza possibile, possibili situazioni che comportino una certa dose di razionale preoccupazione.