giovedì 28 luglio 2016

28/07/16 - ANSA - TERRORISMO: STUCCHI, AUMENTANO OBIETTIVI MONITORATI DA 007 "NON SOLO MOSCHEE E CENTRI ISLAMICI, 110 I FOREIGN FIGHTERS"

Cambia la minaccia del terrorismo jihadista ed aumentano gli obiettivi monitorati dall'intelligence. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine del'audizione del direttore dell'Aisi, Mario Parente. "L'Italia - ha spiegato Stucchi - e' nel mirino dei terroristi come tutti gli altri Paesi Occidentali e per prevenire attentati e' stato innalzato il livello dei controlli, anche su luoghi diversi dagli 'hard target' che prima non erano stati inseriti nella lista dei possibili obiettivi: luoghi che richiamano aggregazioni di persone e, sul fronte dei controlli, non solo moschee e centri islamici, ma anche ristoranti, luoghi di ritrovo, kebab. Oggi sono molti di piu' i posti controllati e dunque servirebbe anche adeguare il numero e gli strumenti delle forze dell'ordine e dell'intelligence". "Sembra difficile - ha poi osservato il presidente delCopasir - che in Italia possano entrare in azione cellule strutturate; piu' probabile l'iniziativa di un singolo o di un piccolo gruppo, anche se siamo a livello di ipotesi, non ci sono allarmi puntuali su questo". Nel corso dell'audizione, ha proseguito Stucchi, "Parente ha anche riferito che e' stato organizzato un dispositivo informativo molto capillare sul territorio per individuare possibili veloci radicalizzazioni e potenziali minacce". Sul fronte dei 'returnees', cioe' dei combattenti di ritorno dai teatri di guerra di Siria ed Iraq, per il senatore, "non ci sono allarmi, anche se c'e' attenzione: sono 110 i foreign fighters che in qualche modo hanno avuto a che fare con l'Italia e, di questi, meno di 20 sono italiani. In questo ambito siamo messi meglio di altri Paesi europei che hanno numeri piu' consistenti". Infine, il capitolo migranti. "E' altamente improbabile, anche se non si puo' escludere - ha osservato - che terroristi mandati dall'Isis entrino Italia con i barconi. Ma la maggior parte degli arrivi via mare provengono dall'Africa subsahariana e sono migranti economici, che non hanno dunque diritto a stare nel nostro Paese. Il Governo su questo deve essere piu' rigido, come fanno altri Paesi europei".

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