''Una seria politica di riforma del rapporto tra
sistema bancario e risparmiatori, avrebbe dovuto avere da tempo una priorità
nell'agenda di governo. Altro che nuovo Senato! Com'è possibile che un governo,
che si vanta tanto di aver portato avanti le riforme che servono ai cittadini,
non abbia pensato alla necessità di una maggiore trasparenza tra le banche che
propongono un investimento e un piccolo risparmiatore che lo sottoscrive?''. Lo
afferma in una nota il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi. ''Che i titoli azionari e obbligazionari siano
investimenti finanziari, che comportano un rischio per chi li sottoscrive -
aggiunge Stucchi - è evidente ma nella vicenda
delle quattro banche salvate nei giorni scorsi dal governo, sulla quale peraltro
sarà il caso di indagare a fondo, per capire come sono andate le cose e per
evitare in futuro di commettere gli stessi errori, ci sta tutta l'imperizia del
governo in carica". "Per mesi - conclude il parlamentare - la propaganda di
Palazzo Chigi ha continuato a dire che l'Europa cambiava verso e, invece, ci
troviamo a dover constatare che mentre l'Ue ha autorizzato salvataggi di Stato
in Germania e in tanti altri Paesi per le banche, con i soldi pubblici, oggi nel
nostro Paese si fanno pagare a migliaia di piccoli risparmiatori le conseguenze
di una gestione a dir poco discutibile di alcuni istituti bancari".
giovedì 10 dicembre 2015
10/12/15 - ANSA - ISIS: STUCCHI; SERVE COLLABORAZIONE INTELLIGENCE, NO A GELOSIE
'Nemico è comune, condividere informazioni per batterlo' -
"Non serve necessariamente una Cia europea, serve però che che nella lotta al
terrorismo, visto che il nemico è comune, le intelligence dei diversi Paesi
abbiano una condivisione completa di tutte le informazioni". Così il presidente
del Copasir, Giacomo Stucchi, commenta l'auspicio
del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad "una piena collaborazione dei
servizi di intelligence dei vari Paesi" per battere l'Isis. "Gli attentati di
Parigi - secondo Stucchi - devono far aprire gli
occhi a tutti. Occorre superare le gelosie, che nella lotta al terrorismo sono
stupide. Il fatto che la stessa informazione debba venire elaborata da 20
servizi diversi è una perdita di tempo ed uno spreco di energie che potrebbero
essere meglio canalizzate". "Su tanti aspetti - ha osservato il presidente del
Copasir - è normale che ogni intelligence tenga per sè le informazioni che ha,
ad esempio per quanto riguarda l'economia o aspetti della politica estera,
perchè ciascun Paese ha i propri interessi da tutelare, ma nella lotta al
terrorismo non ha senso non condividere le notizie".
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